Il rimborso a rate vale il 30% dei consumi

Il rimborso a rate vale il 30% dei consumi Il rimborso a rate vale il 30% dei consumi Negli Usa il pagamento differito è pari al 1607o del volume di spesa Poco più del 30Zo dei consumi nel nostro Paese è dovuto alla possibilità di ottenere un finanziamento. Il dato si può ricavare da imo studio realizzato da Nomisma e coordinato da Michele Deserti su «L'impatto economico del credito al consumo in Italia»; si tratta di una percentuale destinata a crescere, dato che, rileva lo studio, in Francia la quota è dell'8%, in Germania dell'Il0Zo e negli Stati Uniti addirittura del 160Zo. L'Italia ha accumulato questo ritardo da un lato per una fortissima propensione al risparmio (ricordiamo che il nostro Paese è al primo posto nel mondo sia per quota di risparmio accumulata dalle famiglie sia per quota di famiglie proprietarie di Citazione) dall'altro per ragioni strutturali. Fino ai primi Anni 90 il credito era di fatto erogato soltanto dalle banche, che operavano sul territorio con poche filiali e con procedure farraginose per la valutazione del rischio. Oggi, le opportunità per ottenere un credito si sono moltiplicate, il chente può fare l'istruttoria sul punto vendita, ottenendo il nulla osta in tempi brevissimi, o addirittura (per importi limitati) non avviare nemmeno un'istruttoria, se decide di pagare con la carta di credito. Il gap con l'estero è però ancora abissale e lascia pensare che il trend di crescita a due cifre evidenziatosi negh ultimi anni sia destinato a proseguire. A valori correnti, gli importi erogati ogni anno sono passati da poco meno di 7 miliardi di euro del '95 ai 23 miliardi attuali, con un tasso medio annuo di crescita del 16,50Zo. Negh ultimi tre anni, però, il trend ha registrato un leggero rallentamento, spiegabile anche con la congiuntura economica poco favorevole. Nel 2001 e nel 2002, infatti, la spesa delle famiglie è diminuita in termini reali, rispettivamente dell'1,04 e dello 0,160Zo e la propensione al consumo di alcuni beni è calata in maniera considerevole; ad esempio, nel 2002 le famighe intenzionate a pianificare l'acquisto di auto sono diminuite del 4,350Zo e quelle che intendevano acquistare mobili hanno registrato un calo del 4,750Zo. E, di fatto, auto e mobili sono riusciti a limitare i danni della crisi solo grazie al credito al consumo; il discorso vale in particolare perle auto; il 56,60Zo delle somme spese per l'acquisto di vetture o di motocicli, infatti, viene ottenuto tramite finanziamento. Nel computo rientrano anche le offerte a tasso zero. La vendita a rate ha importanza decisiva per il settore arredo (il 5,67*^ del fatturato è imputabile a somme ottenute tramite finanziamento) ma soprattutto per l'elettronica di consumo, dove r8,50Zo del giro d'affari deriva dal credito al consumo (con punte, però, ben superiori se si considerano gli acquisti di maggiore impegno finanziario, come computer portatili e televisori ultrapiatti) Nomisma ha anche condotto un'indagine sul campo con interviste a una campione di 300 punti vendita operanti nei tre settori chiave per,, il credito al consumo; dall'indagine risulta che mediamente, secondo gli intervistati, oltre il 130Zo delle vendite verrebbe a mancare qualora non si fornisse il servizio del credito al consumo. Tale percentuale cresce radicalmente nel settore auto, dove i dealer valutano la perdita in termini di fattu- rato pari al 20,900Zo, mentre è del ll,80Zo nel comparto elettronica ed elettrodomestici e pari a 7,750Zo per mobih e arredamento. Un aspetto interessante, e che indica il cambiamento di mentalità dell'italiano nei confronti dell'acquisto rateale, è che nella maggioranza dei casi ormai sono gli stessi potenziali acquirenti a