Miliiìao f uaae a Lecco: sto male

Miliiìao f uaae a Lecco: sto male GIALLO SULLA SPARIZIONE DEL MONSIGNORE DALLA COMUNITÀ VICINO A ROMA CHE LO OSPITAVA DA 8 MESI Miliiìao f uaae a Lecco: sto male Trovato dopo due giorni, è ospite di un'amica pittrice Mario Cavallanti LECCO È durato quasi due giorni il giallo della «sparizione» di Monsignor Emanuel Milingo dalla comunità religiosa che lo ospita a Zagarolo, in provincia di Roma, rintracciato a Lecco dalla polizia. Il prelato si era allontanato lunedì senza dire nulla a nessuno dal piccolo centro dove ha vissuto per otto mesi nel centro di spiritualità Madre addolorata, con una suora e due sacerdoti focolarini a «curare» il suo percorso di penitenza dopo il matrimonio con Maria Sung. A far scattare le ricerche, alimentate da equivoci e malintesi, è stata lunedì pomeriggio suor Rosaria, la sua più stretta collaboratrice nella comunità religiosa nel comune della provincia di Roma, che ha avvertito i suoi superiori di non sapere dove fosse monsignor Milingo. Le autorità vaticane hanno informato l'ispettorato vaticano di polizia che ha avviato le indagini. In base ai pochi elementi a disposizione - anche perchè monsignor Milingo non aveva portato con sé il cellulare - gli investigatori sono riusciti a ricostruire i movimenti del prelato incrociando le informazioni raccolte da suoi amici e conoscenti e lo hanno trovato a Lecco. Insomma, pare che tiri nuovamente aria di rottura tra il monsignore e il Vaticano. Lunedì mattina il vescovo africano è andato in tribunale, dove avrebbe depositato un atto in cui afferma di essere arrivato nella città del Manzoni di sua spontanea volontà e nel pieno possesso delle sue facoltà mentali. Nessuna coercizione, dun¬ que, nella trasferta a casa dalla pittrice lecchese Alba Vitali, amica di vecchia data, sin da quando Milingo ha cominciato ad esercitare anche Italia i suoi riti al confine tra sacro e profano. Milingo è entrato in tribunale avvolto in un cappotto scuro, protetto da una sciarpa in lana chiara e ha salutato con un sorriso gli impiegati e gli avvocati che si trovavano al piano terra. Poi, ha rapidamente raggiunto il piano superiore, dove ha dato la benedizione ad alcuni ammi¬ ratori. Terminata la «missione», ha sceso le scale in marmo bianco e si è allontanato. Nell'appartamento di piazza degli Affari, la pittrice lecchese ha riservato al religioso camera da letto e un bagno personale. Accanto a lui, oltre all'amica, ci sarebbero pochissime persone fra cui un frate: padre Luca, giunto da una confraternita di Desio. Milingo ha avuto anche il tempo di incontrare alcuni ammalati ed il giorno precedente ha persino detto messa davanti a po- chi privilegiati. Secondo alcuni uno dei motivi principali della sua permanenza lecchese sarebbe legata al suo stato di salute. Sembra infatti che monsignor Milingo, fortemente dimagrito, soffra da tempo di problemi al fegato. «Monsignore non sta bene ha confessato ieri pomeriggio Alba Vitali -. Niente di preoccupante, s'intende. Ma si sta pur sempre parlando di un uomo di 73 anni. E' molto stanco e ha bisogno di riposa¬ re». Ma i motivi del suo arrivo in città non sarebbero legati solo ed esclusivamente a questioni mediche. L'arcivescovo starebbe cercando casa da queste parti, stanco della tutela imposta dall'alto dopo le sue clamorose nozze del 27 maggio 2001 all'Hilton di New York. «Mi piacerebbe vivere nel Lecchese» pare abbia confessato ieri il religioso, che non spiega che ne sarà del suo rapporto con monsignor Ennio Appianatesi, il vescovo emerito di Potenza alle cui cure spirituali è stato affidato su indicazione direttp, pare, di Karol Wojtyla. Un imprenditore della zona si starebbe dando da fare per trovare casa a Milingo a Molteno, in Brianza. Non soltanto la casa, veramente, ma anche un capiente capannone dove ospitare i tanti fedeli più disposti ad abbandonare la strada segnata dalla gerarchia ecclesiastica che quella del vescovo accusato di fare il santone. Monsignor Emanuel Milingo sì era allontanato lunedì dalla comunità religiosa dove ha vissuto per otto mesi senza avvertire i responsabili