Travolto dal Chisone in piena, trovato dopo 3 anni di Angelo Conti

Travolto dal Chisone in piena, trovato dopo 3 anni TRAGEDIA A PEROSA ARGENTINA NELL'ALLUVIONE DEL 2000: UN'ONDA AVEVA SPAZZATO VIA LA SUA AUTO Travolto dal Chisone in piena, trovato dopo 3 anni I resti di un pensionato scomparso avvistati da un passante lungo il torrente Angelo Conti Antonio Giaimo Tre anni fa, il 15 ottobre 2000, Silvano Peyrot, 56 anni, residente a Perosa Argentina, pensionato, ex netturbino all'Acea di Pinerolo, volle tornare a casa a tutti i costi, nonostante la pioggia torrenziale. Lo aspettavano tutte le sue cose, a cominciare da un orto curato con amore che il maltempo stava mettendo in pericolo. Così non ebbe paura nell'attraversare, con la sua Renault 5, il ponticello sul Chisone, in frazione Selvaggio di Perosa Argentina. Ma proprio in quell'attimo, un'onda anomala di piena superò la spalletta. Chi vide la scena parlò di un'auto spazzata via in pochi istanti, e scomparsa subito nel grigio dei flutti. La R5 venne trovata il giorno dopo, poche centinaia di metri più a valle, ma il corpo di Silvano Peyrot no. Sembrava sparito nel nulla, al punto che mólti pensarono che fosse finito molj lontano sotto la spinta di quell'acqua inferocita, forse fino al Po. Invece quel corpo aveva fatto poca strada, restando non troppo lontano dal punto dove era stata trovata la macchina. Era finito in mezzo ad un'enorme cumulo di detriti, sassi e tronchi, che il Chisone aveva accatastato, nei pressi della frazione Meano, sulla sponda sinistra, dove il letto si era allargato, devastando i prati. Lì Silva- no Peyrot ha atteso per tre anni una sepoltura. A renderla possibile è stato un pensionato di 72 anni, Ugo B., che l'altra mattina mentre passeggiava lungo il torrente, è stato attratto da un oggetto, che si è poi rivelato un teschio. Ha chiamato subito i carabinieri che, a loro volta, hanno avvertito la Medicina Legale di Pinerolo. Nell'area circostante, c'era quasi tutto il resto dello scheletro, con le ossa appena sparpagliate dagli ani¬ mali selvatici. A rendere scontata l'identificazione (confermata da una radiografia) la dentizione, ben rilevabile dopo il recupero della mandibola. I parenti hanno accolto con sollievo il ritrovamento dei resti del congiunto: «Dopo tre anni ci eravamo rassegnati alla sua morte ha spiegato la cognata Silvana Peyrot - ma era per noi motivo di tristezza non avergli potuto dare una sepoltura cristiana. Ora potremo finalmente farlo e potremo così chiudere una pagina dolorosa per la nostra famiglia e per tutta la valle». Roberto Prinzio, presidente della Comunità Montana Val Chisone e Val Pollice, sottolinea che quel ricordo comunque resta: «Giornate come queste, nelle quali piove a dirotto, fanno tornare la mente a quella tragedia. Si è fatto molto nella parte alta della valle. Ma c'è ancora parecchio da fare da Perosa in giù. Quando arriverà la prossima piena, non dovrà trovarci impreparati». li COrpO dell'UOITIO era stato cercato a lungo, anche molto più a valle, invece è sempre rimasto lì I parenti: ora almeno possiamo dargli sepoltura Silvano Peyrot, aveva 56 anni

Persone citate: Antonio Giaimo, Meano, Peyrot, Roberto Prinzio, Silva, Silvana Peyrot, Silvano Peyrot

Luoghi citati: Perosa, Perosa Argentina, Pinerolo