sollecitare informazioni e a chiedere di avviare le istruttorie. I crediti non finalizzati. Un aspetto messo in luce da Nomisma e anche dall'associazione di categoria Assofin, che raggruppa le aziende autorizzate a operare nel credito al consumo, è la crescita dei prestiti personali non finalizzati. Il loro importo ormai rappresenta il 150Zo del volume complessivo, una quota raddoppiata nell'ultimo biennio. Il fenomeno può essere in buona parte correlato al boom del mercato immobiliare; il prestito personale, infatti, può andare a coprire le esigenze di chi ha bisogno di un importo relativamente modesto per acquistare una casa o per affrontare le spese di trasloco, di arredamento o di ristrutturazione. Il confine tra mutuo e credito al consumo è fissato dalla legge; i prestiti personali infatti non possono superare l'ammontare per singola erogazione di 30.987,41 euro (ovvero 60 milioni delle vecchie lire), per importi inferiori, nulla vieta in teoria di accendere un mutuo ma, di fatto, la necessità di affrontare le spese connesse all'accensione di ipoteca rende poco conveniente l'operazione, anche se offerta a tassi nominalmente più bassi rispetto al prestito, [g. pa.] INCIDENZA DEL CREDITO AL CONSUMO NEL 2002 .(in milioni dì euro) Fonte: elaborazioni Nomlsma su dati I&tat e Assofin •C 'potale. O Auto e Moto O Elattfodomiasttó e olettronica C? Arredo Consumi delle famiglie 760.216 27.411 16.179 28.010 Credito al consumo 23.310 15.526 1.39S 1.589 FORME TECNICHE DI PAGAMENTO (valori percentuali) Fonte: Nomisma Settore a Auto e moto «P Elettronica ed elettrodomestici f5' Arredo Cf Totale complessivo Pagamento Pagamento in contanti con assegno S,50 A9ji!m 45,00 5,00 37,00 22,50 29,17 25,50 Pagamento carta di credito specifica del punto vendita 9,00 8,17 Pagamento carta di credito o bancomat S.00 31,00 Z, '., 18,56. 18.17 Pagamento con formula rateale 46,50 11.00 «rSO 23.67 Incidenza "/o ^ .;*-3,Ó7 , 56,64 ' 5,67 La somma è superiore a 100 perché per alcuni pagamenti vengono adottate forme miste (ad esemplo anticipo in contanti saldo a credito) COMPOSIZIONE PERCENTUALE DEI FLUSSIDI CREDITO AL CONSUMO Fonte; Elaborazioni Nomìsrr^ su dati Assofin r: *~- Totale crediti finalizzati di cui: Auto e moto ^ Elettronica ed elettrodomwttlci Arredo C: Altri ben» Prèstiti non finalizzati O ifót*Ur ' ' mmmmmmmmm 1995 1996 1 1997 1998 1 1999 1 2000 1 2001 2002 d2,86 91,85 91,86 91,54 88,7* 80,4« 86,86 (0^1 72,63 70.59 74,01 73,68 71,86 78,53 67,96 66,61 5i7,8», ^.0£; j.,;«,«» .41^ . j «,?» ] 7,05'.; j, 6,88 S,98 5.42 5.93 5.29 5.59 6.52 6,93 \ 6,78 6,82 8,87 8.25 5>d« «.10 5,98 5,70 5,25 5,48 7,14 8,15 8,12 8,46 11,24 9,54 13,14 15,11 mm vmm' 100.00 100.00 loooo 100.00 100,00 100,00 LA SPESA DELLC FAMIGLIE IN ITALIA FUNZIONI DI CONSUMO C Totale Itaiia drcui: Auto e moto 0 Elettrodome: Elettronica G llettr Arredo Fonte: Elaborazione su datilstat I 2000 | 2001 ! 2002 760,215 25.359 I 26.62 7.238 5.595 1 24.054 ] 25.519 27.851 6.610 7.099 :v i,; ' :;.'- ; ■,: 27.103 28.431 27.788 27.411 9.101 l 9.101 7.162 I 7.078 16.263 | 16.179 28.697 | 28.010 LA PROPENSIONE AL CONSUMO (1996-2002 -Valori percentuali) SETT0RIDIC0NSUM0 1996 1997 1998 1999 2000 2001 '2002 ^ Mobiliertparazioni *2,49 1,97 4.22 4,41 1,13 -3,37 A75 Elettrodomestici e riparazioni -6,75 4,77 9,12 10,11 -0,54 -0,18 -0,86 C |y, Hi-Fi, computer; fotografta -2,87 14,29 4,96 18,87 12,75 4,28 1,72 Elettronica ed elettrodomestici -5,15 8,80 7,27 13,92 5,49 1,98 0,42 ^ Acquistodimezziditrasporto -1,51 41,59 2,48 -0,71 1,15 4,00 4,35 Totale sulterritorioeconomico -1,48 3,96 3,70 2,47 1,49 -1,16 -0,74 ^ :$pesa delle famiglie , , -1,08 3,92 3,87 2,67 1,11 -1,04 "0.16 Fonte: Elaborazioni Nomisma su dati ISTAT.

Persone citate: Michele Deserti