CAMBIANO ITETTI DI PARIGI di Cesare Martinetti

CAMBIANO ITETTI DI PARIGI Si'Al NUOVI GRATTACIELI CAMBIANO ITETTI DI PARIGI Cesare Martinetti corrispondente da PARIGI ALL'ULTIMO piano della Tour Montpamasse, seduto a un tavolino de «Le del de Paris», Fredéric Beigbeder - pubblicitario pentito, scrittore volubile, icona ambulante dei trentenni parigini \ tva costrmXo il suo \iltìmo Tomaiozo ' immaginando cos'è successo in un altro ristorante, «Windows on the world», a New York, la mattina dell' 11 settembre 2001 quando uno degli aerei inviati da Bin Laden è entrato in un'altra torre, qualche piano più in basso. Beigbeder non aveva altre possibilità di simulare un ambiente simile al World Trade Center perché quello di Montpamasse (costruito trent'anni fa e alto 210 metri) è praticamente l'unico grattacielo di Parigi. Dal 1977, nella zona centrale della capitale francese non si possono costruire edifici più alti di 25 metri. Ma qualcosa potrebbe cambiare. Il sindaco socialista Delanoe, con un attento giro di parole, ha annunciato che la città «non può restare immobile». Spunteranno altre tour sull'orizzonte di Paris? Gli architetti si dividono tra chi vuole «densificare» le verticali e chi propone una cura di «agopuntura» con qualche torre qua e là. La questione non è solo estetica, ma anche politica. A Parigi (che tra le grandi capitali è la più piccola, con appena 105 km quadrati, e la più statica urbanisticamente) non si può più costruire, mancano abitazioni, il mercato immobiliare ^ alle stelle. Delanoe (che aveva promesso 50 mila nuovi alloggi) si trova dunque al bivio: perennizzare questa specie di riserva di «bobo» (i bourgeois bohème che noi chiamiamo radicai chic) che votano a sinistra o aprire le porte ai nuovi ceti politicamente indecifrabili come vuole la destra. Parigi (a parte Lione) è l'ultimo feudo socialista in un Paese di destra (ed estrema destra). Il 35 per cento dei parigini (contro il 12 del resto del Paese) è composto - scrive ironico il «Figaro» - da «quadri, intellettuali, edonisti, conviviali, ultra della griffe, ecologisti». I «bobo» appunto, che al loro sindaco chiedono silenzio, verde e aree pedonali pur protestando perché nei boulevard, ristretti dalle corsie preferenziah, muoversi in auto è diventato un incubo. Ma si sa, i «bobo» non sono mai contenti. Parigi resterà il museo «hausmanniano» costruito dalla destra per salvaguardare quel che resta della sinistra francese, o alzerà torri d'abitazione destinate al popolo per rispondere alla nuova domanda di destra? Paradossale ma non surreale, il dibattito è lanciato.

Persone citate: Beigbeder, Bin Laden, Delanoe

Luoghi citati: New York, Parigi