Tomba e la Compagnoni jolly della Putzer di Daniela Cotto

Tomba e la Compagnoni jolly della Putzer PUNTA ALLA COPPA DEL MONDO E AVRÀ' COME MAESTRO ANCHE L'ALBERTONE NAZIONALE CHE STA PERTORNARE IN FEDERAZIONE Tomba e la Compagnoni jolly della Putzer Daniela Cotto L' ITALIA ci riprova. Punta sul rosso, il nuovo colore deUe tute della Nazionale. Non è solo ima questione cromatica. A 30 anni dalla Valanga Azzurra di Thoeni-Gros-De Chiesa, che dominò il palcoscenico intemazionale negli Anni '70, lo sci italiano riparte da zero per disegnare il futuro in vista delle Olimpiadi del 2006, l'appuntamento torinese dal quale ci separano 830 giorni. La Federazione dispensa ottimismo. E incorona Karen Putzer, 25 anni, imo scricciolo che concentra competitività, agonismo, classe e carattere d'acciaio. E' lei l'atleta di punta, la speranza degli azzurri in rosso: la Fisi l'ha pre¬ miata come mighor atleta in occasione di «Skipass 2003» a Modena. Buon viatico per una stagione dalla quale Karen si aspetta molto: «È la prima volta che vinco questa classifica. Spero sia l'inizio di una lunga serie di successi. Mi dà grande carica per le gare che devo affrontare». La Putzer punta in alto, alla Coppa del Mondo, il trofeo che nessuna atleta italiana è mai riuscita a conquistare. Deborah Compagnoni si è allenata con lei, l'ha preparata sullo Stelvio, dandole poi la benedizione: «Questa ragazza è già grande ha detto - le manca l'ultimo salto». Il suo tecnico, Heinz Peter Platter ex azzurro di slalom chiamato in estate a seguire la stellina azzurra, ex allenatore della squa¬ dra svedese e di Perniila Wiberg, manifesta fiducia: «Karen ha grandi qualità. E' migUorata in curva e sul piano. Morde meno la superficie della neve con gli spigoli dello sci, così fa meno attrito e va più veloce». Difficile frenarla, ora. Come quando a tre anni imparò a sciare saltando lo spazzaneve: «Voleva a tutti i costi fare ciò che riusciva ai fratelli Marc e Pirmin», racconta papà Adolf, il suo primo maestro. Da quel giorno ne ha fatta di strada, tra un paletto e l'altro. Sempre con grinta e quel carattere chiuso che la avvicina a Gustavo Thoeni, direttore generale dello sci azzurro. Nel Circo Bianco si dice che Karen abbia raggiunto già un record: «Parlare meno di Thoeni». Come lui, è diventata uno dei volti più «spendibUi» e ricercati dagli sponsor. Una nota positiva per il movimento che ha vissuto momenti difficili a livello eocnomico. Ora con la Putzer si decolla. Ma le giovani stelle hanno bisogno di consigli dai maestri più esperti. Un nome su tutti: Alberto Tomba, testimonial di Torino 2006 e della Fila, «zio adottivo» di Rocca e da poco anche della Putzer. Che racconta: ((Avevo posato per una foto con lui prima dei Giochi di Nagano '98. Io non ero nessuno, lui era Tomba e per la prima volta lo avvicinavo. Un'emozione, ma lui non mi salutava neppure. Ora invece è il mio consighere. Per vincere la Coppa devo migliorare in slalom, il mio tormento». Lo sci itahano di rosso vestito richiama tutte le forze: in vista di Torino 2006 lo squadrone Italia deve essere sohdo e competitivo. Un vero padrone di casa. Il presidente della Fisi, Gaetano Coppi, sta trattando con l'Alberto nazionale che, a sei anni dal ritiro agonistico, gode ancora di enorme popolarità. Per il suo ritorno è pronto un posto come consulente tecnico. Il presidente vuol «chiudere» in fretta. Anche perchè i conti della Federazione sono in attivo; «La Fisi - ha detto a Modena - ha sostenuto in modo incondizionato l'attività agonistica. Per il lavoro degli atleti abbiamo investito 13 milioni di euro». Le linee sono tracciate. Manca ancora l'accordo con la tv (in settimana sono attese le firme tra Media Partners e Rai, forse Sky), poi tocca agli atleti: dail 22 novembre si toma alle gare, negli Usa. Il caldo però mette in forse le gare nello Utah e in Colorado.

Luoghi citati: Colorado, Italia, Modena, Stelvio, Torino, Usa, Utah