Valentino contro Honda: la sfida è partita di Enrico Biondi

Valentino contro Honda: la sfida è partita COME CAMBIANO GLI SCENARI DOPO IL GRANDE DIVORZIO. L'ITALIA SORRIDE ANCHE CON DUCATI E APRILI A Valentino contro Honda: la sfida è partita Il motomondiale applaude, insieme vincevano troppo Enrico Biondi Adesso che la telenovela è finita, che finalmente sappiamo tutto sul futuro di Valentino Rossi, dall' addio alla Honda (avvenuto ufficialmente domenica a Valencia) al suo passaggio (ufficioso ma certo) alla Yamaha, il motomondiale può guardare al futuro. Proviamo a disegnare gh scenari che si presentano per il 2004. IL REGISTA OCCULTO. Pare che alla base del grande valzer di piloti ci sia Carmelo Ezpeleta, presidente della Doma, organizzatrice del mondiale. Uomo di grande esperienza e manager sopraffino, Ezpeleta ha «esportato» nel motomondiale la filosofia cara a Bemie Ecclestone, patron della FI. Come il più famoso collega, ha un notevole «ascendente» su case e team ed è in grado di «influenzare» le scelte in merito ai piloti. Il suo primo pensiero è conquistare sempre maggiori spazi su media e tv: per farlo non gh giova una Honda sempre più forte e un Valentino sempre vincente, alla fine potrebbe diventare persino controproducente per l'immagine del motomondiale. Ben venga quindi un rimescolamento delle carte, ne guadagnerà tutto il movimento e l'audicence continuerà a salire. LA HONDA. La Casa di Tokyo è talmente forte e potente (8 milioni e mezzo di «pezzi» prodotti all'anno, un fatturato pauroso, risorse tecniche ed economiche pressoché illimitate) che sicuramente riuscirà a metabolizzare in fretta la partenza del suo maggiore campione. Schiererà nel 2004 sei moto, affidate (sembra) ad Hayden e Barros (team ufficiale intemo), Biaggi e Tamada (Carnei Pramac) e Gibemau e Edwards (team Gresini). Tutti e 6 partiranno alla pari; nel senso che non ci saranno piloti privilegiati, come Valentino quest' anno; chi dimostrerà di essere il più forte avrà gh «aggiomamenti» per primo. Del gruppo non farà parte Ukawa che ieri sera, a sorpresa, ha annunciato il ritiro delle corse. Di sicuro Honda sta preparando una moto «supersonica» per mandare in crisi il pesarese. LA YAMAHA Nel progetto-Rossi ha impiegato un sacco di soldi: il pentacampione guadagnerà una cifra vicina ai 12 milioni di dollari cui vanno aggiunti gh sponsor personali che faranno lievitare il conto in banca di Valentino sino a 24-25. Cifre da capogiro, che porteranno Rossi tra i primi 10 sportivi meglio pagati al mondo. Ma Yamaha da troppo tempo non vince un mondiale (Schwantz è stato l'ultimo nel '93) e Valentino può farle fare il salto di qualità. Ecco i motivi dell'investimento, che prevede anche l'arrivo di tutti i tecnici (4) che hanno lavorato alla Honda con il campione. La speranza è di vedere Rossi già in pista il 28 novembre nei test a Sepang, ma occorre che Honda dia il benestare. LA DUCATI. E' la bella sorpresa di quest'anno. All'esordio ha stracciato tutti, Honda esclusa, ovvio. Se continua di questo passo con Capirossi e Bayliss (team ufficiale), Hodgson e Xaus in quello satellite dello spagnolo D'Antin può addirittura aspirare al titolo e per l'industria itahana sarebbe una gran bella iniezione di fiducia. L'APRI LIA Anche l'altra grande Casa itahana ha portato a casa tre titoh mondiali nelle classi minori (125 e 250) l'ultimo conquistato ieri con Poggiali a spese del torinese Rolfo (Honda), penalizzato da una moto colpevolmente non competitiva (segno che anche i giapponesi commettono errori di gestione dei quah si devono pentire). Poggiah, che a San Marino sarà onorato con una nuova emissione filatelica, come già accaduto nel 2001 quando conquistò il titolo iridato 125, resterà in 250 ancora un anno e poi potrebbe essere lui il pilota incaricato di guidare alla riscossa il progetto MotoGp, oggi deludente. SUZUKI E KAWASAKI. Due grandi Case, due flop incredibili e inspiegabili. Ma U motore a quattro tempi e la tecnologia di stretta derivazione dalla FI non perdonano: progetto sbaghato, fiasco assicurato. Megho gettare via tutto e ricominciare daccapo, se si hanno le risorse necessarie. LE CLASSI MINORI. Tempi duri per ottavo e quarto di litro: gh sponsor scarseggiano e quei pochi preferiscono la visibilità della Moto¬ Gp. I dati Mediaset divulgati ieri dicono di ima impennata degh ascolti in chiaro di Italia 1 che ha toccato il 27,930Zo e un ascolto medio vicino ai 3,5 milioni di spettatori, con una punta di 6.250.000 perii Gpd'Itaha. Crescono anche 125 e 250, ma in manie- ra minore: e questo dato pesa enormemente al momento di stipulare accordi commerciah. Quel che è certo è che il motomondiale, grazie alle prodezze del dottor Rossi, è ormai stabilmente il terzo sport più amato (dopo calcio e FI ), dallo sportivo itahano. Il contratto con la Yamaha proietterà Rossi nella top ten degli sportivi più pagati al mondo Addio a sorpresa di Ukawa, compagno di squadra di Biaggi Valentino domenica a Valencia ha dato l'addio alla Honda delle meraviglie con una vittoria. Presto firmerà per la Yamaha Rossi ha vinto anche una Bmw Z4 '''•Sfe

Luoghi citati: Bemie Ecclestone, Italia, San Marino, Valencia