Il Motor Show nasce all'insegna della sicurezza

Il Motor Show nasce all'insegna della sicurezza Il Motor Show nasce all'insegna della sicurezza Renzo Villare Vivere l'automobile in sicurezza significa integrare in modo ottimale il veicolo e il suo patrimonio di tecnologia con le infrastrutture e 1'uomo: il triangolo sul quale si gioca la sopravvivenza. Dal prossimo appuntamento con il mondo delle quattro e due ruote, il Motor Show di Bologna (6-14 dicembre), arriverà anche quest'anno un chiaro segnale sulla necessità che tale concetto diventi patrimonio collettivo e sulle diverse problematiche che sollecita. Se ne parlerà nell'incontro principale di apertura, con la partecipazione di esponenti del governo e dell'industria. Verrà dibattuto uno studio dedicato appunto al «settore dell'Automotive tra competitività e sicurezza». Moderatore Paolo Del Debbio, docente di etica sociale dell'Università di Milano. Obiettivo del convegno, fare il punto sui temi più urgenti della sicurezza e, grazie alla presenza di rappresentanti governativi, analizzare le recenti iniziative dell'esecutivo, come la patente a punti. Altro evento è quello organizzato dal Centro studi Promotor, in collaborazione con l'Osservatorio sulla sicurezza stradale della Regione Emilia-Romagna e Quattroruote, sempre nell'ambito del Motor Show. L'obiettivo spiega Gian Primo Quagliano, direttore del Csp - è infatti quello di analizzare e suggerire soluzioni su due aspetti di particolare rilevanza direttamente legati alla sicurezza: patente a punti, in vigore ormai da quasi sei mesi, e patentino per la guida di ciclomotori. «Ci auguriamo - aggiunge - che per quella data i soggetti istituzionali interessati possano fornire un primo bilancio, basato su dati statistici, dei riflessi che la patente a punti sembra avere avuto sugli incidenti stradali e fornire assicurazioni sulla effettiva capacità della pubblica amministrazione di gestire con efficienza e tempestività la complessa contabilità dei punti persi e ricuperati. E' un aspetto di particolare importanza perchè se le sanzioni non fossero tempestive, l'intero sistema finirebbe per perdere credibilità, annullando ogni beneficio». «Allo stesso modo - conclude Quagliano - l'adozione del patentino per i ciclomotori, che è però in ritardo, rappresenta la base per contenere il tragico bilancio degli incidenti in cui sono coinvolti i giovani». Fin qui gli aspetti di insegnamento accademico, assai importanti. Ma la rassegna bolognese opererà per la sicurezza anche in tutte quelle manifestazioni dedicate che si tengono all'interno dell'area fieristica e che diventano sperimentazione pratica di quanto sia importante insistere sulla prevenzione. Le attività esteme e persino le gare che si svolgono con i grandi campioni delle quattro e due ruote - spiegano gli organizzatori - insegnano sicurezza a tutto campo. Tanto per citare quelle principali, le prove di vetture delle diverse Case, con Fiat Auto in primo piano, non sono soltanto indirizzate al prodotto visto sotto il profilo estetico e prestazionale, ma sono autentici «corsi» sulle più recenti innovazioni volte a rendere la guida più sicura. Da questo punto di vista, particolarmente utile risulterà la «Scuola di Guida Sicura» organizzata dall'Aci, che coinvolgerà direttamente i visitatori. Su un'area estema sarà possibile cimentarsi in esercizi di guida al volante di quattro Mini, messe a disposizione della Bmw, quest'anno di nuovo presente alla manifestazione. Il Motorhome multimediale dell'Aci, con i suoi 16 metri di lunghezza, farà da sfondo all'area- sicurezza: comprende un megaschermo, 11 video, 90 metri quadrati di superficie aperta e 28 tonnellate di tecnologie.

Persone citate: Gian Primo Quagliano, Paolo Del Debbio, Renzo Villare

Luoghi citati: Bologna, Emilia, Milano, Romagna