«Non temo itagli: caso mai ancellano il programma»

«Non temo itagli: caso mai ancellano il programma» PARLA LA GUZZANTI, CHE TORNA DOMENICA SU RAITRE CON «RAIOT» «Non temo itagli: caso mai ancellano il programma» Polemica con Ricci. Lei: «La comicità di "Striscia" è gaglioffa» Lui: «È una beneficiata di Berlusconi e delle sue aziende» Simonetta Robiony ROMA «Raiot» sarebbe l'ottava rete televisiva dopo Raiuno, due, tre e via cosi, l'unica non appartenente al cavalier Berlusconi, se non se la compra, e quindi l'unica a poter ospitare anche una satira che sia una satira, vera. Dunque, con «Raiot» ovvero «Anni di distrazione di massa», toma su Raitre Sabina Guzzanti, celeberrima figlia e sorella di nobile famiglia ma soprattutto celeberrima per alcuni suoi imperdibili personaggi: la Marini antebeatificazione Cecchi-Goriesca, il D'Alema quand'era un capo e giocava al dalemone, Berlusconi presidente operaio e quant'altro. Toma domenica su Raitre, per sei puntate da un'ora l'una, collocate intomo alle 23,15, che poi magari un po' scivolano in avanti, ma insomma meglio questo che niente. Tanto, s'è capito, il pubblico di Sabina e compagni non farà mai gli ascolti di Bisio con «Zelig». Sono umorismi diversi; uno per chi non legge almeno tre giornali al giorno, l'altro per chi li legge e magari dà un occhio pure alla stampa estera. Per un curioso scherzo del destino Sabina Guzzanti toma a pochi giorni di distanza dall'apparizione, sempre su Raitre, di Luttazzi da Baudo, un'apparizione che la direzione generale ha voluto visionare preventivamente concordando perfino alcuni taglietti. Come mai tutta 'sta pompa magna per la Guzzanti? Cos'è, Sabina non fa paura e Luttazzi si? La spiegazione la fornisce il direttore di Raitre Paolo Ruffmi. Primo, dice: «Non ho mai avuto paura di Luttazzi e non ho mai praticato censure». Secondo: «Credo nella satira anche se ho pochi soldi e poco spazio per farla fare sempre». Terzo; «Siamo in trattativa per far tornare Paolo Rossi». Quarto: «Luttazzi non mi ha mai proposto una sua idea; se lo facesse lo accoglierei». Quinto: «Sabina Guzzanti doveva tornare l'anno scorso dopo suo fratello Corrado, dopo Albanese e dopo il gruppo Dandini. Poi c'è stata la guerra in Iraq...». L'ultima affermazione è però smentita dalla stessa Sabina; «Direi che ci sono state le elezioni». Ma non c'è astio. Scritto da Curzio Maltese, Emanuele Imparato e Paolo Santolini, interpretato da Paolantoni, Rosalia Porcaro, Sabina Impacciatore, Riondino, Stefano Vigilante, Corinna Di Castro più Marcorè, i Gemelli Ruggeri, Fabio Camilli, Marco Marzocca, Max Palella, curato da Andrea Salerno, «Raiot» è costruito su un lungo monologo tematico recitato dalla Guzzanti con la sua faccia, più una serie di imitazioni ed altro. La prima puntata è sull'informazione. Marcorè-Gasparri spiega la sua legge; «Mi dispiace pe' Ciampi ma non possiamo fa' modifiche; è stata fatta apposta così. E poi è facile da spiega; la sinistra è analogica, la destra è digitale, noi siamo il futuro». Sfilano Berlusconi, Vespa, Barbara Palombelli e perfino Lucia Annunziata la quale, da bravo presidente di garanzia della Rai, non si è sottratta dia foto ricordo in coppia con la sua perversa imitatrice. Non sono previsti tagli; «MegUo cancellare il programma che tagliarlo», annuncia la Guz- zanti. E autocensure? «Poche. Lo facevo in passato». Momento brutto per la satira? «Peggio per il paese. La comicità è un organismo digestivo e oggi c'è molto da digerire». Minaccia altri film dopo il flop di «Bimba»? «È più che una minaccia. È una certezza». L'unica polemica Sabina Guzzanti è costretta a intrecciarla a distanza con Antonio Ricci. Nel suo libro appena edito da Einaudi, «Il diario di Sabna Guzz», ha scritto che la comicità di «Striscia» le appare aggressiva e superficiale, con punte di glaglioffagine. Ricci s'è risentito e l'ha accusata di essere una beneficiata di Berlusconi sia perché il suo film è stato distribuito da Medusa, che è di Berlusconi, sia perché il libro è stampato dall'Einaudi, anch'essa di Berlusconi. Lei risponde; «Ricci da più di dieci anni fa "Striscia" su Canale 5 con enorme successo e dice a me che sono una beneficiata di Berlusconi. Non c'è commento. Quanto al fatto che il mio libro esca con la Einaudi non è un problema mio. Cosa posso farci se in questo paese c'è una persona che si compra tutte le case editrici?». Sabina Guzzanti: con lei anche Paolantoni, Marcorè, la Impacciatore

Luoghi citati: Iraq, Quarto, Roma