Rolfo, assalto disperato «La tattica? Dare gas»

Rolfo, assalto disperato «La tattica? Dare gas» GARA DECISIVA NELLE 250: POGGIALI IN PRIMA FILA, IL TORINESE IN TERZA Rolfo, assalto disperato «La tattica? Dare gas» «Sono arrabbiatissimo, in gara spegnerò il cervello e userò la grinta» Il precedente: un anno fa risalì dall'undicesimo al secondo posto Enrico Biondi inviato a VALENCIA L'unica notizia buona per Roberto Rolfo, in una giornata iniziata male e finita peggio, è che il vento ha smesso di soffiare come un forsennato. Con il risultato che, dal cielo terso, senza una sola nuvola, un sole caldissimo e una temperatura quasi estiva, si è passati, nella tarda serata, a grossi nuvoloni che stanno arrivando dal centro della Spagna e si stanno addensando proprio dalle parti del circuito. Insomma, la pioggia potrebbe rimettere le cose a posto. Ma non provate neppure a proporgli temi meteorologici: morde. E' andato tutto storto ieri nelle prove più importanti del Mondiale: al mattino Roby ha strappato il 12" tempo a oltre 1" da Poggiali (quarto), primo campanello d'allarme di un malessere generale della sua Honda dal quale non riesce a tirarsi fuori. Nel pomeriggio anche peggio: Poggiali ancora quarto, ultimo della prima fila dove comandano le Aprilia di De Puniet, Elias e Guintoli. E Rolfo lontano, lontano, decimo a 1"4 dal rivale. Capire che cosa sia successo alla sua Honda non è impresa facile: «Non ci capisco niente neppure io - dice -. Non ho assolutamente feeling con l'avantreno: la moto non risponde come vorrei, scodinzola e nelle curve sono lento, ma di un lento... una cosa impossibile. Pessimista? No, per niente. Ma incazzato sì, eccome. Qui non è un problema di pressione psicologica. Mi rompe il fatto che non riesca a trovare la soluzione per guidare fluido come potrei fare». Prende fiato, lo sguardo perso nel vuoto mentre in testa i pensieri si accavallano. Arrivare alla sfida più importante della stagione in queste condizioni proprio non se l'aspettava. Sul volto ha dipinto il solito, inossidabile sorriso. Ha un autocontrollo eccezionale davanti a telecamere e taccuini, ma chi lo conosce bene sa che il suo stomaco deve essere in uno stato indecente. Soluzioni? proviamo a chiedergli. «Una, drastica, definitiva. Che proveremo domani mattina (stamane per chi legge, ndr) durante il warm up: abbiamo deciso, il mio tecnico Massimo Capanna e io, di stravolgere la moto. Nel senso che faremo un radicale intervento sull'assetto, per vedere se telaio e ciclistica risponderanno meglio di quanto hanno fatto finora. Se va bene lo scopriremo subito, altrimenti ritorniamo indietro e mi comporterò di conseguenza». «Cioè spegnerà il cervello e ci darà del gran gas - dice per lui Capanna, che lo conosce forse più di un padre -. Roberto lo scorso anno qui a Valencia partì undicesimo e fini secondo: quindi in una posizione peggiore dell'attuale. Ma lui è un "animale" da gara, dà il meglio alla domenica. Il guaio è che con lui siamo condannati a soffrire. Sempre». Ed esattamente a dieci metri da lui, nel box a fianco, Manuel Poggiali gongola: «La messa a punto è perfetta, sento che siamo a posto e che la squadra sta facendo un gran lavoro. Pro¬ blemi? Li ho avuto questa mattina quando in pista mi sono trovato Nigon che in traiettoria stava andando a spasso. Impossibile non centrarlo in pieno: sono scivolato e fortunatamente non mi è capitato nulla. Ho un buon vantaggio ma non mi illudo: Rolfo in gara è tutta un'altra cosa». Per quanto riguarda le altre classi, da segnalare l'ennesimo «sgarbo» di Re Valentino alla sua ormai ex Honda: oggi partirà in pole position (vincendo anche la speciale classifica annuale e aggiudicandosi una fiammante Bmw Z4) mettendo a tacere la concorrenza di Gibemau, Capirossi e Hayden nell'ordine, mentre Biaggi è soltanto sesto. Nella classe 125, sarà De Angelis a condurre le danze davanti a Nieto, Simoncelli e Barbera, tutti su Aprilia.

Luoghi citati: Aprilia, Spagna