Ventesimo dirottatore, il giallo continua di Paolo Mastrolilli

Ventesimo dirottatore, il giallo continua Ventesimo dirottatore, il giallo continua Annunciata e smentita l'identificazione del mancato pirata del volo 93 Paolo Mastrolilli NEW YORK Chi era il ventesimo dirottatore dell'11 settembre, e cosa ci fa in prigione Zacarias Moussaoui se non è lui? Il mistero è tornato a infittirsi ieri, tra nuove rivelazione e smentite. Ha cominciato il giornale Usa Today scrivendo che l'Fbi ha individuato con certezza l'ultimo terrorista, e non si tratta del francese di origini marocchine. In serata ha risposto il dipartimento della Giustizia smentendo la notizia, ma senza chiarire se gli investigatori restano convinti del coinvolgimento di Moussaoui negli attentati. Zacarias venne arrestato nell'agosto del 2001 per violazione delle leggi sull'immigrazione mentre prendeva lezioni di volo in Minnesota. Gli investigatori non riuscirono a scoprire il suo collegamento con Al Qaeda prima dell'I 1 settembre, ma dopo gli attacchi pensarono che lui doveva essere il quinto dirottatore a bordo del volo 93, schiantatosi in Pennsylvania per la rivolta dei passeggeri. Moussaoui ha ammesso di appartenere all'organizzazione di Osama bin Laden, e perciò resterebbe comunque in galera, ma ha negato di essere il ventesimo terrorista mancante. Secondo la sua difesa, lui aveva l'incarico di condurre altre operazioni fuori dagli Usa. Le autorità americane lo hanno incriminato e il suo processo è cominciato a Richmond, in Virginia, davanti al giudice distrettuale Leonie Brinkema, ma il 2 ottobre scorso c'è stato un intoppo grave. Zacarias ha chiesto di poter interrogare come testimoni tre prigionieri: Ramzi Bin al-Shibh, considerato il coordinatore del complotto dell'I! settembre; Khalid Shaikh Mohammed, capo militare di Al Qaeda; e Mustafa al-Hawsawi, uno dei finanziatori dell'operazione. I tre uomini sono detenuti dagli Stati Uniti in località segrete all' estero, e secondo l'imputato potrebbero scagionarlo. Il governo americano ha bocciato la domanda, dicendo che metterebbe a rischio la sicurezza nazionale, e il giudice Brinkema ha risposto vietando ai procuratori di chiedere la pena di morte per Moussaoui e di presentare al processo testimonianze relative agli attacchi contro il Pentagono e le Torri Gemelle. Il dipartimento della Giustizia ha fatto ricorso alla Quarta Corte d'Appello, e tra i documenti presentati ce ne sono alcuni secondo i quali Al Qaeda aveva cercato di far entrare altri dirottatori negli Stati Uniti fino a pochi giorni prima dell'I 1 settembre. Questo fatto, per i procuratori, indebolisce la teoria sostenuta da Zacarias, secondo cui lui non faceva parte del complotto perché non era stato attivato come membro di una delle quattro cellule: se Al Qaeda stava ancora reclutando uomini ad agosto, vuol dire che aveva un piano più ampio, oppure aveva bisogno di per¬ sonale per altre mansioni a terra che poteva includere Moussaoui. Queste nuove carte, però, hanno spinto Usa Today a investigare sula storia, e ieri il giornale ha scritto che fonti dell'Fbi sono convinte di aver identificato il ventesimo dirottatore, e non si tratta del francese marocchino. Era un' altra persona che aveva dovuto lasciare gli Usa prima dell' operazione. Questo non escluderebbe la colpevolezza di Zacarias come uomo di Al Qaeda, ma cambierebbe la sua posizione nel processo in corso. Il dipartimento della Giustizia, che se perderà l'appello è pronto a trasferire il procedimento davanti a un tribunale militare, ha subito smentito la notizia dicendo che è solo una teoria investigativa. Ma intanto il mistero sul ventesimo dirottatore i sui veri piani di Bin Laden resta aperto. Il misterioso personaggio avrebbe dovuto fuggire dagli Usa prima dell'11 settembre: di certo non è il francese di origine marocchina Moussaoui

Persone citate: Bin Laden, Khalid Shaikh Mohammed, Moussaoui, Osama Bin Laden, Ramzi Bin, Zacarias Moussaoui