Dramma Kostelic Carriera a rischio di Daniela Cotto

Dramma Kostelic Carriera a rischio Dramma Kostelic Carriera a rischio personaggio/2 Daniela Cotto LA Regina delle nevi si è fermata: Janica Kostelic, 21 anni, la più forte, la dominatrice assoluta della Coppa del Mondo di sci, delle Olimpiadi e dei Mondiali di St. Moritz, è malata. Disfunzione alla tiroide. Carriera finita. Rischia la vita. I medici non hanno dubbi: deve riposarsi evitando sforzi fisici e stress. In caso contrario potrebbero subentrare pericolose complicazioni. Addio gare, addio vittorie. Un dramma umano e sportivo che segna l'inizio della stagione. Il Circo Bianco, che tra una decina di giorni trasloca negli Stati Uniti, è sotto choc. Con la Kostelic, un puffo dalle guance rosse, carattere d'acciao e coscia granitica, crolla la Croazia sportiva. Lei ha incaraato la riscossa nazionale nel dopoguerra dei Balcani. Per Janica, prima sciatrice delle Olimpiadi invernali ad aver vinto tre medaglie d'oro e una d'argento, Zagabria impazzì: accoghenza da stella al ritomo da Salt Lake City, gran festa a Ban Jelacic, la piazza principale della capitale. Una torta di quattro piani, imo per medaglia. Gli striscioni «Hai fatto più dei nostri politici» riflettevano gli umori della popolazione nei duri anni della guerra e della crisi economica. Lei era il toccasana di tutti i mali. Ora il mito è crollato dietro una laconica nota dei medici che non hanno spiegato l'origine del male: «Gli accertamenti endocrinologici mostrano che è gravemente malata e dovrà sottoporsi a cure che potrebbero durare un anno, forse uno e mezzo», ha dichiarato al quotidiano «Jutamji list» Zeljko Sucur, il medico della campionessa. «Questo male potrebbe essere conseguenza delle quattro anestesie totali subite negli ultimi mesi a causa dei quattro interventi». Notizia ripresa da Viesnik, il principale quotidiano politico di Zagabria, e da Sportske Novosti, la Gazzetta dello Sport croata. Kostelic e la neve. Un binomio vincente nato quando Janica aveva tre anni, per volere del padre Ante, una sorta di padrone poco acculturato che ha usato e plasmato i due figli trasformandoli in campioni. Un boss più che un padre, come Richard Williams nel tennis, il guru di Venus e Serena. Papà Kostelic non ha faticato, in ima nazione dove lo sport è re e i figli sono gioielli che devono assicurarti la pensione, dove la fatica, la competizione e l'orgoglio nazionale sono ancora valori che contano. Ante, ex campione di pallamano con la passione dello sci, li ha sottupusti a ogni tipo di Sdcrilicio, dagli allenainenti ai viaggi in camper per gareggiare. (All'inizio della carriera non avevamo soldi. Solo mio padre sa quanta fatica ci è costato arrivare alla vittoria», ha raccontato con semplicità Janica. Nessuno stenta a crederle. Con quelle trecce da Pippicalzelunghe, la regina si è divorata fior di avversarie in slalom. Ivica, il fratello maggiore, l'ha seguita, con minor successo. Ai Mondiali di St Moritz, l'anno scorso, il boss di casa Kostelic raccolse i frutti del lungo lavoro: i suoi due ragazzi vinsero l'oro in slalom entrando di prepotenza nella storia dello sci. Non era mai successo che due fratelli si aggiudicassero un trionfo in contemporanea. E pensare che Janica a tre anni, quando iniziò cercando di imitare Ivica, cadeva continuamente e tagliava la strada agli altri bambini. Un disastro. Mamma Malica sospirava: «Questa bimba non imparerà mai a sciare». Janica anni dopo l'avrebbe smentita. E' stata anche la prima a capire i vantaggi che gli sci corti avrebbero potuto regalarle in Coppa regalandole successi, medaglie, soldi, sponsor, notorietà, una vita da girovaga e uno staff da stai". La Famiglia viaggia sempre unita: quando Ivica e Janica gareggiano su piste diverse, i genitori seguono la figlia. Il maschio può far da solo. Il Circo Bianco ora dovrà fare a meno di questo gruppo granitico: impossibile parlare con Janica fuori pista. Ragazzoni dalla mascella quadrata ti lanciavano minacce: «Smamma, con la campionessa non si parla». Guai a violare la privacy. Anche se al ristorante ti trovi al tavolo di fianco. Mamma Marica sbuccia la mela alla sua «piccola», forse per farsi perdonare quella vita alla quale l'ha sottoposta, uno slalom tra durezze e ferri dei chirughi. Lei adesso non si arrende neppure al male e dal sito promette battaglia: «Un croato su cinque ha problemi con la tiroide. Non ci sono motivi per preoccuparsi delle mia salute. Sì, sono stanca. Non riesco ad allenarmi ma è assurdo pensare che la mia carriera sia finita così». Il problema alla tiroide verme scoperto a settembre, quando ancora mancava la quarta operazione chirurgica alle ginocchia. La situazione però nel frattempo si è aggravata, i medici le hanno imposto lo stop. Il rientro alle gare era già slittato: in Coppa del Mondo quest'anno avrebbe dovuto debuttare a fine dicembre. E' successo davvero qualcosa di grave se il croato Vedran Pavlek, supervisore delle nazionali, ba dichiarato: «Non si sa quando ia Kostelic potrà tornare. Conta solo la sua salute». Forse non tornerà più. Janica è caduta. Con lei si è frantumato un altro sogno balcanico.

Persone citate: Janica Kostelic, Kostelic, Mamma Marica, Ragazzoni, Richard Williams

Luoghi citati: Croazia, Salt Lake City, Stati Uniti, Zagabria