Fallita Tazienda del cibo per cani di Antonio Giaimo

Fallita Tazienda del cibo per cani A PROMUOVERE L'AZIONE LEGALE IL COLLEGIO SINDACALE DELLA SOCIETÀ Fallita Tazienda del cibo per cani Buco di quasi 2 milioni di euro per la «Dinar Dog Pet Market » Antonio Giaimo ORBASSANO Con un debito di 1 milione e 800 mila euro la Diner Dog Pet Market, azienda conosciutìssìma nel settore degli alimentari e degli accessori per cani, è stata dichiarata falbta dal Tribunale dì Pinerolo. La società ha debiti verso i fornitori per 1.400.000 euro e verso le banche per altri 400.000 euro. La liquidità di cassa è limitata a 50.000 euro. La sentenza redatta dal presidente del Tribunale Carlo Pamisari e dai giudici Alberto Giannone e Giuseppe Salerno, pone fine ad un procedimento che era partito da un'azione legale promossa dal collegio sindacale della società. Azione che il presidente Roberto Frascinelli ed i due sindaci della società, Antonio Pianezzi e Giovanni Shirattì, avevano deciso di compiere quando ài erano resi conto che ogni sistema cercato per coprire il buco di bilancio era risultato inutile, a nulla era servita nelle assemblee la richiesta di una ricapitalizzazione di 1.500.000 euro. La Dinar Dog Pet Market ha sede ad Orbassano in strada del Bottone 22: inutilmente ì soci avevano cercato di spostare la sede legale dell'azienda presso uno studiò professionale di Bologna, forse nell'intento di ritardare una sentenza di fallimento. La società, che è nata solo tre anni fa, rilevando un marchio noto nel settore, nella sua composizione societaria aveva il maggior socio di riferimento in Argentina. tiega il curatore fallimentadott. Sandro Aceto: «Forse è proprio stata la crisi che ha travolto l'Argentina a mettere in difficoltà economiche anche questa azienda, che dà lavoro a tredici dipendenti e che ha stabilimenti oltre che a Orbassano, ad Asti e in Lombardia, a Vignate e Cesano Maderno». Numerosi però in tutto il Piemonte sono i negozi che sono stati aperti in franchising utilizzando il marchio Dinar Dog. Molti di questi negozi già nei mesi scorsi, quando vi erano stati i primi segni di una crisi, avevano chiesto la risoluzione del contratto che li legava alla casa madre. Ma quale sarà il futuro per questa azienda e per i suoi dipendenti? «Difficile dirlo al momento continua il curatore fallimentare stiamo ora trattando la possibiMtà di cedere il marchio». E che ne sarà di tutti quei prodotti alimentari, che hanno una scadenza, stoccati nei magazzini della società? «Sono prodotti che possono andare anche oltre la scadenza, merce comunque che potrebbe anche essere data in omaggio, una wolta scaduta, a tutti quei canili comunali che hanno difficoltà a far quadrare i loro bilanci».

Persone citate: Alberto Giannone, Antonio Pianezzi, Diner, Giovanni Shirattì, Giuseppe Salerno, Roberto Frascinelli, Sandro Aceto