Sul palcoscenico dì Wall Street Oscar a Ibm

Sul palcoscenico dì Wall Street Oscar a Ibm NEGLI USA SI SCOMMETTE SUL SETTORE COMPUTER: DOPO TRE ANNI DI STASI LE VENDITE TORNANO A SALIRE Sul palcoscenico dì Wall Street Oscar a Ibm Big Blue è il titolo preferito dagli analisti: la ripresa premiere l'hardware Fiorina Capozzi «Ibm sarà uno dei protagonisti del rally». Ne è convinto Jeffrey Peterson, direttore generale di Twc (gruppo Sgam) società statunitense che ha un patrimonio gestito da circa 82 miliardi di dollari. A Wall Street, dopo i dati positivi sulla ripresa, i grandi gestori vanno a caccia dei competitor più interessanti nel campo della tecnologia. Le previsioni di Morgan Stanley e di Credit Suisse First Boston sono per una forte ripresa degli investimenti in tecnologia da parte delle mille aziende più importanti, quelle che fanno parte dell' indice Fortune. «Software ed hardware hanno registrato un calo delle scorte e contemporaneamente sono anche ripresi gli investimenti. Due motivi per essere ottimisti sul futuro dell'hi-tech e più in generale del mercato azionario», conferma Peterson, aggiungendo un dato: «Solo sul mer- cato statunitense ci sono circa 6 mila miliardi di dollari di liquidità pronti ad entrare in gioco a Wall Street». E' d'accordo David Hilal, capo della ricerca hi-tech di Fbr. «Nei prossimi due mesi la Borsa hi tech americana può salire del 50Zo. A gennaio assisteremo alle tipiche prese di beneficio. Poi si ripartirà, anche perché non credo ci sia il rischio di una nuova bolla. Il rapporto prezzo/utili medio è alto, ma non elevatissimo. Ed è destinato a scendere perché gli utili aumenteranno». Una previ¬ sione confermata, tra l'altro, anche dal forte incremento dei profitti di Dell, l'altro grande dei pc, nel terzo trimestre ( -f 230Zo). Chi approfitterà di più del rally? Gli analisti stavolta puntano di nuovo su Big Blue, la vecchia Ibm che ha le carte in regola per guadagnare quote di mercato. «Nei servers - spiega Steven Milutinovich, capo degli analisti del settore tecnologia in Merrill Lynch - stanno guadagnando quote di mercato anche nei confronti di Dell. E penso che la tendenza durerà anche il prossimo anno. C'è spazio per una crescita dei profitti fino al 150Zo. In questo caso, se si tiene conto di un rapporto prezzo utili pari a venti volte, Ibm può arrivare a 100 dollari contro una quotazione attuale di poco sotto i 90 dollari». Le previsioni, insomma, sono favorevoli anche perché quasi tutti gli indicatori fondamentali suggeriscono che Ibm è la meno cara tra i quattro motori delibi tech (Micro¬ soft, Intel, Cisco e la stessa Ibm). Ma forse, come ha notato il settimanale Barron's, il più autorevole riferimento di Wall Street, la scommessa su Ibm nasce da ima considerazione più semplice: tutti i grandi della tecnologia, da Cisco ad Intel fino alla stessa Microsoft, hanno raddoppiato le quotazioni nel corso del 2003, l'anno della riscossa della tecnologia. Ibm, al contrario, si è dovuta accontentare di un più modesto 150Zo, in attesa che la ristrutturazione guidata da Sam Palmisano, così aggressiva al punto da sfidare il primato di Microsoft nei pc sposando la causa di Linux, desse i suoi frutti. O che la Corporate America, finalmente, tornasse ad investire in server, pc e software dopo tre anni di stagnazione. E il momento sembra arrivato, come ammette lo stesso Palmisano. «Cominciamo a vedere gente che pianifica acquisti in It. Prima le aziende pianificavano solo riduzioni di spesa». [Borsa&Finanza] IBM TENTA LA RIMONTA 1/1/03*100 G'03 da gennaio a npvembre 2003

Luoghi citati: America, Boston, Usa