Novellino riceve un regalo da Doni

Novellino riceve un regalo da Doni LA SAMPDORIA VINCE A BOLOGNA E METTE IN CRISI MAZZONE Novellino riceve un regalo da Doni L'ex atalantino batte la punizione che, deviata da Dalla Bona, decide la sfida. Anche Donati ripaga la fiducia del tecnico Belle parate di Antonioli. Striscioni contro la dirigenza rossoblu Franco Cervellati BOLOGNA Con 1' 1 -U del Dall'Ara la Sampdoria ritrova in un colpo solo la vittoria estema dopo sei mesi, l'entusiasmo dei tifosi (in tremila sugli spalti), un Doni formato Nazionale e una classifica più idonea alle ambizioni della società. Compie anche una piccola vendetta, cancellando quel 16 maggio 1999, quando un rigore al 94' di Ingesson, molto contestato, cacciò in serie B i blucerchiati e provocò uno strascico violento un anno dopo in Coppa Italia (i «famosi» rubinetti e oggetti di ogni genere tirati a Pagliuca che costarono la sospensione della partita e la squalifica del campo). Se non ci fosse la nota stonata del cartellino giallo a Carrozzieri, diffidato, che costerà al centrale difensivo il match di sabato con l'Empoli, il bilancio sarebbe trionfale. Poco importa se la vittoria è troppo striminzita per il dominio esercitato dalla squadra per 75 minuti. E poco importa anche se i tre punti sono arrivati grazie a una sfortunata deviazione di Dalla Bona su punizione di Doni dopo poco più di mezz'ora («Ma il gol è mio» precisa il trequartista doriano): la Samp sta ritrovando convinzione, gioco e punti. «Non era facile giocare bene e vincere in questo campo commenta Novellino - e per un tempo e mezzo abbiamo certamente fatto meglio del Bologna. Forse dovevamo essere più cinici e chiudere prima la partita, ma non siamo ancora nella condizione di fare tutto per il meglio. Ci vuole tempo e dobbiamo ancora soffrire. Così si spiega il finale in cui ci siamo dovuti soprattutto difendere». La vittoria blucerchiata è anche frutto delle scelte di Novellino, che ha rispolverato Donati e soprattutto ha ridato fiducia a Doni; entrambi lo hanno ripagato con una presta¬ zione di quantità e di qualità, dettando i ritmi di gioco e vincendo alla grande, assieme a Volpi, il confronto con il centrocampo bolognese. C'è anche un altro protagonista assoluto della partita: Francesco Antonioli, uno dei nove ex della partita, di cui cinque in casa doriana. Tre strepitose parate nel finale su altrettante conclusioni a colpo sicuro di Dalla Bona, Bellucci e Tare hanno salvato la Samp da una possibile beffa. «Il nostro campionato non comincia ora - continua NoveUino - e non voglio parlare di svolta. Diciamo che stiamo crescendo». Sulla stessa sintonia Donati: «Il nostro obiettivo rimangono i 40 punti; ci interessa solo che ora ce ne mancano 31». Doni non nasconde di vivere con partecipazione la crisi del Bologna, squadra che lo ha lanciato nel calcio professionistico: «Sono contento per il risultato e per la mia prova, ma anche dispiaciuto. Faccio un grande in bocca al lupo ai rossoblu». Già, ora il Bologna è ufficialmente in crisi. Bastava vedere la faccia di Mazzone in tribuna (squalificato, al suo posto in panchina è andato Scarafoni) per capire che aria tira in una squadra oggettivamente indebolita rispetto alle scorse stagioni e quasi impotente di fronte ai problemi di gioco e di gol, ma anche alla cattiva sorte. Fuori Locatelli, Signori, Zanchi e Meghni, dopo 14' ha perso Zaccardo (stiramento) e dopo un'ora di gioco anche Nervo (probabile lesione muscolare). Come dire che piove sul bagnato. Eppure la mossa di schierare nel secondo tempo le due torri offensive Tare e Rossini ha prodotto una reazione d'orgoglio, non supportata però da sufficientemente lucidità. «Sappiamo che il momento è difficile - dice Scarafoni - ma sappiamo anche che Mazzone è l'allenatore numero uno in Italia per uscire da queste situazioni». Peccato che la stessa fiducia stia ormai abbandonando i tifosi rossoblu, che pur non contestando apertamente Mazzone, cominciano a farsi sentire pesantemente con cori e striscioni (il più esplicito recitava «Una classe dirigente incompetente»). Fra i giocatori parla chiaro Natali: «Adesso non ci sono scuse: in questo campionato il nostro obiettivo è salvarci». (3-4-2-1) Pagliuca 6; Zaccardo sv (14' pt Guly 4), Maiali 6, Juarez 5,5, Moretti 5,5; Nervo 5,5 (15' st Troise 6), Dalla Bona 4,5, Pecchia 5 (V st Tare 5,5), Colucci 5; Rossini 5, Bellucci 5,5. Ali.: Scarafoni 5. (4-4-2) ^| Antonioli 7,5; Sacchetti 6,5, Carrozzieri 6,5, Falcone 6,5, Bettarini 7; Diana 7 (19' st Zenoni 6,5), Donati 7 (44' st Palombo sv). Volpi 7, Doni 7,5; Plachi 6,5(12'stMarazzina 6), Bazzani 6,5. Ali.: Novellino 7,5. Arbitro: Farina 6 Rete: pt 33' Doni. Ammoniti: Nervo, Volpi, Colucci, Donati, Carrozzieri, Bazzani, Bellucci. Spettatori: 6.498 paganti per un incasso di euro 83.106,50; abbonati 16.274 per una quota abbonati di 259.327,65 euro. La gioia di Doni dopo la rete che ha dato la vittoria della Sampdoria a Bologna

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