Golf, il veterano Cali resta al vertici europei di Giovanni Capponi

Golf, il veterano Cali resta al vertici europei NEL SENIORS TOUR SI E' PIAZZATO 170 SU 150 CONCORRENTI Golf, il veterano Cali resta al vertici europei Giovanni Capponi Nella stagione del golf, ormai agli sgoccioli, è tempo di bilanci. Molto positivo quello che riguarda Giuseppe Cali detto Pippo, campione del green di stirpe siciliana, nato nel veneziano, ma torinese d'adozione per avervi trascorso almeno 40 anni. Nel 2003 ha ritrovato la strada dei circuiti continentali che aveva lasciato nel 1994. Non più nel Challenge europeo, vinto nel 1990, o nel Tour più importante frequentato per diverse stagioni, ma nell'European Seniore Tour, dove ha ottenuto ima così bella serie di piazzamenti da figurare al 170 posto nell'ordine di merito conclusivo su un lotto di 150 concorrenti. Cab ha fatto megbo dei suoi coUeghi Baldovmo Dassù e Alberto Croce che con lui si erano cimentati nella non facile impresa, piazzandosi una volta 3" (nel The Mobile Cup in Inghilterra), tre volte 6", due 7", una volta 8" ed IT. Il Seniors Tour è una competizione creata apposta per gli Over 50 che hanno ancora velleità di affermarsi dopo aver già dedicato la prima parte della vita allo sport preferito. Una ventina di gare da marzo a ottobre tra Europa e Nord Africa con qualche puntata nel primo mese nelle isole caraibiche. Perchè questa scelta? «Ero troppo vecchio - spiega Cab - per continuare a mettermi in gioco contro un'incalzante moltitudine di giovani nei tornei più importanti e non avevo ancora l'età per diventare un senior. Appena varcati i 50, ho voluto misurarmi di nuovo in una competizione dove non contano soltanto drive e put, ma esiste ancora la ricerca del colpo elegante. L'evoluzione dei materiali mette in evidenza oggi soprattutto la potenza. Prendiamo Canonica, che sembrava un fenomeno con il suo drive da 300 metri, adesso è diventato un giocatore come tutti gli altri giovani "prò", che nascono come funghi, attratti dai grandi guadagni del golf. E' possibile un paragone con il tennis e anche con il calcio, dove tutto è esasperato e il troppo denaro che gira stravolge tutto». «Io - aggiunge Cab - mi sono purtroppo sempre trovato dalla parte sbagbata. Quando ero giovane la Federgolf non aiutava i professionisti, oggi che lo fa (però naturalmente non i seniores) non ho più l'età giusta. Per fortuna che da 30 armi sono iscritto al Golf Club Claviere (feudo della famigba del re del caffè) e ho un sponsor che mi aiuta, la Lavazza appunto, alla quale si sono aggiunti da qualche tempo l'Excelsa di Sanremo e Data Service». Come ha impiegato gb anni in attesa di diventare senior? «Intanto mi sono goduto un po' la famigba - repbca Pippo -, mia mogbe Cosetta e i miei due figb, ormai grandicelb, Francesca e Pie¬ tro, nella casa di S. Carlo nel Canavese dove vivo. Poi ho praticamente creato il campo de La Romanina a Favria, 10 km daUa mia residenza, ed ho preso parte alle Pro-Am sempre più numerose». Sono ormai lontani i tempi in cui Cab indossava la magba azzurra - 4 volte sia neUa Dunhill Cup che neUa World Cup a fianco di Costantino Rocca - ma il campione è ancora in grado di difendere il suo blasone: sulle 18 buche di Garlenda,nel64'' Omnium Noberasco, da lui vinto più volte in passato, si è classificato 8" alle spalle del vincitore Emmanuele Latti nzi, di Roberto Zappa, del novarese Alessandro Tadini insieme con il 21 enne dilettante del Torino Francesco Molinari, del frateUo Edoardo affiancato da Costantino Rocca e dal biellese Stefano Reale. Cab era terzo dopo i primi tre giorni di gara, ma il maltempo e una lunga sospensione ne hanno condizionato sabato il rendimento nel finale. Il «torinese» Giuseppe Cali: fra gli Over 50 ha fatto meglio di Dassù e Croce

Luoghi citati: Claviere, Europa, Favria, Garlenda, Inghilterra, Nord Africa, Sanremo