Pro Vercelli assediata dai creditori i giocatori minacciano lo sciopero di Roberto Eynard

Pro Vercelli assediata dai creditori i giocatori minacciano lo sciopero IL CLUB DEI SETTE SCUDETTI RISCHIA DI FINIRE COME L'ALESSANDRIA Pro Vercelli assediata dai creditori i giocatori minacciano lo sciopero retroscena Roberto Eynard VERCELLI VERCELLI trepida e attende con ansia. La Pro, la gloriosa Pro, sette scudetti nel periodo che va dal 1908 al 1922, la società che ha visto il debutto di Rosetta e Piola, stando a un gruppo di creditori navigherebbe in acque molto agitate sul piano finanziario. Tanto che due esponenti, Silvia Francese, tra l'altro anche contabile dello stesso sodalizio di via Massaua, e Andrea Manzo, noto ristoratore cittadino, hanno indetto per martedì sera un incontro tra creditori. «L'obiettivo - spiegano - non è affossare la società, ma fare chiarezza. Troppe volte in questi mesi la proprietà ha disatteso gli impegni ed è venuto il momento di uscire allo scoperto anche perchè la nostra Pro sta vivendo uno dei momenti più bui della sua centenaria storia». E in città c'è preoccupazione e timore che a lungo andare si vei '.fichi un altro caso Alessandria, una della quattro formazioni del famoso quadrilatero piemontese di inizio ventesimo secolo, cancellata dal panorama calcistico e sostituita dalla Nuova Alessandria, club che ora veleggia in un anonimo centro classifica del campionato regionale d'Eccellenza. «Ma quale analogia con l'Alessandria? - tuona Alessandro Bissi che con il fratello Alberto è al timone della Pro - Non diciamolo neppure per scherzo. I due promotori della riunione di martedì sono schegge isolate che stanno alimentando inutili allarmismi. La nostra è una società come tante altre in questo difficile momento del calcio a tutti i livelli. Sì è vero che qualche fornitore deve essere pagato. Il nostro peccato è di vivere a Piacenza e non a Vercelli: io tra l'altro sono sovente all'estero per motivi di lavoro. Come faccio a sapere che dobbiamo saldare ad esempio il canone di locazione degli appartamenti dei giocatori se nessuno me lo dice? Anche questo è un problema di comunicazione che presto risolveremo». ProsegueAlessandro Bissi: «Questo polverone è assolutamente ingiustificato. Sento parlare di 1 milione di euro di debiti. E' pura invenzione. I giocatori devono ricevere le stipendio di settembre, che sarà versato la settimana ventura. Non mi pare che siamo fuori limite rispetto a tanti altri club di categoria superiore. Noi oltrettutto non abbiamo i finanziamenti della pay tv e la mutualità come avviene per la serie B. E' una bolla di sapone destinata a sgonfiarsi in fretta. Qualcuno pagherà per questo grave danno arrecato all'immagine della Pro». Ma in città l'allarme resta alto, anche perchè da quando la Spare Time, la fiduciaria (fa capo a un gruppo inglese) che il 20 gennaio ha rilevato le quote della Pro dall'imprenditore torinese Nino Prunelli, ha iniziato a gestire le «bianche casacche» i timori sono via via aumentati. Il primo segnale è arrivato questa estate con la temporanea mancata iscrizione al torneo di C2 per un problema di fideiussione (poi tutto si è risolto). Ma nell'ultimo mese i giocatori per il mancato pagamento degli stipendi, più volte hanno minacciato di non allenarsi, mentre contemporaneamente sono iniziate a circolare le voci sui mancati «saldi» ai fornitori. Tanto che ieri sera pure la pohtica è scesa in campo col gruppo giovanile di Forza Italia che ha invitato il sindaco Gabriele Bagnasco e l'assessore allo sport Sergio Cucco a intervenire «senza indugio». E oggi toma il campionato di C2 con la Pro che ospita il lanciatissimo Mantova allo stadio Piola. Il presidente Bissi: «Polverone ingiustificato Non siamo in emergenza» Appello dei politici al sindaco Bagnasco Silvio Piola In azione con la mitica maglia della «Pro»: al campione è dedicato lo stadio di Vercelli che oggi ospiterà la partita di serie C2 contro il lanciatissimo Mantova

Persone citate: Alessandro Bissi, Andrea Manzo, Bagnasco, Gabriele Bagnasco, Nino Prunelli, Piola, Sergio Cucco, Silvia Francese, Silvio Piola

Luoghi citati: Alessandria, Mantova, Piacenza, Vercelli