Dai concept le belle Alfa del futuro

Dai concept le belle Alfa del futuro TANTE IDEE, SPIRITO D'INNOVAZIONE E QUALITÀ' AL TOP: COSI' SI SCALANO LE CLASSIFICHE EUROPEE Dai concept le belle Alfa del futuro Brera e 8c Competizione: i sogni diventeranno realtà analisi Alberto Bellucci QUEST'ANNO abbiamo lavorato sodo - afferma uaniele Bandiera, Presidente della business unit Alfa Romeo - per potenziare e consolidare un marchio che è uno dei punti di forza dell'automobihsmo italiano». E il mercato europeo ha risposto prontamente: «Nono-. stante una significativa diminuzione dei volumi totali del 6,207o con un conseguente immediato acuirsi della competitività - sottolinea Bandiera - l'Alfa Romeo è cresciuta rispetto allo stesso periodo del 2002, passando dal 2,4 al 2,507o di quota nei segmenti di presenza». Anche in Italia il marchio del Quadrifoglio marcia ormai a pieno ritmo. «Nel solo mese di ottobre - precisano in Alfa - a fronte di un mercato che è diminuito del 5, l07o nei segmenti che ci riguardano direttamente, abbiamo aumentato le vendite del 16,507o, attestandoci così su una quota del 1307o». Senza contare che già nei primi dieci mesi di quest'anno l'Alfa è lievita, sempre in Italia, dal 10,5 al ll,607o di quota contro un calo dei segmenti di presenza di ben il 7,407o. Ma a portare del buon polhne nel laborioso alveare dell'Alfa ha appena provveduto l'autorevole rivista francese «L'AutoJournal» con il suo tradizionale dossier annuale tutto dedicato all'affidabilità delle principali marche e dei modelli più diffusi. Prima sorpresa - che, ormai per l'Alfa, sorpresa non è più la 147 si è piazzata in modo eccellente nella classifica di qualità e affidabilità, appena a un filo di distanza (soltanto 0,2 Dunti in meno su 14/20) dali'inossidabile Golf. Sorpassando così, e alla grande, rivali come Volkswagen Beetle, Mazda 323, Peugeot 307, Ford Focus e Honda Civic. D'altro canto, la 156 è riusci¬ ta a dare del filo da torcere alla costosa e blasonata piccola ammiraglia nipponica Lexus IS200, mentre la 166 ha lasciato con un palmo di naso (a 1,3 punti di distanza) le due altrettanto blasonate (e altrettanto costose) ammiraglie europee Mercedes Classe E e Saab 9-5. E portarsi a casa lo scalpo di una Mercedes non potrà che inorgoglire i responsabili della marca del quadrifoglio. Quasi quanto la vittoria di Gabriele Tarquini su 156 GTA nel Campionato Europeo Turismo, recentemente ottenuta a spese della BMW. Sono soddisfazioni - e, per favo¬ re, non chiamatele piccole - che danno la carica a chi sta impegnando tutte le proprie forze, nonché ima massa considerevole di capitali (oltre 700 milioni di euro l'anno), nel rilancio di un glorioso marchio. «Un marchio - come sottoli¬ nea "L'Auto-Journal" nel suo ampio dossier - che si è ormai stabilizzato nella hit-parade dell'affidabilità dopo la forte ascesa qualitativa fatta segnare negli ultimi tempi. Senza poi dimenticare che i motori Diesel dell'Alfa sono oggi fra i migliori in assoluto tra quelli presenti sul mercato». Ma per continuare a vincere, è quasi tautologico, non bisogna fermarsi neppure un attimo. «E i nostri cahiers de charges - affermano con un po' di sana ironia i dirigenti dell'Alfa sono pieni fitti d'impegni come il carnet di ballo di un'avvenente diciottenne». Il gran ballo ricomincerà già la prossima primavera con le 156 a quattro ruote motrici nelle loro varie declinazioni, poi sarà la volta di alcune versioni particolarmente sportive come la GTA e, presto, l'Auto¬ delta; quindi del Coupé Brera che affiancherà un paio di gradini più in alto il Coupé GT appena presentato, per poi finire, nella seconda metà del 2005, con la nuova 157 la cui linea uscirà dalla matita di Giugiaro. Nel frattempo, in Alfa si fa rigorosamente strada il progetto di commercializzare della Kamal, esposta come prototipo allo scorso Salone di Ginevra, o l'affascinante 8c Competizione, che a settembre ha letteralmente spopolato a Francoforte. Così se le colonne portanti della produzione sono oggi, e continueranno ad essere ancora nel futuro la 147 (oltre 100.000 unità all'anno) e la 156 (circa 70.000), che da sole rappresentano dunque poco meno del 9007o della capacità produttiva attuale, è anche vero che le Alfa Romeo del futuro saranno sempre più automobili da sogno. Il che non vuol dire affatto a bassa tiratura: le 20.000 unità all'anno previste a regime per la Coupé GT stanno lì a dimostrarlo. E, d'altra parte, i sogni in casa Alfa - è bene ricordarlo hanno sempre portato fortuna. Il dossier annuale sull'affidabilità della rivista francese «L'Auto-Journal» mette in pole position la marca del Biscione L'Alfa Romeo 8c Competizione, bellissimo prototipo presentato a Francoforte li concept Brera, presentato da Giugiaro al Salone di Ginevra 2002, sarà prodotto

Luoghi citati: Francoforte, Ginevra, Italia