La star Jessica e l'oscura soldatessa Shoshana di Paolo Mastrolilli

La star Jessica e l'oscura soldatessa Shoshana ANNUNCIATO IL MATRIMONIO DELL'«EROINA» BIANCA, SILENZIO DEI MEDIA SULLA COLLEGA NERA La star Jessica e l'oscura soldatessa Shoshana Paolo Mastrolilli NEW YORK T ESSICA si sposa. Jessica cerca I il vestito per il matrimonio a Washington, ma forse lo comprerà a Colorado Springs, dove dirà «sì» al suo promesso sposo. Jessica gira l'America per promuovere il libro «l'm a Soldier, Too» (Sono un soldato, anche) per il quale ha ricevuto un anticipo da un milione di dollari, e si affaccerà nelle case degli Stati Uniti grazie a tutte le tv che la intervisteranno. Jessica riceverà una pensione d'invalidità pari all'80 per cento del suo stipendio, mentre Shoshana Johnson prenderà solo il 30. Shoshana chi? E che c'entra la sua trascurabile pensione con la favola di Jessica Lynch, la soldatina dai capelli biondi che è diventata il volto eroico della guerra in Iraq? C'entra, perché quel 23 marzo la specialista Shoshana Johnson era con lei, quando gli iracheni attaccarono la colonna della 507th Maintenance Company vicino a Nassiriya. Se ricordate il video e le foto, era la ragazza nera che fissava i fedayn di Saddam con gli occhi dilatati dalla pa vra. Era stata ferita alle caviglie, colpita davvero dai proiettai durante la battagha, e sarebbe rimasta per 22 giorni nelle mani dei carcerieri. Ma non era stata salvata il primo aprile dal raid più discusso della guerra, non era finita sulla copertina di «Newsweek» e «Time», e se n'è tornata a casa senza contratto per scrivere un libro, senza telecamere ad aspettarla, e con un terzo dello stipendio per crescere un figlio d: tre anni. Forse si tratta di razzismo delle forze armate, come sostiene il reverendo n.-ro Jesse Jackson, oppure è solo un caso legato alla diversità delle pratiche burocratiche, come ha risposto il portavoce dell'esercito, Steve Stover. Le loro storie, però, raccontano come a volte nella vita un piccolo particolare faccia la differenza tra ricchezza e povertà, fama e oblio, e magari felicità e tristezza. Jessica si sposerà il prossimo giugno con il sergente Ruben Contreras. Si erano conosciuti, come novantanove coppie di militari su cento, mangiando cibo messicano in un fast food della Taco Bell a Fort Bliss, Texas, durante la libera uscita. La Lynch sedeva al tavolo con Lori Piestewa, un'altra eroina dimenticata del 23 marzo: la prima donna indiana americana uccisa in combattimento. Ruben attaccò bottone, fece il simpatico, digitò il numero del suo cellulare sulla tastiera di Jessica e le disse di chiamarlo. Tre giorni dopo lei lo fece, cominciarono a uscire. I loro reparti partirono per l'Iraq a poche settimane di distanza, e in attesa dell'attacco si ritrovarono vicini di tenda in Kuwait. La notte si passavano lettere segrete, perché temevano che la scoperta del loro amore li avrebbe messi nei guai. Ma Contreras aveva giurato: «Se veniamo fuori da questa guerra ci sposiamo, e nessuno potrà più separarci. Al momento dell'invasione i loro reparti andarono in direzioni diverse, e quando Jessica sparì in combattimento Ruben non venne neppure a saperlo. Vicino a lei, invece, c'era la Johnson, che fu colpita e mostrata al mondo. Le sue ferite di proiettile alle caviglie, però, erano meno gravi delle fratture alle gambe e alle braccia che la Lynch aveva sùbito nello scontro fra il suo mezzo e un altro, e così i fedayn decisero di lasciare Jessica in ospedale e trascinarsi Shoshana nella ritirata verso Nord. Se fosse accaduto il contrario, la nera texana adesso sarebbe l'eroina d'America? Difficile dirlo. Per Jackson sicuramente no: le hanno dato il 30 per cento dello stipendio al momento della pensione perché ha la faccia scura, anche se il maggiore Stover ripete che le ferite erano diverse e anche lo status è diverso, perché la Johnson si è già ritirata, mentre la Lynch è in «temporary disability retired list», teoricamente ancora sotto le armi e soggetta a revisioni fisiche che potrebbero abbassare la sua indennità. Jessica, tra il milione del libro e quello che verrà dopo, non avrà grande bisogno della pensione. Ha ritrovato Ruben, che lascerà anche lui l'esercito per tornare a studiare e lavorare come agente di custodia, e sta sceghendo l'abito da sposa. «Sono delusa - ha detto - per il trattamento riservato a Shoshana. La sostengo al cento per cento nelle sue richieste, e le auguro un completo recupero». Il resto, ancora ima volta, lo farà il caso. Jessica Lynch: vitalizio di mille dollari Shoshana Johnson: vitalizio di 500 dollari

Luoghi citati: America, Iraq, Kuwait, New York, Stati Uniti, Texas, Washington