Svaligiavano i parchimetri di Caselle

Svaligiavano i parchimetri di Caselle LADRI IN FUGA Svaligiavano i parchimetri di Caselle CASELLE Avevano trovato un sistema comodo e senza rischi per racimolare quotidianamente un numero sufficiente di euro da «farsi la giornata». I parchimetri del centro storico, in via Torino e via Graverò, di Caselle sono diventati un vero e proprio bancomat per ladri. E ditta installatrice del sistema e amministrazione comunale per un certo periodo sono stati gabbati. Ora però la pacchia è finita. I ladri, davvero ingegnosi hanno ideato un sistema, per cui attraverso un impercettibile foro, quasi invisibile, tant'è che perfino la ditta più volte contatta dal Comune non era riuscita a risolvere l'arcano, inserivano un minuscolo filo di ferro che faceva scattare la cassetta della moneta. Qualche minuto e il gioco era fatto. Per il comune che l'anno scorso aveva introitato una cinquantina di milioni di vecchie lire grazie alla sosta a pagamento, un danno incomprensibile. L'elenco degli scontrini rilasciati dai due dispositivi non corrispondeva mai all'importo contenuto. Anche perché allo svuotamento della cassetta delle monete corrisponde l'azzeramento, ossia la macchina ricomincia il conteggio daccapo. Finché l'altro giorno gli astuti ignoti, forse disturbati, non hanno potuto compiere la solita manovra. Una delle due macchinette è rimasta con alcune monete, non si è azzerata, ma naturalmente ha saltato alcuni numeri e questo ha messo sul chi va là il comune. Analizzali a fondo i due dispositivi finalmente sono venuti alla luce i due minuscoli forellini che hanno svelato il mistero. «Veri artisti questi ladri - commenta quasi divertito l'assessore al bilancio, Giuseppe Musei -. Una coca a cui abbiamo faticato a credere, anche perché più volte le avevamo ispezionate senza accoderei di nulla». [n. ber.)

Persone citate: Giuseppe Musei

Luoghi citati: Caselle Caselle