Ci vuole Di Vaio per dare la scossa all'Italia «romana»

Ci vuole Di Vaio per dare la scossa all'Italia «romana» DOPO LA SCONFITTA DI VARSAVIA GLI AZZURRI TORNANO A VINCERE CONTRO LA ROMANIA ANCHE SE AD ANCONA RIBADISCONO DI SOFFRIRE LE AMICHEVOLI Ci vuole Di Vaio per dare la scossa all'Italia «romana» Per Cassano un tempo senza squilli, ci pensa lotti a servire un assist al bomber bianconero che firma il successo con un altro gol d'autore Marco Ansaldo inviato ad ANCONA L'Italia romanista vince l'ultima partita dell'anno con il gol di Marco Di Vaio, che di Poma ha i natali, non certo le simpatie giallorosse, lui che è di tutt'altra sponda, laziale e juventina. Sono gli strani scherzi del destino. La notte attesa per la consacrazione di Cassano insieme a Totti passa invece per l'affermazione del suo più serio concorrente all'ultimo posto disponibile tra gli attaccanti agli Europei. Match fiacco nel primo tempo, sghembo nella ripresa. Era dedicato alle vittime dell'attentato di Nassiriya, ma si può capire che molti marchigiani abbiano preferito altre forme di sohdarietà che non comportassero la presenza allo stadio. Va bene versare i soldi alle famiglie dei carabinieri morti in Iraq, però lo si può fare anche senza sottomettersi alla tortura di una partita tutt'altro che intrigante, in ima notte umida. Dieci mila posti liberi, a una prima occhiata, nonostante la massiccia partecipazione dei romeni della colonia di Porto Becanati e dintorni, che ci hanno fatto vivere per la prima volta le sensazioni provate dai belgi o dagli svizzeri quando la nostra Nazionale gioca in quelle terre di emigranti italiani: trovare che il vicino di casa e il tuo compagno di lavoro tifano contro di le, cantano un altro inno. L'Italia alla romanista non ha tracimato come ci si poteva attendere dal feeling artistico di Cassano con Totti. Era il piatto forte dell'amichevole con i romeni, ha lasciato il sapore delle salse imperfette nonostante qualche buon duetto. L'impressione è che con questa formula il Trap si esponga all'anarchia. Totti prende la squadra sulle spalle in tutte le manovre d'attacco e la fa scendere quando deve difendersi, operazione dalla quale il capitano giallorosso si dissocia, restando alla larga dagli impicci. Si piazza in attacco e lascia che siano le altre punte ad arretrare. Pure Cassano non si spreme in copertura come fa Del Rero, per cui ieri c'era soltanto Bazzaiii a inseguire gli avversari verso l'area italiana. Se ci fosse stato in campo Vieri, assai meno incline del sampdoriano al sacrifi¬ cio, oppure di fronte a una squadra migliore della Bomania, centrocampo e difesa sarebbero andate in sofferenza. Insomma, la bella coppia fa un po' come vuole. Certo, si vede che hanno un'intesa solida e si cercano. Totti ha persino esagerato in altruismo al 24' quando s'è trovato con la palla buona per il tiro in porta e l'ha appoggiata al centro - tra le braccia del portiere - per far segnare il «pupillo». Si fosse trattato di un altro, Totti da quella posizione avrebbe cercato il gol. Ai suoi occhi invece Cassano merita un aiuto, un'altra rete dopo quella contro la Polonia avrebbe rafforzato le sue ambizioni per l'Europeo e Totti vuole arrivare in Portogallo con il suo più fidato scudiero. Le cose migliori sono venute comunque dai loro piedi. Il Capitano si sentiva investito della missione di divertire il pubbhco. C'era con la testa, non sempre con il piede, magari per il nflesso dei dolori alla schiena. Al 9' sprecava contro l'esterno della rete la prima palla gol, al 30' la seconda con una battuta al volo ciabattata malamente. Non erano colpi alla Totti, però metteva insieme anche un paio di assist. Cassano, nel ruolo che in Nazionale spetta a Del Piero, sulla sinistra, e poi Bazzani ne approfittavano per battere a rete esaltando Lobont, il discreto portiere dell'Ajax. Non era un gran vedere. La Bomania controllava bene il campo, l'Italia partiva a fiammate. Zambrotta provava a riprendere il passo dell'ala destra (megho la ripresa da terzino); Tommasi naufragava dentro le proprie difficoltà attuah che Capello conosce benissimo e il Trap evidentemente ignora, se chiama uno che nella Boma non gioca da una vita. Del resto pure Panucci è ima riserva nel suo club, ma in Nazionale appare inamovibile come le statue al Foro Italico. Per fortuna degli azzurri i romeni non gettavano in area pallacce infide come mercoledì sera i polacchi. Mutu berciava contro i suoi, investito dei panni di Conducator calcistico, come era Hagi una volta. L'ex del Parma era frenato bene, soprattutto da Ferrari che gli giocava insieme anche negli allenamenti. Toldo soffriva per una rasoiata bassa di Pancu da fuori area (32'), uscita di mezzo metro, ma il tempo si concludeva con lo stop di petto e la battuta di destro di Cassano, l'ultima cosa notevole prima della sostituzione nell'intervallo. Fine del test. Da rivedere, anche se i giochi ormai sono molto avanti a favore del giovane romanista. Veniva il tempo di Di Vaio. Totti lo pescava oltre le linee al 13', nella più classica delle azioni divaiane: la battuta era lesta, Lobont impotente. E su quel gol Trapattoni costruiva l'ultima vittoria del 2003 scacciacrisi. La partita si pasticciava, i cambi stravolgevano strategie e spezzavano i ritmi. Pirlo sostituiva Totti in un molo che non pratica dalle guerre puniche, insomma c'era un guazzabuglio inestricabile benché nascessero più palle gol che nel l0 tempo. Lobont negava il raddoppio a Di Vaio e a Pirlo da pochi passi. Abbiati consumava i pugni per ribattere le conclusioni di Baducanu, Dumitru e una punizione di Mutu. L'incasso della gara (182 mila euro, 11 mila e 700 paganti) sarà devoluto ai familiari delle vittime di Nassiriya Bazzani, prima da titolare Girandola di sostituzioni nella ripresa: Castellini è il 350 esordiente col et Abbiati, due belle parate mmm (4-2-3-1) Tclao 6 (l'st Abbiati 6,5); Oddo 6 (41'st Pancaro sv), Ferrari 6, Cannavaro 6 (15' st Castellini 6), Panucci 6 (15' st Marchionni 6); Tommasi 5,5 (V st Ambrosini 6), Perrotta 6; Zambrotta 6,5, Totti 6,5 (26'st Pirlo 6), Cassano 6,5 (l'st Di Vaio 7); Bazzani 6 (15'st S. Inzaghi 6). AH. Trapattoni 6. [MOMMI (4-4-2) |*| Lobont 6; Stoican 5,5 (28' st Plesan sv), Radei 5, lencsi 5,5, Rat 5,5; Dumitru 6 (19' st Dica 5,5), Pancu 6,5 (36' st Marica sv), Munteanu 6(19'st Miu 5,5), Mitea 5,5 (45' st Cristea sv); Bratu 6 (1 st Raducanu 5,5), Mutu 6. Ali. lordanescu 6. Arbitro: Stark (Germania) 6 Reti: st 16'Di Vaio. Spettatori: paganti 11.700 per un incasso di 182.005 euro. Marco DI Vaio celebra la rete con la quale l'Italia ha superato la Romania: è il secondo gol in azzurro per lo juventino