Il lavoro forzato del militare in guerra non viene rimborsato

Il lavoro forzato del militare in guerra non viene rimborsato PENSIONI 8i PREVIDENZA A CURA DI MAURO SALVI Il lavoro forzato del militare in guerra non viene rimborsato Mio papà, nato nel 1919, ha presentato domanda di indennizzo per lavoro forzato o in condizioni di schiavitù nell'ambito della legge tedesca. Non entrano però nel benefìcio le persone che hanno lo status di prigioniero di guerra, facendo eccezione solo le persone detenute in campo di sterminio. Il Governo tedesco ha perciò deciso che il personale militare italiano catturato in guerra non ha diritto all'indennizzo. Le chiedo; è possibile che dopo 5 anni di guerra in Germania non venga riconosciuto alcun indennizzo? Alla domanda abbiamo anche allegato le cartoline postali che inviava alla sua famiglia in Itaha. Gabriella (e-mail) Purtroppo la situazione è proprio quella che ha ora descritto. Ci sono state molte proteste non finora non hanno sortito alcun effetto pratico: i militari sono stati esclusi dall'indennizzo. Credo che lo abbiamo fatto per questioni di vile denaro: se avessero messo anche loro tra i destinatari, il finanziamento sarebbe stato molto più pesante per il governo della Germania. Consiglio di scrivere all'Istituzione che ha inviato la reiezione per conoscere le procedure - sempreché siano state previste e non sia stato deciso che la decisione è inappellabile - attraverso le quali poter presentare ricorso. Guardi attentamente la lettera: su di essa potrebbe già essere riportata la modalità del ricorso. M Le testimonianze non sono sufficienti La Corte costituzionale consente di riscattare le «scoperture» contributiva anche ai figli degli artigiani. Ho lavorato con mio padre da agosto 64 a gennaio '67, ho fatto il militare da febbraio '67 a aprile '68, ho ripreso il lavoro con mio padre da maggio '68 a dicembre '79, anno in cui l'azienda ha cessato l'attività. Non sono mai stato iscritto come coadiuvante. Mio padre è morto nel 1993. Ho chiesto all'Inps di Cuneo, ma 0 funzionario mi ha sconsighato di presentare la domanda perché le testimonianze non sono pari alla documentazione certa. Vorrei sapere se con le sole testimonianze della clientela di papà ho possibilità di riscatto. Mario Lamberti Centallo(CN) Il funzionario Inps ha detto cosa corretta. La legge chiede la presentazione di documenti di «data certa», senza i quali la domanda viene respinta. Posso però aggiungere che spesso, invece, la magistratura accetta le testimonianze. Quindi lei dovrebbe: - presentare domanda di riscatto all'Inps - denunciare l'Inps alla magistratura dopo la reiezione della richiesta, sperando che il giudice sia tra quelli che ammettono la testimonianza Mi sembra, tuttavia, che il percorso sia molto accidentato. M Circa 3 anni di attesa Nato a gennaio 1949, a gennaio 2004 compio 35 anni di contributi. Quando posso andare in pensione? Sergio Rossi (e-mail) Deve attendere i 57 anni di età (in quel momento avrà 37 anni di contributi). La finestra di pensione si aprirà con luglio 2006. EL I contributi della bancaria dal '76 Natali 14giugno 1957, impiegata bancaria da luglio 76, sono sordomuta e quindi con agevolazione di due mesi di contributi figurativi ogni anno. Quando potrò andare in pensione? Eleonora Elia (e-mail) Se lei ha l'handicap indicato fin dal primo anno di lavoro, ad oggi ha maturato in più 54 mesi, cioè 4 anni e mezzo. Per la pensione di anzianità deve arrivare come minino ai 35 anni e ci vorranno 3 