Sul gommone supertecnologico a scrutare il santuario dei cetacei

Sul gommone supertecnologico a scrutare il santuario dei cetacei Sul gommone supertecnologico a scrutare il santuario dei cetacei VARATO DA POCO A SAVONA, IL «MENKAB» SI AFFIANCA ALLE ALTRE IMBARCAZIONI CON LE QUALI SI SVOLGONO RICERCHE E MONITORAGGIO SULLE BALENE EI DELFINI Matteo Perelli M ARE, vento, spruzzi salati, balzi sulle onde agitate, lo sguardo che scruta l'orizzonte alla ricerca del guizzo di un delfino o del soffio di una balena. E' ciò che ho provato a bordo del "Menkab", il gommone supertecnologico d'altura varato il 1" ottobre nella darsena del porto di Savona: verrà utilizzato dal dipartimento di biologia sperimentale, ambientale e applicata dell'Università di Genova per svolgere ricerche scientifiche e un'attività di monitoraggio di balene e delfini nell'area chiamata "il santuario dei cetacei". Ciò è stato possibile grazie alla collaborazione di sponsor come i Cantieri Sacs, che hanno messo a disposizione un gommone lungo quasi dieci metri e largo 3,30 omologato per dodici passeggeri, e la società CartelloYanmar Italia, che ha fornito due potenti motori che permetteranno al "Menkab" di spostarsi rapidamente nel "santuario". Si aggiunge quindi una nuova unità alla "flotta" coordinata dalla società Mare Forza Dieci che annovera anche "il Grillo", una imbarcazione didattico-ambientale. Il 25 novembre del 1999 è stato siglato infatti presso il nostro ministero dell'Ambiente un accordo definitivo italo-francese-monegasco per la protezione e lo studio dei cetacei all'interno di un'area che comprendesse il bacino corso-ligure-provenzale. L'accordo prevede il divieto assolato per e reti derivanti a partire dal 2001, la regolamen- tazione delle competizioni sportive riguardanti motoscafi ad alta velocità, l'istituzione di un'attività di whale-watching, il rinforzo delle misure atte a combattere l'inquinamento. Sfortunatamente però la maggior parte di queste attività rimaneva finora solo sulla carta, perché non si erano ancora create le condizioni economiche per poterle attuare. Non esisteva cioè un'imbarcazione che permettesse ai ricercatori di svolgere un'attenta attività di monitoraggio e censimento di questi mammiferi marini. Il tratto di mare è infatti caratte- rizzato da una massiccia presenza di cetacei (da due a quattro volte superiore rispetto ad altre parti del Mediterraneo e con ben otto specie presenti). La zona è particolarmente ricca di sostanze nutrienti (nitrati, fosfati e altri composti) che, trasp ^rtate dalle acque profonde tramite correnti marine di risalita, favoriscono b crescita di alghe unicellulari, primo anello della catena alimentare di cui balene e delfini fanno parte. Il progetto di ricerca internazionale coinvolge Maurizio Wurtz, biologo dell'Università di Genova, e il suo team di ricercatori. Con l'avvio degli insegnamenti di Cetologia e di Tecniche di Monitoraggio dei Cetacei, presso la Facoltà di Scienze dell'Università di Genova, corso di laurea in Scienze Biologiche, si formeranno le competenze tecnico-scientifiche capaci di integrare le necessità di sviluppo con il mantenimento del patrimonio naturale. Le ricerche di Wurtz si concentreranno anche sull'evoluzione della biologia dei cetacei e sull'inquinamento marino. Come raccontano i suoi collaboratori Caresano e Moulins, "verranno portati avanti studi sulla cute come interfaccia tra ambiente e organismi marini, sugli aspetti evolutivi e sull'adattamento dei cetacei alla vita acquatica. Inoltre, si vorrebbero correlare alcuni parametri oceanografici rilevati via satellite come: temperatura, intensità delle correnti marine, anomalie di superficie, concentrazione della clorofilla con la presenza di balene e delfini nell'area del santuario. Questo permetterebbe di creare giornalmente un vero proprio bollettino sulla loro distribuzione in modo da megho integrare turismo, nautica, trasporti e pesca con la vita di questi stupendi mammiferi". SI CONSOLIDA LO STUDIO DELLA VITA ACQUATICA NELLA FASCIA DEL BACINO TRA LIGURIA, COSTA PROVENZALE E CORSICA. VERIFICHE SU ECOLOGIA E INQUINAMENTO I RICERCATORI DELL'UNIVERSITÀ DI GENOVA HANNO IN PROGETTO DI CORRELARE ALCUNI PARAMETRI OCEANOGRAFICI RILEVATI ATTRAVERSO LA RETE SATELLITARE

Persone citate: Di Genova, Matteo Perelli, Maurizio Wurtz, Wurtz

Luoghi citati: Corsica, Genova, Italia, Liguria, Savona