Si arrende l'oligarca di Yukos di Anna Zafesova

Si arrende l'oligarca di Yukos DAL CARCERE KHODORKOVSKIJ SI DIMETTE: DEVO DIFENDERE I DIPENDENTI DA UN ATTACCO CONTRO Dl ME Si arrende l'oligarca di Yukos Vola la Borsa. Standard 81 Poor's: Russia a rischio Anna Zafesova MOSCA Mikhail Khodorkovskij, in carcere da più di una settimana, si è dimesso ieri daba presidenza deUa Yukos, in un gesto clamoroso che tenta di sbloccare la crisi attorno aba più grande azienda russa. Daba prigione di Matrosskaja Tishina l'obgarca ha fatto sapere di abbandonare il progetto di trasformare la sua creatura in uno «dei leader dell'economia globale». «Come dirigente - spiega in una lettera inviata abe agenzie, - devo fare il possibile per tutelare i dipendenti daU'attacco lanciato contro di me e i miei partner». Il magnate annuncia che d'ora i poi si riserverà solo la presidenza di Russia Aperta, una fondazione di beneficenza che sponsorizza progetti di istruzione e sviluppo della democrazia: «Dovunque lavorerò darò tutte le mie forze al mio Paese, nel cui grande futuro credo fermamente», conclude pateticamente. Dal 1 gennaio Khodorkovskij doveva diventare presidente deb' unificata Yukos-Sibneft, carica che aveva intenzione di lasciare nel 2007, a 44 anni, secondo qualcuno per tentare la corsa aba presidenza. Invece ha scritto una lettera che sembra una dichiarazione di resa e che è stata subito interpretata come un segnale del compromesso raggiunto tra l'obgarca e il potere dietro le sbarre. Piazza affari ha reagito con una ripresa incoraggiante: subito dopo l'annuncio debe dimissioni di Khodorkovskij l'indice RTS è cresciuto del 6,33 rispetto al giorno prima, raggiungendo quota 538 (due settimane fa superava i 600 punti). I titob della Yukos sono aumentati del 13 per cento, mentre alla Borsa di Londra gb ADR deba compagnia sono saliti del 10 per cento. Per gb anabsti del mercato l'uscita di Khodorkovskij dal vertice del gigante petrolifero potrebbe essere un segnale di resa che fermerà l'attacco deba procura, 0 come minimo il tentativo di dissociarsi dal proprio business per cautelarlo. Ma molti esperti ritengono che non sia finita: Khodorkovskij resta l'azionista maggiore deba Yukos e tutti i suoi uomini - anche loro colpiti da inchieste e arresti - sono ancora ai loro posti. Rimane da chiarire anche la sorte del 40 per cento dei titob sequestrati daba procura: gli azionisti di contestare l'azione non solo presso giudici russi, ma anche ab'estero. Del caso Kbodorkovsky avrebbero parlato anche Putin e Sharon, in visita ieri a Mosca. E, seconodo indiscrezioni di palazzo, U pèremier isaebano avrebbe preso le difese deb'obgarca. Il futuro deba società si chiarirà comunque già oggi quando U consigbo di amministrazione deba Yukos annuncerà i suoi piani. Molti sospettano un «compromesso» tra l'oligarca e il Cremlino, sul modebo di quello di Vladimir Gussinskij che dopo tre giorni di carcere ha firmato la cessione deba sua tv. Del resto, b governo ha già mostrato di poter mettere in pericolo b business deba Yukos che si è vista togbere venerdì la beenza per uno dei maggiori giacimenti siberiani, il Talakan (124 miboni tonnebate di petrobo e 47 imbardi di gas), passata alla concorrente Surgutneftegaz. Dopo gb sconvolgimenti degb ultimi giorni i mercati comunque chiedono soprattutto certezze, e b Cremlino le ha offerte: il vicepremier e ministro debe Finanze Alexej Kudrin ieri ha assicurato che non ci sarà «una ripartizione di proprietà». Il ministro ha anche promesso una ripresa dei mercati «a medio termine» subito dopo 0 verdetto del tribunale sul caso Khodorkovskij e soci: «Qualunque sia questo verdetto», ha sottolineato. Ma Kudrin è stato anche il primo alto funzionario moscovita a proclamare ad alta voce - e con entusiasmo - quello che i commentatori teorizzavano dopo le dimissioni di Alexandr Volosbin dab'amministrazione del Cremlino: «E' finita l'epoca Eltsin, basta con Bisanzio!». Un cambiamento che, secondo Kudrin, sarà positivo per l'economia finora basata solo su «alti prezzi del petrolio, oligarchi e banche gonfiate artificialmente». Dunque, la caccia agb obgarchi «bizantini» continua e ieri Anatobj Cbubais, padre debe privatizzazioni e presidente del monopolio energetico Rao Ees, è stato costretto a smentire per l'ennesima volta le sue dimissioni. E la Standard Er Poor's ieri ha annunciato che non seguirà l'esempio deba concorrente Moody's che ha elevato i ratings della Russia: «Il caso Yukos dimostra che rimane un Paese non trasparente e imprevedibbe, con una tutela insufficiente dei diritti di proprietà», ha dichiarato un portavoce deb'agenzia. Il presidente di Yukos, Mikhail Khodorkovskij

Luoghi citati: Londra, Mosca, Russia