Armo, ancora un «rave party»
Armo, ancora un «rave party» E' ILTERZO IN UN MESE NELL'IMPERIESE: CENTO FRANCESI I PARTECIPANTI. DIECI DENUNCIATI PER DROGA Armo, ancora un «rave party» Interrotto dalla polizia sui prati di S. Bernardo Stefano Delfino ARMO Si sono dati appuntamento per una festa in stile «rave» nel cuore della notte a San Bernardo, una località del Comune dì Armo nelle vicinanze del Colle di Nava: un centinaio di giovani, tutti provenienti dalla Francia, hanno invaso il pianoro. Ma era la terza volta nell'arco di un mese che si verificava un raduno del genere da queste parti e così, non appena se ne sono accorti, gli abitanti della zona hanno dato l'allarme. Sul posto si è precipitato un contingente di poliziotti della Questura di Imperia: i partecipanti sono stati controllati e identificati e una decina di ragazzi sono stati denunciati: uno, sorpreso a fare i propri bisogni accanto alla cappelletta che si trova sul prato, dovrà rispondere di atti contrari alla pubblica decenza, mentre gli altri, trovati con droghe leggere, per possesso di sostanze .stupefacenti. Indagini sono in corso anche su coloro che sono sospettati di avere organizzato l'incontro. Dai primi accertamenti, non risulta che i francesi fermati siano gli stessi che, nelle due precedenti occasioni, avevano dato vita ad altrettanti «rave party» nella Valle Arroscia: uno si era tenuto il 5 ottobre ad Anno e il secondo l'I 1 ottobre a Pieve di Teco, all'interno di un capannone vuoto, situato in frazione Muzio. In quelle occasioni i carabinieri avevano denunciato 31 giovani, 13 francesi e 18 itahani. I reati contestati andavano dal danneggiamento dei boschi circostanti e dagli attivandahei, con imbrattamento dei muri della cappelletta (per San Bernardo) alla violazione di proprietà privata (nel caso di Muzio). Ieri mattina, il tempestivo e massiccio intervento della polizia, con la Squadra Mobile e la Scientifica, ha consentito di fare sgomberare il pianoro, situato in posizione isolata e quindi particolarmente appetibile per iniziative del genere: «Riteniamo di aver dato un segnale forte, per scoraggiare in futuro che si ripetano appuntamenti di questo genere», sottolineano i dirigenti della Questura che hanno compiuto l'operazione. Dopo i precedenti «rave party», infatti, c'erano state forti lamentele, soprattutto da parte di Maura Barbera, il sindaco di Armo, per le condiziord di spor¬ cizia (rifiuti ovunque e rami spezzati) in cui erano stato lasciato il prato, meta domenicale delle famiglie del paese e della vallata durante la stagione estiva, e perchè erano stati imbrattati con vernice nera sia la cappella che il rifugio dove la Pro Loco, la domenica successiva al Ferragosto, dà vita alla sagra «du pan fritu». Quella dei «rave party» nell'entroterra (e non solo) è un fenomeno esteso anche al Savonese. Da un anno a questa parte, infatti, sono stati almeno quattro gh episodi analoghi, avvenuti un paio a Savona, su due aree dell'ex Italsider, gli altri nei boschi di Sassello e a Voze, sull'Altopiano delle Manie. Ma in nessuna di queste occasioni, tuttavia, si erano verificati disordini: non ci sono state denunce da parte delle forze dell'ordine e in qualche caso i partecipanti erano stati convinti dagli agenti a ripulire per bene i luoghi occupati prima di andarsene. Gruppi di giovani accampati nella notte vicino alla cappelletta Abitanti in allarme: «L'altra volta vandalismi e rifiuti ovunque» Controllate e identificate decine di ragazzi Altri episodi analoghi nei mesi scorsi a Savona nei boschi di Sassello e a Voze presso le Manie San Bernardo di Armo (a sinistra) Qui a destra controllato dai poliziotti un gruppo di giovani In attesa Ieri mattina negli uffici della Questura di Imperla IFOTOSERVIZIO ROBERTO RUSCELLOI Dopo le verifiche si restituiscono I documenti ai ragazzi francesi
Persone citate: Bernardo Stefano Delfino, Maura Barbera, Nava
Luoghi citati: Armo, Francia, Imperia, Pieve Di Teco, San Bernardo, Sassello, Savona
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