Capello vota Maldini per il Pallone d'Oro di Guglielmo Buccheri

Capello vota Maldini per il Pallone d'Oro NELLA ROMA A RIPOSO CHIVU E SPAZIO AL TRIDENTE Capello vota Maldini per il Pallone d'Oro Guglielmo Buccheri ROMA Nel cammino della Roma mancano almeno due punti, quelli lasciati sul campo di San Siro contro l'Inter di Zaccheroni: così la pensa un condottiero, Fabio Capello, che per la sfida alla Reggina di oggi disegna una squadra d'assalto. «Fino a quando i miei attaccanti staranno bene fisicamente, non rinuncerò mai al tridente. Montella e Carew hanno superato i loro problemi, in infermeria per quello che riguarda l'attacco c'è il solo Delvecchio». Totti sarà ancora l'ispiratore della manovra offensiva, posizionato un passo dietro la coppia formata dall'ormai intoccabile Cassano e dall'aeroplanino Vincenzo Montella. I problemi cominciano se la palla passa alla difesa, che fino ad oggi ha fatto registrare sole tre reti al passivo: nella retroguardia anti-Reggina, infatti, non ci sarà Cristian Chivu alle prese con una caviglia fuori posto. «Per la prima volta dovremo fare a meno di un giocatore che tutta Europa ci invidia: davanti a noi - spiega Capello - abbiamo tre gare fondamentali nel giro di una settimana (dopo la Reggina, l'Hajduk Spalato e il derby, ndr). Era inutile rischiare un giocatore a mezzo servizio. Chi lo sostituirà? Penso a Dellas, ma c'è anche Panucci di nuovo al meglio». Nella vigilia di don Fabio c'è anche tempo per parlare di problemi extracalcistici. «Il doping farmacologico è più pericoloso di quello amministrativo, ma qualcuno per risponderci dice il contrario», sorride ironicamente il tecnico giallorosso. Poi, il discorso scivola su Sensi e i conti in rosso. «A noi il campo, al presidente la preoccupazione di risolvere i problemi societari. E, comunque, abbiamo piena fiducia nei suoi mezzi», sottolinea Capello. Il finale è per la graduatoria del Pallone d'Oro. Una classifica a firma Capello. «Se fosse per la carriera non avrei dubbi: il trofeo più ambito dovrebbe andare a Paolo Maldini, nessuno ha vinto e dato l'esempio come lui in tantissimi anni di professione». Sul presente invece il tecnico giallorosso vede spagnolo. «Voto Raul. Ogni anno è come se ci dimenticassimo del fenomeno del Real Madrid. Torti? A pari merito con Pavel Nedved con una precisazione: per il prossimo anno sarà l'unico concorrente grazie ai successi con la Roma e a quanto riuscirà a combinare agli Europei con la maglia dell'Italia». Fabio Capello, quinto anno alla Roma

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