Il caldo teme il peggio «Si rischia la catastrofe» di Raffaello Masci

Il caldo teme il peggio «Si rischia la catastrofe» PER MOLTI UNA SENTENZA ATTESA. PRESIDENTI PRONTI ALL'OFFENSIVA Il caldo teme il peggio «Si rischia la catastrofe» Dure reazioni al «no» della Commissione al decreto spalma-debiti La Lega chiede al governo un intervento per capovolgere il giudizio Raffaello Masci ROMA Adriano Galliani, presidente della Lega calcio, sabato, a notizia appena diffusa, sembrava voler fare spallucce, di fronte all'iniziativa del Commissario europeo Mario Monti contro la legge 27 del 2003, nota come «salva-calcio»; «Si chiama spalma-ammortamenti» aveva detto, «nessuno ha cancellato i debiti». Ieri, valutata a freddo, la cosa appariva in tutta la sua gravità e Antonio Matarrese, vicepresidente della medesima Lega, ha colto la portata della sventura; «Una vera mazzata per tutto il calcio italiano». «Bruxelles ha fatto solo una prima verifica - ha aigomentato Matarrese - ma non voglio nemmeno provare a immaginare lo scenario che verrebbe determinato se l'Ue confermasse il giudizio negativo. Sarebbe una catastrofe per tutto il movimento calcistico italiano. Ver¬ rebbero colpiti direttamente i grandi club, ma l'effetto domino sarebbe destinato a ripercuotersi su tutte le società. Per noi, dopo tutto quello che è successo durante l'estate, sarebbe una beffa». Ma la beffa, forse, è stata proprio quella di voler intervenire per sottrarre le società di calcio alla logica che governa tutte le altre società di capitali. E dunque se ora sarà tempesta, nessuno potrà dire che non fosse annunciata. Il giudizio più pacato della giornata è forse quello venuto da Massimo Moratti; «Devo ancora ragionarci a fondo - ha detto il presidente dell'Inter - ma se l'Europa e il commissario Mario Monti hanno espresso queste riserve, penso che bisognerà cercare di capire anche le loro ragioni». Quanto al partito dell'« io lo sapevo che finiva così», ieri ha espresso tutta la sua forza corale; da presidenti come Stefano Tanzi fino ai vertici delle altre federazioni (Maifredi, Gola). «Sapevamo - ha detto Stefano Tanzi, del Pai-ma - che c'era questo pericolo, ma si tratta comunque di una legge italiana che, in quanto tale, noi come Parma abbiamo applicato». «C'era da aspettarsi una posizione così rigida da parte dell'Europa - ha detto U presidente di Federbasket Fausto Maifredi -. Anche se le conseguenze non si vedranno nell'immediato. D'altronde il calcio ha agevolazioni che il resto del mondo sportivo si sogna». La pensa allo stesso modo il presidente della Fidai (atletica leggera), Gianni Gola; «Quanto sta accadendo è la logica conseguenza a cui si giunge ogni volta che si vuole esagerare». «Le osservazioni del commissario Monti non sono del tutto sbagliate - ha commentato un tifoso illustre come Ignazio la Russa, coordinatore di An -. Certo qualche dubbio c'era anche quando il decreto fu varato, ma se da Bruxelles dovesse arrivare una bocciatura definitiva, le società sportive dovranno affrontare il problema». E adesso che cosa accadrà? Dato che la battagha è ormai iniziata, con l'Europa da una parte a far rispettare regole uguali per tutti, e il governo italiano dall'altra, che deve difendere le bizze del nostro calcio viziatissimo? A quale santo ci si rivolgerà? Ovviamente a San Berlusconi, ha fatto intendere, ancora una volta, il vicepresidente Matarrese; «Siamo nelle mani del govemo e speriamo che l'esecutivo riesca a risolvere la situazione. D'altronde, il decreto salva-calcio è stalo varalo per dare ossigeno a chi è in gravissima difficoltà e non per agevolare qualcuno». Dal govemo arrivano le prime, caute risposte. «È chiaro che ora inizierà una trattativa, magari da dieci anni si potrà ridurre il provvedimento a cinque» ipotizzava ieri il sottosegretario ai Beni culturali con delega per lo sport, Mario Pescante. «Io credo che per lutto c'è una soluzione. Con la Comunità europea abbiamo avuto problemi più delica- ti, quote latte e così via. Poi una quadratura si è trovata. Pessimista rispello a chi preannuncia il disastro totale no, non lo sono. Però sicuramente dovremo rimboccarci le maniche». Concorde, il vicepresidente vicario della Figo, Giancarlo Abele: «Dobbiamo prepararci a fronteggiare la situazione e a studiare soluzioni alternative». E se è vero che «da Bruxelles arriva un segnale negativo, non dobbiamo dimenticare che ci sono tempi tecnici relativamente lunghi. Le perplessità dell'Ue, del resto, erano note sin dal momento in cui il provvedimento è stalo varato». Ci sono sempre le paludi della burocrazia, ricorda saggiamente Abele, e sarebbe inutile gridare al fuoco: dato che i tempi per dirimere la vertenza non saranno brevi, ci si prepari alla pugna, ma anche a una via di fuga alternativa. Ma chissà se questa volta le pezze a colore si potranno applica- re? L'opposizione, che già espresse le sue forti riserve ai tempi del decreto «subjudice», ora toma all'attacco; «I dubbi del commissario Monti - dice il senatore verde Fiorello Cortiana - mettono in luce che i bilanci delle società di calcio assomighano a quelli di società come la Enron negli Slati Uniti. E se non si mette mano con rigore ai modelli finanziario-economici, cola a picco tutto il resto del sistema sportivo, come si è visto con gli effetti della Finanziaria sul bilancio del Coni». Ma non tutti sono preoccupali nel mondo del calcio. Anzi qualcuno plaude alla culiura della legalità che si riaffaccia sui campi di calcio; «Il decreto salva-calcio era un provvedimento da Paese incivile» ha dello il vulcanico allenatore del Perugia, Serse Cosmi. «Non sono febee, sono strafelice per quanto sta accadendo. Per 0 bene del calcio sono lieto che sia venula fuori una situazione del genere». Stefano Tanzi (Parma): «Sapevamo di correre questo pericolo» Maifredi (Federbasket): «C'era da aspettarsi che l'Unione si opponesse Questo sport gode di agevolazioni che gli altri si sognano» Gola (numero uno Fidai) «Quanto sta accadendo è la logica conseguenza a cui si giunge quando si vuole esagerare» Per Giancarlo Abete (Figc) «Adesso dobbiamo studiare con urgenza soluzioni alternative» Dopo la tregua estiva, torna la bufera sul pianeta calcio CA» «t »x« *»L\\ fi ' '«.ISift .. ' »At hi.;.». ^'fjm, WjstiM '■T mài.