De Ascentis lotta e si batte come un leone

De Ascentis lotta e si batte come un leone LE PAGELLE dì Piercarlo Alfonsetti De Ascentis lotta e si batte come un leone Mezzano appare smarrito, Balzaretti non brilla ma è tra i pochi a salvare la faccia TORINO SORRENTINO 5. Ancora una volta sale sul banco degli imputati. Ha responsabilità grandi e piccole su entrambe le reti subite e quindi merita pollice verso. ADAMI 5,5. Non é in giornata, come tutta la squadra. Nello specifico, finisce seduto (in compagnia di Mezzano) in occasione del secondo gol veneziano. ' MANDELLI 5. Pochi minuti di gioco e lascia via libera a Guidoni, che non fallisce. Si inserisce nell'azione del gol granata con un colpo di testa che facilita la conclusione di Ferrante. A carburazione lenta come tutta la squadra. BALZARETTI 6. Pur non brillando, è tra i pochissimi a salvare almeno la faccia. Soprattutto nella ripresa imprime slancio alla controffensiva granata e negli ultimi minuti soltanto un intervento alla disperata da parte di Soviero gli toglie la possibilità di esultare per il successo personale e il pareggio della sua squadra. MEZZANO 5. Guidoni, il matchwinner della giornata, gli crea un sacco di grattacapi. E' smarrito, non conosce lo slancio che gli é consueto e in occasione della seconda rete si trova spiazzato mentre il bomber veneziano depone la palla in porta (dal 14' st Fernandez 6. Bossi lo inserisce per avere maggiori garanzie sui palloni alti e l'argentino in qualche modo corrisponde agii intenti del tecnico). DE ASCENTIS 6. Non è tipo da proporre giocate spettacolari, però - al contrario di tanti compagni di squadra - si batte generosamente pur compiendo diversi errori. Concediamo almeno un premio al cuore (dal 1' st Fabbrini 5 . Ezio Bossi l'ha chiamato in causa nella speranza di dare maggior potenza all'attacco ma, almeno nei suoi confronti, sbaglia calcolo. L'ex modenese, infatti, non si inserisce mai nel gioco e si dimostra impreciso ogni volta che i com¬ pagni gli passano il pallone). MASOLINI 5. Altro emblema del naufragio granata. Nessun spunto di rilievo, errori assortiti al punto che il tecnico granata lo toglie di mezzo dopo mezza partita (dal 1' st Conticchio 5,5, Un po' meglio del titolare ma spaesato quanto basta per non offrire un contributo sostanziale alla causa del Toro). VERGASSOLA 5. Dovrebbe essere la «mente» della squadra ma forse le lusinghe del calciomercato l'hanno portato lontano dalla causa granata. Pasticcione, senza smalto, perfino scorretto al punto da essere ammonito. Non ci siamo. PINGA 5. Il piede «buono» del Toro stavolta è decisamente storto. Lanci sballati, idee confuse, nessun tiro in porta. L'unico guizzo degno della sua fantasia é il calcio d'angolo calibrato sulla testa di Ferrante. TIRIBOCCHI 5. Per lui vale lo stesso discorso fatto per Vergassola. Ha il Chievo nella mente o un maxi-ingaggio del Toro qualora Cimminelli non volesse lasciarlo partire: si fa vedere per la prima volta dopo quasi mezz'ora con un tiracelo da dimenticare. Che torni a prospettive più umili.perché un attaccante simile non può essere utile. FERRANTE 5.5. Segna il gol che illude i granata ma nel complesso anche la sua prova é tutt'altro che brillante. Ha comunque un'attenuante: le poche occasioni-gol che gli hanno creato. Lui ha sfruttato l'unica palla pulita che ha avuto a disposizione. VENEZIA La squadra di Gregucci si è trovata la strada spianata dalla pochezza di giornata esibita dagli avversari. Brava nello sfruttare l'occasione soprattutto grazie alla doppietta messa a segno da Guidoni (7). Miramontes (6,5) e Manetti (6) gli altri idgunari degni di menzione. Il sudamericano, vero uomo-squadra, fino all'anno scorso giocava in serie C in Argentina. Simone\, ergassola contrastato da Anderson: per il granata, una prova opaca

Luoghi citati: Argentina, Mezzano, Torino, Venezia