Finocchiaro, forte per contratto

Finocchiaro, forte per contratto Finocchiaro, forte per contratto «Ancora una donna del Sud contro i soprusi, ma in realtà sono fragile» ROMA Una donna imprenditrice nel cuore di im Sud martoriato dalla cultura del sopruso, dove basta un niente per perdere tutto, dalla fabbrica alla dignità: dopo il successo, i premi, le critiche entusiastiche che hanno accompagnato l'esordio nel film di Roberta Torre ((Angela», Donatella Finocchiaro toma a recitare nei panni di «una donna tosta che lotta per assumere un galeotto e annaspa tra le mille difficoltà del suo lavoro. Avendo un padre che fa l'imprenditore a Catania conosco molto bene quel tipo di problemi, sono tematiche che sento vicine». Con Ivan Franek, il detenuto in semi-libertà al centro della vicenda, l'attrice ha stabilito «un legame inossidabile. All'inizio lui recitava in francese e io con la cadenza napoletana, insomma, sembrava un po' difficile poter comunicare. Poi ci siamo resi conto che ci capivamo benissimo, che riuscivamo a toccarci il cuore solo con lo sguardo». Tra i due, nel film, si instaura, a poco a poco, un'intesa amorosa; «E' un affetto che nasce piano piano, sulle prime quel detenuto è solo imo sconosciuto, poi viene fuori un interesse reciproco». Il modo di dirigere di Valerio Jaiongo è molto diverso da quello di Roberta Torre: «Quello di Roberta è un cinema che punta sull'improvvisazione e sull'istinto; qui, invece, il lavoro sulla sceneggiatura è molto solido e ci sono sicuramente più dialoghi». I prossimi ruoli di Donatella Finocchiaro saranno un po' diversi dai precedenti: diretta da Davide Ferrarlo reciterà nei panni della migliore amica di Luciana Littizzetto e anche nel nuovo film di Renato De Maria sarà immersa in un clima da commedia. «Finora - spiega l'attrice - ho fatto spesso personaggi di donne forti, determinate, ma mi piacerebbe interpretare figure fragili perchè, nella realtà, anche io ho le mie zone di insicurezza». [f.c]

Persone citate: Davide Ferrarlo, Donatella Finocchiaro, Finocchiaro, Ivan Franek, Luciana Littizzetto, Renato De Maria, Roberta Torre, Valerio Jaiongo

Luoghi citati: Catania, Roma