«Giudizio politico non ideologico» di Cesare Martinetti
«Giudizio politico non ideologico» LA SOCIOLOGA FRANCESE NONNA MAYER «Giudizio politico non ideologico» intervista Cesare Martinetti corrispondente da PARIGI Il 28 per cento dei francesi pensa che gli ebrei abbiano «troppo potere». Non per niente è la Francia il Paese europeo da dove sono fuggiti (direzione Israele) la maggior parte degh ebrei nell'ultimo anno in Europa. Piccole e grandi violenze sono cresciute neUe banlieue dove le comunità convivono e si «sfregano» quotidianamente. Eppure Nonna Mayer, sociologa, direttrice di ricerche al Cevipof parigino, la studiosa francese che più ha indagato le motivazioni dell'esplosione del voto all'estrema destra di Jean-Marie Le Pen, dice che occorre maneggiare i sondaggi con cautela e distinguere tra antisemitismo, antisionismo e paura della guerra. Madame Mayer, che cosa pensano davvero i francesi? «L'opinione pubblica reagisce a seconda di come percepisce il conflitto israelo palestinese: c'è una grande sensibilità, ma parallelamente cresce il numero di quanti rifiutano i vecchi stereotipi antisemiti». Che cosa significa questo? «Che l'atteggiamento nei confronti degli ebrei risente delle percezioni che si hanno del conflitto e dell'alleanza tra Stati Uniti e Israele in Medio Oriente. Ma il fatto che ci sia un giudizio negativo sulla politica del governo Sharon non significa che ci sia un' esplosione di antisemitismo in Francia». Eppure da quasi un anno c'è allarme per atti di antisemitismo. «Una piccolissima minoranza di piccoli "casseur", di piccoh delinquenti in maggioranza di origine immigrata che se la prende con tutto ciò che da vicino o da lontano rappresenta gli ebrei francesi e che diventa ai loro occhi il simbolo di Israele. Effettivamente da questo punto di vista c'è una situazione preoccupante, ma se si osservano le strutture dell'opinione pubblica c'è allo stesso tempo una diminuzione dei pregiudizi». Insomma, lei vuol dire che aumenta l'ostilità verso Israele e allo stesso tempo diminuisce l'antisemitismo? «Israele ha un'immagine molto negativa in questo conflitto. Poi pesano le paure delle conseguenze che può provocare nel mondo. Ma non bisogna sistematicamente confondere antisemitismo e antisionismo. Ci sono quelli che usano la maschera dell'antisionismo per esprimere antisemitismo in termini politicamente corretti. Ma, soprattutto a sinistra, c'è anche il sentimento che quanto sta accadendo in Medio Oriente è pericoloso e questo non significa antisemitismo». Ma nel sondaggio dell'Eurobarometro il giudizio negativo non è contro il governo Sharon, ma contro Israele. Non è antisemitismo questo? «Io credo che il sionismo, che è la ragione stessa dell'esistenza di Israele, sia malcompreso. E' un altro equivoco in una situazione molto complessa. Parlare di antisemitismo significa semplificare tròppo le cose». Perché gli ebrei francesi hanno paura di vivere in Francia? «Le statistiche ufficiah, che rappresentano debolmente la realtà, dimostrano che tra il 2000 e il 2002 le azioni più violente che fino ad allora erano dirette contro i francesi di origine maghrebina, sono state indirizzate verso gli ebrei: luoghi di culto, scuole, scuolabus sono stati i bersagli di giovani sovente, ma non sempre, di origine immigrata. Soprattutto là dove c'è la coesistenza delle due comunità. Direi un razzismo di contatto. Gli ebrei sono tuttora considerati come più favoriti socialmente e diventano il bersaglio delle frustrazioni di una minoranza». Una minoranza? Quanto ha pesato l'antisemitismo nel voto a Le Pen? «La principale motivazione del voto a Le Pen non è l'antisemitismo, ma la paura degli immigrati. Le nostre indagini dicono che il 60 per cento dei francesi pensa che ci siano troppi immigrati: la totalità degli elettori di estrema destra, ma anche il 48 per cento di quelli di sinistra». E quanti pensano che gli ebrei abbiano troppo potere? «La metà degli elettori di Le Pen e il 24 per cento di quelli di sinistra. In media il 28 per cento». Le pare poco? «No, è molto».
Persone citate: Le Pen, Madame Mayer, Marie Le Pen, Nonna Mayer
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