Fondi in rotta verso le azioni, ma con prudenza

Fondi in rotta verso le azioni, ma con prudenza SONDAGGIO TRA I GESTORI DOPO LA RACCOLTA BOOM (1,8 MILIARDI) Fondi in rotta verso le azioni, ma con prudenza Ora conviene investire fino al 2507o in Asia, Giappone ed Emergenti Anna Messia Alla fine, la corsa ai fondi azionari è partita per davvero: 1,8 mihardi di euro solo a ottobre, quinto mese consecutivo di rialzo. Ma è la scelta giusta? «In questi mesi - dice l'amministratore delegato di Banca Fideuram, Ugo Ruffolo, parlando dei risultati del terzo trimestre - stiamo consigliando ai risparmiatori di aumentare l'esposizione ai mercati, ma con moderazione. Già nei mesi scorsi avremmo potuto spingere di più in questa direzione, ma i rischi per la clientela sarebbero stati troppo alti». «La componente azionaria crescerà - ha continuato infatti Ruffolo - ma non in modo troppo elevato. Restano ancora incognite, come per esempio l'elevato deficit Usa, la corsa del dollaro o i problemi geo-politici in Medio Oriente. Non bisogna far investire i chenti con leggerezza». Un atteggiamento prudente si riscontra anche in Banca Ifigest. «Il trend rialzista degh ultimi mesi - sostiene Niccolò Pini, di Banca Ifigest - è dovuto essenzialmente a una visione troppo pessimistica di inizio anno, quando si immaginavano situazioni catastrofiche delle aziende. Oggi i prezzi di Borsa sono più realistici, anche se nel medio termine restiamo positivi. A un risparmiatore prudente consighamo una quota in azioni del 250Zo, che sale al 3007o per un investitore medio e arriva al 4507o per chi preferisce il rischio». Dal punto di vista geografico, tra le aree privilegiate dai gestori prevalgono Asia e Giappone, oltre ai mercati Emergenti. Morgan Stanley, per esempio, consiglia di puntare sulle azioni del Sol Levante e dei paesi Emergenti. Così come i gestori del Monte Paschi. «Da fine marzo - sostiene Gianfranco Vittori, responsabile dell'asse! allocation di MontePaschi asset management - abbiamo cominciato a posizionarci in modo più aggressivo sui mercati azionari. Siamo leggermente spostati verso Asia, Giappone e Emergenti, mentre consighamo prudenza per il mercato obbligazionario Usa che secondo noi non incorpora le giuste aspettative di crescita dell'economia». Giudizio analogo arriva da Massimiliano Orioli, responsabile strategist di Nextra investment management : «Se ragioniamo considerando un orizzonte a 6 mesi, ci piacciono l'Asia e i paesi Emergenti, mentre consighamo di sottopesare l'Europa». Fuori dal coro, invece, i gestori di Pioneer investments (Unicredito) che preferiscono Emergenti, Usa e Pacifico ma mostrano cautela sul Giappone. Settori più apprezzati? I titoh ciclici e, in alcuni casi, i tecnologici. «Preferiamo - aggiunge Vittori di MontePaschi - i titoli ciclici e le azioni con un alto beta. Oltre alle società tecnologiche che, nonostante la recente corsa, hanno ancora ossigeno». Ifigest in Europa sceglie mvece telefonici e assicurativi, mentre negli Usa si indirizza verso farmaceutici e alcuni tecnologici. Pioneer, però, mette in guardia i chenti dai pericoli in agguato: «Le valutazioni medie del mercato azionario sembrano rispecchiare in maniera più che adeguata il miglioramento della congiuntura e dei conti deUe società. Per il settore della tecnologia informatica e dei semiconduttori c'è anzi un eccessivo ottimismo. Tuttavia restiamo positivi per le azioni anche alla luce dell'atteggiamento della Federai Reserve che continua a mantenere bassi tassi di interesse in questo scenario di forte crescita dell'economia. Guardiamo ai settori più ciclici, la cui redditività è maggiormente legata al ciclo economico». Secondo Nextra, almeno nel breve termine, potrebbe esserci uno stomo. «Da inizio anno spiega Orioli - nei nostri comitati strategici consigliamo una sovra¬ esposizione nell'azionario. Mentre nel nostro ultimo incontro abbiamo scelto di mantenere una posizione neutrale. Ormai il rally c'è stato e, anzi, a un paio di mesi c'è un eccesso di ricerca di rischio, gli investitori sono troppo euforici. Non è un mercato pericoloso ma preferiamo restare neutrali nel breve termine, mentre nel medio- lungo siamo positivi». Henderson global investors ha fatto previsioni per due orizzonti temporah: una a breve termine e una a 12 mesi. «Per quanto riguarda da qui a fine anno - sostiene Federico Pons, responsabile delle vendite retali di Henderson - ci aspettiamo ancora un aumento degh indici mondiah che rifletterà l'ottimismo sui possibili andamenti dell'economia nel 2004. Secondo le nostre anahsi, l'Europa in questo periodo sovraperformerà gh Stati Uniti. Mentre, per quanto riguarda le performance a un anno, c'è il pericolo che le Borse, nella seconda metà del 2004, tornino ad avere un segno negativo. Da qui a sei mesi occorrerà rivedere la struttura dei portafogli». [borsa&finanza] PORTAFOGLIO PRUDENTE... é cura di Nextra ...A MEDIO. a cura di Henderson BOND CORP. NORD AMERICA EQU1TY EQ.UITY NORD AMERICA EUROPA |4yo EQUITY PACIFICO 10A LIQUIDITÀ FONDI OBBL AREA EURO CORPORATE BOND OBBL. EUROPA NON EURO OBBL.EURO 350Zo Esposizione rispetto agli indici globali (200Zo Europa; 10»Zo USA; 50Zo Pacifico+Giappone OBBL. DOLLARO 17^0 400Zo 30"^ SOVRAPPESARE 1 SOTTOPESARE 1 INLINEA