Servizi segreti a caccia di sette video-rivelazioni

Servizi segreti a caccia di sette video-rivelazioni Servizi segreti a caccia di sette video-rivelazioni Forse depositate da Lady D in una banca americana. Nuove polemiche su Carlo e lo scandalo sexy LONDRA Il servizio segreto britannico «MI6» sta dando la caccia a sette videocassette registrate dalla principessa Diana poco prima della sua morte sei anni fa. Sarebbero custodite in una cassetta di sicurezza di una banca statunitense. L'hanno rilevato due tabloid che hanno raccolto le dichiarazioni di un ex cameraman della BBC che ha filmato le confessioni di Diana da marzo 1997 con dettagli «esplosivi» sulla famiglia reale e sulle abitudini sessuali del personale di corte che «Carlo tollerava». Ieri il principe Carlo è rientrato a Londra da un viaggio all'estero durato due settimane, indifferente ai pettelolezzi che hanno cominciato a circolare durante la sua assenza sulla sua vita sessuale. Allo sbarco, a Heathrow, è parso rilassato e sorridente a conclusione del volo da Mascate, durante il quale ha chiacchierato tranquillamente con i piloti e gli altri membri dell'equipaggio. Una volta sbarcato l'erede al trono, reduce dall'India e dagli Emirati Arabi Uniti, ha sorriso e ha parlato con i funzionari dell'aeroporto, ma non ha fatto dichiarazioni prima di jalire in auto. La stampa, intanto, ha cercato di tenere viva l'attenzione dei lettori sul presunto scandalo a sfondo sessuale che ha investito il principe. Non potendo, per precisa volontà della casa reale, fornire dettagli piccanti su una presunta avventura sessuale avuta da Carlo con un valletto, i giornali popolari hanno dovuto accontentarsi di stuzzicare la curiosità morbosa dei lettori con promesse di rivelazioni rivelatesi fasulle. Il Mail, che aveva fatto scoppiare la bomba una settimana fa, ieri è uscito con il titolo in prima pagina: «Esclusiva mondiale: Carlo e il suo valletto, tutta la verità». Chi si aspettava una storia a luci rosse è rimasto deluso, perchè in nessuna parte dell'articolo si parlava di ciò che avrebbero fatto veramente Carlo e il valletto in questione. The News of the World ha lanciato un interrogativo ammiccante: «Carlo è bisessuale?», questo il titolo in prima pagina. La risposta era in fondo all'articolo, a caratteri decisamente piccoli piccoli rispetto al titolo, e diceva: «Enfaticamente, no». William, il secondo in linea di successione al trono dei Windsor, non ce la fa più ad assistere alle bordate lanciate contro il padre dai media e rivive come un incubo il periodo in cui giornali e paparazzi avevano rovinato la vita di sua madre. Mentre il principe di Galles era in viaggio apparentemente sereno nonostante la bufera scatenatasi sul presunto scandalo sessuale a Clarence House, il figlio maggiore ha discusso per intere giornate con funzionari e collaboratori del padre per capire cosa stava succedendo e per schierarsi ai suo fianco in quella che molti ritengono una campagna per evitare la ascesa al trono del primogenito della regina Elisabetta. L'intera vicenda, sia per come si è sviluppata sia per come è stata affrontata, ha del paradossale. Mentre ancora oggi giornali di Galles ed Inghilterra, bloccati da un'ordinanza del tribunale, continuano ad usare circonlocuzioni più o meno fantasiose per cercare di far capire ai lettori i termini dello scandalo (che cosa vide l'ex valletto George Smith quando una mattina portò la colazione nella camera di un esponente della famiglia reale), i giornali italiani e quelli di altri paesi europei che avevano servizi sulla vicenda per 0 secondo giorno consecutivo sono stati bloccati e distrutti. Dopo molti sforzi e dopo aver cercato di far capire che cosa avevano scritto i giornali all'estero, il Sunday Times ad esempio si rassegna e dice ai suoi lettori che tutto sommato basta fare un clic e andare su internet. La situazione è precipitata dopo che giovedì sera il segretario di Carlo, sir Michael Peat, uomo di fiducia della regina, prima in un comunicato e poco dopo in un'intervista, aveva rivelato al mondo che il reale al centro delle chiacchiere del valletto altri non era che il principe ereditario. E siccome lo stesso valletto aveva già dichiarato che un assistente di Carlo, Michael Fawcett, lo aveva violentato in due occasioni, a questo punto mancava solo scrivere che sarebbe stato proprio Fawcett l'uomo colto in flagrante assieme a Carlo. Intanto non ha ancora un nome ma è già un personaggio la neonata figha di Sophie ed Edoardo, conte di Wessex e fighe minore della regina Elisabetta. La piccola, settima nipote della regina ed ottava in linea di successione al trono, è nata con qualche settimana di anticipo, al termine di un cesareo, compiuto in urgenza, dopo che Sophie si era sentita male. La moglie di Edoardo si trovava nella sua villa di Bagshot quando ha accusato i primi dolori ed è stata ricoverata d'urgenza nell'ospedale di Primley Park Hospital, nel Surrey. [r. cri.l William difende il padre dagli attacchi dei giornali considerati un complotto e una campagna per evitare l'ascesa al trono del primogenito della regina Elisabetta

Luoghi citati: Emirati Arabi Uniti, Galles, India, Inghilterra, Londra, Surrey