C'è Del Piero al timone della corazzata Juve

C'è Del Piero al timone della corazzata Juve UPPI CONTRO L'UDINESE RITROVA IL CAPITANO E CAMBIA ANCORA C'è Del Piero al timone della corazzata Juve Otto giocatori diversi rispetto alla Champions, fra questi anche l'attaccante che oggi compie 29 anni. Il tecnico: «Torna uno dei più forti al mondo ma ringrazio sentitamente chi l'ha sostituito» Fabio Vergnano TORINO Dopo novanta minuti di «sciopero» in Champions League a San Sebastian, oggi Lippi spera di riaprire la fabbrica del gol. Non era mai successo in questa stagione che i bianconeri uscissero dal campo con lo zero alla voce reti all'attivo. Uno stop indolore (qualificazione comunque raggiunta) e anche insolito per le abitudini stagionali, perché l'allenatore juventino non aveva mai avuto una squadra così forte e capace di trovare il gol con tante soluzioni offensive diverse. Diciannove le reti all'attivo in campionato spalmate su 6 vittorie, 2 pareggi e nessuna sconfitta. E' la prima volta che con Lippi in panchina la Juve ha un rendimento così brillante nelle prime otto giornate. E questo nonostante l'assenza di Del Piero, che oggi rientra in squadra dopo 49 giorni di assenza per l'infortunio al polpaccio sinistro. Il modo migliore per festeggiare il 29" compleanno. Il capitano ricomporrà con Trezeguet la coppia storica degli ultimi due scudetti, relegando Miccoli e Di Vaio in panchina. Tuttavia Alex non ha ancora fiato per reggere 90 minuti, quindi ci sarà comunque spazio per uno dei due ormai ex attaccanti di scorta, visto che Lippi ha abolito la categoria delle seconde linee e utilizza tutti i giocatori a disposizione con un uso del tura over che non ha riscontri in nessun'altra squadra italiana. Per esempio oggi contro l'Udinese ci saranno ben otto giocatori diversi rispetto a' mercoledì. Una scelta che secondo Lippi non comporta alcun rischio: «Abbiai^^ nove partite di qui a Natale, poter ruotare ogni volta più di mezza squadra dà un vantaggio enorme. Ho deciso di cambiare sempre perché ho un gruppo di grande affidabilità, che offre ogni volta il rendimento migliore seppure con caratteristiche diverse. Così si sentono tutti coinvolti e partecipi». Con Del Piero il tasso di classe si impenna ancor di più: «La Juve ritrova uno dei più forti al mondo - spiega Lippi - ma io sentitamente ringrazio quelli che l'hanno sostituito, come Di Vaio e Miccoli, che hanno fatto e faranno ancora benissimo proprio in finzione della nuova situazione di quest'anno». Del Piero ha lasciato la Juve prima in classifica e la ritrova nell'identica posizione, ma con molte certezze in più. Leader indiscusso del gruppo, Alex non avrà trattamenti di favore, è un valore aggiunto meno importante di un tempo, ma soltanto perché oggi c'è una concorrenza di qualità e la squadra ha dimostrato di saper assorbire l'assenza di chiunque mantenendo inalterata la sua forza. Lippi ha sempre avuto il gusto di cambiare. Nel 1994 è stato il primo ad adottare il tridente offensivo, una tattica spettacolare che ha poi fatto proseliti. L'ultima trovata prima del turn over in dosi industriali di questi giorni è stato Zambrotta terzino e adesso l'ex ala destra è diventato uno dei migliori specialisti del ruolo. Rinnovarsi per crescere sempre è lo slogan del tecnico che ha lavorato a fondo sul cervello dei giocatori riuscendo a creare un clima di autentica solidarietà nel gruppo. Tuttavia precisa; «Un allenatore non pensa al turn over soltanto per evitare i musi lunghi. C'è un progetto più ampio che ho potuto attuare nel momento in cui tutti erano in grado di dare lo stesso rendimento». E aver mandato in rete 8 giocatori diversi è un altro piccolo record che la Juve divide con Roma e Lazio. La qualificazione già ottenuta agli ottavi di Champions ora consente alla Juve di concentrare soltanto sul campionato tutta questa dose massiccia di energie fisiche e nervose. Il momento può essere propizio per tentare di capitaUzzare al massimo le sei sfide con Udinese, Modena, Inter, Lazio,1 Parma e Lecce prima della sosta natalizia, mentre Milan e Lazio dovranno ancora lottare per qualificarsi in Champions. «Se saremo furbi faremo tesoro di questo vantaggio» si augura Lippi. La rotta da seguire sarà sempre la stessa: gol e spettacolo. Anche se le 8 reti al passivo dimostrano che a qualcosa la Juve ha dovuto rinunciare. Oggi contro l'Udinese ritoma la linea difensiva quasi titolare. Infatti non è disponibile Monterò che ha un affaticamento muscolare e ac, canto a Legrottaglie sarà confermato luliano. Non convocati neppure Conte, Pessotto, Olivera e Zalayeta, quest'ultimo destinato a lasciare la Juve a gennaio con destinazione Parma. IBmm Alessandro Del Piero si è infortunato al polpaccio il 21 settembre contro la Roma

Luoghi citati: Lazio, Lecce, Modena, Parma, Roma, San Sebastian, Torino