Patio, i traditi in lista d'attesa

Patio, i traditi in lista d'attesa SONO MIGLIAIA I GIOVANI RIMASTI FUORI DAL LOCALE IN OCCASIONE DELLA FESTA DI HALLOWEEN Patio, i traditi in lista d'attesa nvito valido per un'altra serata o rimborso Giacomo Bramardo Erano in migliaia, venerdì sera, assiepati davanti all'ingresso della discoteca Patio di corso Moncalieri. Ragazzi dai 14 ai 18 anni, sotto gli ombrelli, con 5 euro di biglietto in mano. Tutti in coda per entrare alla festa di Halloween, una serata di musica e divertimento divenuta praticamente irrinunciabile. E' finita che molti di loro, pur avendo pagato, sono dovuti tornare a casa, oppure hanno chiamato papà e mamma con il telefonino: «Non ci fanno entrare, qui è un casino, ce ne andiamo in birreria». Ma non dopo aver vivacemente protestato, accalcandosi davanti al cancello della discoteca, tentando di sfondare il cordone dei ((buttafuori», provocando momenti di tensione che alla fine hanno richiesto l'intervento di ben 11 pattuglie delle forze dell'ordine. Decine di agenti che per un paio d'ore sono stati sottratti al lavoro di routine per far fronte all'ondata di proteste. La calma è tornata soltanto verso mezzanotte, quando un ultimo gruppo di un centinaio di irriducibili .ragazzi è stato fatto entrare nel locale. D tam-tam della grande festa per celebrare la ricorrenza di Halloween al Patio, nelle scorse settimane aveva fatco il giro dei licei di Torino. Un appuntamento, quello della notte delle streghe, che per i giovani delle superiori è diventato un rituale: il 31 ottobre è diventato d'obbligo divertirsi, quasi come la notte di Capodanno. Il passaparola ha raggiunto in pochi giorni migbaia di ragazzi. E negli intervalli tra una lezione e l'altra, al Segrè come al D'Azeglio (e molti altri istituti), sono stati venduti quasi duemila biglietti messi in «prevendita» dal¬ la Crystal (società che organizzava la serata e che fa capo a Davide Lunardi, figlio del titolare della discoteca). Cartoncini pieghevoli, blu e palli, rigorosamente numerati. C'è scritto: «Venti splendide ragazze indosseranno la linea femminile tal dei tali, inediti gadget griffati». Poi un elenco di sponsor della serata e, in ultima pagina, scritto in piccolo: «Il presente invito, costo 5 euro, verrà cambiato alla cassa con un regolare biglietto Siae. La direzione si riserva di annullare il presente invito per motivi di pubblica sicurezza». Insomma, come dire: avete pagato, ma se arrivate e trovate il locale pieno è nostra facoltà tenervi fuori. Dunque, una ((prevendita» che non dà diritto a nulla. Come mai sono stati messi in circolazione molti più biglietti di quanto conceda la capienza del locale? Piero Lunardi nega: «Non si tratta di "over-booking", gli inviti erano proporzionati alla capienza. Semmai, si sono presentati in tanti senza il biglietto di prevendita, questo sì, attirati dai nomi della serata: il dj Maiella di Radio Dj, ad esempio, o Stefano Albanese». Quasi tutti i ragazzi fuori dal locale, sventolavano il cartoncino d'invito. Sara, 17 anni: «Una vera beffa, per di più siamo da due ore qui, sotto la pioggia». E Lunardi ha promesso: «Chi non ha potuto partecipare alla serata verrà rimborsato, oppure, se preferisce, potrà entrare gratis al Patio in una serata qualsiasi presentandosi con l'invito di Halloween». Saggia decisione, ma ieri - forse complice il giorno di festività - sono arrivati davvero in pochi al botteghino per farsi rimborsare. Qualcuno, poi, avrà anche buttato via l'invito per la rabbia. Erano in migliaia, venerdì sera, assiepati davanti all'ingresso della discoteca Patio di corso Moncalieri

Persone citate: D'azeglio, Davide Lunardi, Giacomo Bramardo, Lunardi, Piero Lunardi, Segrè, Stefano Albanese

Luoghi citati: Torino