Dal giudice il sindaco arrestato

Dal giudice il sindaco arrestato IL CAPO DELL'AMMINISTRAZIONE DI OSPEDALETTI ACCUSATO DI AVER INCASSATO TANGENTI PER LE PRATICHE EDILIZIE Dal giudice il sindaco arrestato Oggi l'interrogatorio di garanzia per Flavio Parrini inchiesta Gianni Mlcalettó NEGA il sindaco di Ospedaletti di aver preteso tangenti per favorire la costruzione di ville e palazzi. Ma oggi Flavio Panini, 66 anni, potrebbe scegliere la strada del silenzio davanti al gip sanremese Anna Bonsignorio, che l'attende per l'interrogatorio di garanzia. E' il primo confronto a Palazzo di giustizia dopo l'arresto, avvenuto giovedì mattina. Il suo difensore, avvocato Alessandro Mager, ha fatto intendere che potrebbe avvalersi della facoltà di non rispondere soprattutto in relazione alle attuali condizioni di salute. «E' giù di tono e poco lucido», ha rivelato 3 legale dopo U colloquio di sabato mattina nel carcere di Marassi. Panini è in isolamento ma in infermeria, perché non riesce ad alimentarsi normalmente, a causa dei postumi di un intervento chiruigico alla bocca subito pochi giorni prima dell'arresto. ((Non può masticare e si nutre solo bevendo del latte - ha spiegato l'avvocato -. Ed è depresso, come chiunque si ritrovi privato della libertà personale». Questa mattina il sindaco di Ospedaletti, che è anche consighere provinciale (indipendente dell'Udc), sarà condotto davanti al giudice per le indagini )reliminari, lo stesso che ha firmato 'ordinanza di custodia cautelare su richiesta del sostituto procuratore Marco Zecco, titolare dell'inchiesta sulle tangenti per l'edilizia che ha avuto l'effetto di un terremoto per uno dei Comuni più ((tranquilli)) della Rivie- ra. Parrini è accusato di concussione continuata: avrebbe incassato tangenti come fossero stipendi dal '96 al 2001. Inizialmente di 3 milioni di vecchie lire al mese, successivamente di 5 milioni. Non solo: avrebbe anche ottenuto un super sconto di circa 200 milioni di lire per l'acquisto di un appartamento poi intestato a una società facente capo alla figha. E' l'immagine di un sindaco «a libro paga» quella tratteggiata dall'imprenditore Sandro Gasparetto, 54 anni, sulle cui confessioni il pm Zecco e la Squadramobile di Genova hanno basato l'impianto accusatorio. Il costruttore, protagonista della scena edilizia di Ospedaletti negli ultimi anni, si è deciso a parlare nel gennaio scorso dopo essere finito a sua volta in carcere per bancarotta fraudolenta. Ha vuotato il sacco puntando l'indice contro il sindaco, (dn più di un'occasione, Parrini ha comunicato all'imprenditore che se avesse agito secondo le sue "direttive" non avrebbe mai avuto ostacoli nella realizzazione di opere nel settore dell'edilizia privata», ha fatto sapere la mlizia (in un comunicato) poco dopo 'arresto del sindaco, aggiungendo che se Gasparetto non avesse «aderito» alle offerte ((non avrebbe mai potuto ottenere alcuna concessione edilizia, rimanendo escluso dal mercato imprenditoriale locale». Da qui le presunte tangenti che sarebbero state consegnate durante cene fissate per ogni venerdì di fine mese. La storia sarebbe andata avanti fino al 2001, quando cominciarono i guai per Gasparetto, con il fallimento di una delle sue società immobiliari. Alla fine del 2002 l'arresto del costruttore finito sul lastrico. Che accusa Parrini di avergli imposto di volta in volta anche i nomi dei professionisti ai quali affidare i progetti edilizi, perfino «in numero superiore al necessario, con gravi ripercussioni sui bilanci societari dell'imprenditore». Accertamenti bancari, intercettazioni e testimonianze raccolte nell'entourage familiare di Gasparetto sono a supporto del «j'accuse» del costruttore. Tra gli indagati anche l'ex vicesindaco Massimo Carli. L'ufficio del sindaco e quello del settore edilizia sono stati posti sotto sequestro. La polizia tornerà presto a palazzo comunale per vagliare e acquisire altri documenti dopo quelli requisiti nelle ore immediate successive all'arresto di Parrini. E tutto il sistema dell'edilizia privata, non solo gli interventi legati all'attività di Gasparetto, potrebbe finire sotto la lente del pm Zecco. Intanto, l'avvocato Mager delinea la strategia difensiva: la parola dell'imprenditore contro quella del suo assistito, che fa risalire a «possibili rancori)) le gravi accuse. «Si può legittimamente dubitare delle affermazioni di Gasparetto, per altro non suffragate da riscontri oggettivi)), osserva, facendo intendere che già oggi invierà al Tribunale della libertà l'istanza per ottenere la scarcerazione del sindaco o, in subordine, gli arresti domiciliari. Intanto, la giunta di Ospedaletti ha deciso di andare avanti fino alla conclusione del mandato, fissata per la prossima primavera. Parrini, a capo di una lista civica, è stato sospeso dalla prefettura ed i suoi poteri sono passati al vicesindaco Raffaella Velli. Flavio Parrini, qui il giorno dell'arresto, è finito nell'infermeria di Marassi perché non riesce a mangiare a causa di problemi alla bocca Il palazzo comunale di Ospedaletti: la polizia ha perquisito e sigillato alcuni uffici Al centro delle indagini della procura numerosi interventi nel settore dell'edilizia privata

Luoghi citati: Genova, Ospedaletti