Rolfo: «Non mi arrendo e nel 2004 ci riprovo»
Rolfo: «Non mi arrendo e nel 2004 ci riprovo» MOTO, IL CENTAURO TORINESE DECISO A RITENTARE L'AVVENTURA MONDIALE CON UNA HONDA RINNOVATA Rolfo: «Non mi arrendo e nel 2004 ci riprovo» Un errore nella carburazione aita base della sconfitta nel Gp più importante dell'anno Enrico Biondi E' tornato a casa alle 3 di notte. Ad attenderlo vista l'ora, non c'era nessuno, ma uno striscione gigantesco sul cancello di casa: «Sei sempre il nostro campione, grazie lo stesso». Anche il suo magnifico Dogue de Bordeaux, 62 chili di prorompente vitalità, ci ha messo un po' a fargli festa, poi però non lo ha mollato più per tutta la notte. Roberto Rolfo, finalmente a casa. Avesse almeno vinto... Per lui invece anche i guai di un rientro in motorhome per nulla facile, causa la rottura della pompa dell'acqua a Montpellier. Un contrattempo che ha contribuito a fatali ricordare un weekend di delusioni, concluso con quella maledetta domenica dove invece di giocarsi il mondiale con Poggiali ha dovuto assistere, senza lottare, al successo del suo rivale. Il morale? «La sconfitta brucia ancora. Eccome. Ho avuto il tempo per tentare di capire che cosa è successo. E un'idea me la sono fatta». Avanti, allora. «Il giorno dopo la gara siamo partiti per Barcellona, dov'era in programma una serie di test per i giornalisti specializzati. Controllando la moto è saltato fuori che i guai sono nati dalla cattiva carburazione. Troppo grassa in un cilindro, ma¬ gra nell'altro. Un difetto di cui soffre spesso questo motore». Detto così sembra semplice: invece trovare il giusto compromesso nel rapporto aria-benzina per alimentare la camera di combustione non è facile. Resta da capire il perché, un'operazione riuscita per 15 Gran Premi, sia andata male proprio all'ultima gara, la più importante. E a questa domanda Roberto non risponde. «Non è la sconfitta che fa male. Quella ci può stare. Ma è la sensazione di impotenza che mi fa arrabbiare: vedere che il motore ti si spegne una, due, tre volte... che gli altri ti sfilano e ti senti un babbeo in pista... Vabbè, nor pensiamoci più. Sono sempre stato ottimista. Vogho esserlo anche stavolta. Archiviamo tutto e pensiamo ad altro». Che anno sarà il 2004? «Ho chiesto garanzie alla Honda, mi hanno promesso che metteranno mano al progetto da subito. Nella prossima stagione non sarò più solo, la mia moto l'avranno anche Elias, Pedrosa e Takahashi. In 4 contro le Aprilia: vuol dire che Honda ha ripreso a credere nel progetto, che non ha intenzione di continuare a fare figuracce. L'ho detto a Valencia: i giapponesi sono bravi, ma debbono darsi una svegliata. La prossima settimana mi troverò a Barcellona con il mio staff tecnico per pianificare la stagione: primi test il 4-5 dicembre a Valencia, il 13-14 a Jerez. La moto nuova arriverà ingennaio:sicontinua con il propulsore monoalbero, carente di "cavalleria", ma mi hanno assicurato che il nuovo propulsore sarà più potente. Ci conto». Freddo e determinato, Roberto. Che ha anche chiesto di rivedere uomini e numeri del suo team: è ancora prematuro parlarne ma ci saranno novità a breve. La stagione è al termine: qualche test e poi via verso le amate montagne. «E' giunto il momento di staccare la spina. Prima si dimentica e meglio è. Ma da aprile si ricomincia a dare il gas». Come sempre. Rolfo pronto per una nuova sfida
Persone citate: Enrico Biondi, Jerez, Pedrosa, Poggiali, Roberto Rolfo, Rolfo, Takahashi, Valencia
Luoghi citati: Aprilia, Barcellona
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