anni (in quanto altri 6 mesi nel frattempo le verranno riconosciuti in via figurativa). Purtroppo, però, in quel momento avrà solo 50 anni e non potrà avere la pensione. Dovrà continuare a lavorare oltre il 2007 e a questo punto si arenano le mie informazioni non sapendo cosa succederà con la riforma. M Quale finestra peri nati nel'SI? Sono nata il 3 aprile 1951, lavoro dal gennaio '66 e a fine 2002 risultano versati 1660 contributi. Quando potrò andare in pensione? P.B. 51 (e-mail) Mancano 160 settimane per raggiungere i 35 anni di contribuzione minima. Raggiungerà questo diritto - se non ci saranno nel frattempo «vuoti» contributivi - a fine gennaio 2006. Ma non potrà avere ancora la pensione perché dovrà raggiungere anche il requisito anagrafico dei 57 anni, evento che raggiungere in aprile 2008. Con le norme di oggi avrebbe titolo alla pensione dalla finestra di ottobre 2008, ma è più che probabile che non sarà così, per via della riforma in discussione. M L'accertamento dell'inabilità In merito alla risposta da lei fornita alla dipendente comunale di Imperia, desidererei sa¬ pere se la pensione di inabilità, con riconoscimento dei 40 anni di servizio, può essermi corrisposta in seguito al riconoscimento ottenuto dall'Asl (come si evince anche da una sentenza della Corte dei cunLi della Liguria) e dall'Inpdap? Luciana Forgione - Pescara Non conosco cosa dica esattamente la Corte dei conti ligure. So che l'accertamento dell'inabilità è dalla legge demandato alle commissioni mediche che operano negli ospedali militari. Quindi lei, per poter ottenere la pensione di inabilità dovrà sottostare alla decisione di tale commissione, che ovviamente è diversa da quella che opera nell'AsI e che, come credo di capire, le ha già riconosciuto l'invalidità al 10C/o. E! Giovane dipendente delle forze di polizia Nato nel marzo 1958, da marzo '76 a tutt'oggi lavoro come dipendente delle Forze di polizia con iscrizione all'Inpdap. Ho chiesto la ricongiunzione dei periodi lavorativi prima del '76 all'Inps per un totale di 2 anni e 7 mesi. Con questi ultimi contributi avrei maturato 30 anni e un mese, considerando anche i 5 anni di abbuono alla Polizia. Totale; raggiungo 35 anni e un mese. Quando maturerò il diritto di andare in pensione? N. N. (e-mail) Lei è troppo giovane per la pensione: ha poco più di 45 anni di età. Le ricordo che le forze di polizia raggiungono la pensione a 53 anni. Deve perciò raggiungere almeno il 2007 per avere 39 anni di contributi e quindi neutralizzare la giovane età. LE VARIAZIONI ISTAT PER LE LOCAZIONI (Ottobre 2003} Tasso dì inflazione (esclusi i tabacchi) .X 2,40/. Aumento annuo da applicare ai contratti di locazione regolati dalla L 392/78 e, per le sole abitazioni, dai patti in deroga. Per le locazioni residenziali, regolate dalla L 431/98, l'incremento può anche essere regolato dalle parti in modo diverso: i 180Zo Calcolo o/o della variazione assoluta 1992^-"' ■s27f764% 1993 23i553,Kh 1994" 19,953*^ 1995 ^ M4.787'fc 1996 12,201 "A 1997 ^ 10,805% 1998 9.375«/.: 1999M" !! ^ 7f9m: 2000iMMM,'M 5,785,K.: 2001' ! 3,692«K) 2002m^wm gggj Il calcolo della variazione assoluta avviene aggiornando il canone originario Cosi, ad esempio, per un contratto originario da 1 milione (pari a 516,46 euro) al mese partito a ottobre 1995 oggi si dovrebbero pagare 592,83 euro (pari a 1.147.870 lire)

Persone citate: Eleonora Elia, Luciana Forgione - Pescara, Mario Lamberti Centallo, Sergio Rossi

Luoghi citati: Cuneo, Germania, Imperia, Liguria