Il Gabibbo attacca: perde il Tg2, non io di Fulvia Caprara

Il Gabibbo attacca: perde il Tg2, non io GUERRA RAI-MEDIASET: TRIONFO DELL'«ISOLA» Il Gabibbo attacca: perde il Tg2, non io Fulvia Caprara ROMA Per la seconda serata consecutiva il gioco di Paolo Bonolis ha battuto, venerdì, il notiziario satirico di Antonio Ricci e, mentre tra Rai e Mediaset infuria la guerra dell'audience, il Gabibbo in persona scende in campo per difendere il suo programma: «La vera vittima degli ascolti - dichiara - è il Tg2 di Mazza. L'Annunziata, che si è innamorata di Gasparri e di Cattaneo, dice che è crollata la roccaforte di "Striscia" quando invece gli è crollato un tg che, per cercarlo, ci vuole il cane da tartufo. La roccaforte di "Striscia" è al 300Zo, e ha fatto vincere Canale 5. Che cosa volete di più da un frusto pupazzo?». Dalla parte del Gabibbo messo in crisi dall'inarrestabile verve di Bonolis si schiera il direttore di Canale 5 Giovanni Modina: «il programma di punta di Canale 5 "Striscia la notizia" sta viaggiando a una media del 32% e registra mezzo milione di telespettatori in più rispetto all'anno scorso, la stagione più vista di tutta la storia del tg satirico». Eppure il sorpasso, innegabile, c'è stato. E si è ripetuto. E, nella serata di venerdì, si è aggiunto a un'altra, clamorosa vittoria della tv di Stato: su Raidue ((L'isola dei famosi» Simona Ventura è stato seguito da una valanga di spettatori, 7 milioni 448 mila con share del 32,210Zo, mentre su Canale 5 «Scherzi a parte» si è dovuto accontentare di una platea di 5 milioni e 869 mila persone con share del 24,78IX). Una débàcle annunciata, visto che il «realityshow» di Raidue è diventato, a poco a poco, nell'arco di sette puntate, il programma-fenomeno della stagione, l'appuntamento imperdibile che inchioda davanti al video spettatori assetati di lacrime, tradimenti, trionfi e risse tropicali. L'altra sera, poco prima della mezzanotte, negli ultimi sei minuti di messa in onda, la trasmissione ha registrato un picco del 5607o di share, ma già alle 22,41 e poco dopo le 23 la platea aveva raggiunto i nove milioni e mezzo di spettatori. Così, sotto i colpi, un po' triviali, di naufraghi che sono diventati veramente celebri solo grazie allo show voluto dal direttore di Raidue Antonio Marano, crolla anche la storica supremazia del venerdì di Canale 5. Se a queste clamorose sconfitte si aggiungono quelle subite, nelle ultime settimane, sul terreno della fiction (grazie ai successi Rai di «Salvo D'Acquisto», «Soraya», ((Madre Teresa», «H maresciallo Rocca») si capisce bene quanto siano agitate le acque che l'ammiraglia Mediaset sta attraversando in questo momento. E quanto sia inevitabile la replica del direttore Giovanni Medina il quale ieri, fatti i «complimenti alla Rai per la buona stagione che sta ottenendo con alcuni programmi dì successo», ha sentito la necessità dì ribadire che «Canale 5 è indiscutibilmente la prima rete d'Italia, una leadership che dura dall'autunno 2000 costruita su una forza strutturale di tutto il palinsesto». Alle parole Modina, sempre schivo e contenuto, preferisce le cifre. Le sue dicono che «dall'inizio del periodo di garanzia, cioè il 21 settembre 2003, fino al 31 ottobre. Canale 5 ha registrato in prime-time una media del 24,30Zo, la più alta di tutta la televisione italiana». Quanto alla serata di venerdì, Modina sostiene che «Canale 5 ha ottenuto gli ascolti più alti della fascia di prima serata, cioè tra le 20,30 e le 22,30, distanziando di 7 punti il diretto concorrente, Raiuno, e di 6 punti Raidue». E comunque, conclude il direttore, «i buoni risultati di alcuni nuovi programmi Rai accrescono l'appeal della televisione italiana, aumentando l'offerta complessiva per i telespettatori e la sana concorrenza tra reti». Ma alla Rai il tripudio è inarrestabile: a parte il flop di Alda D'Eusanio, la delusione dì «Super Seniora, gli ascolti limitati di «Che tempo che fa», l'azienda di Viale Mazzini vive quel ((rinascimento» che il direttore generale Flavio Cattaneo aveva annunciato l'estate scorsa, contro le previsioni di tanti. Un solo grido di sconforto, controcorrente, arriva dal Tg2 delle 20,30 di Mauro Mazza, quello chiamato in causa dal Gabibbo, precipitato a quota 7,040Zo sotto il peso della marcia trionfale di Bonolis: «Sono un dirigente della Rai - dice Mazza -, e per questo sono molto contento che l'azienda vinca in una fascia strategica nella quale la concorrenza era considerata fino a qualche tempo fa invincibile. Per il nostro Tg delle 20,30 posso dire che passerà novembre, passerà il programma di Bonolis, e le cose si rimetteranno a posto. Insomma, ha da' passa anuttata». successo all'Isola Simona Ventura successo all'Isola

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