Usa, primo cliente del vino italiano

Usa, primo cliente del vino italiano Usa,y primo cliente del vino italiano Un tour di Veronafiere per consolidare il primato nell'export Gianni Stornello Svolta storica nell'export di vino italiano con gli Stati Uniti d'America che nel primo semestre 2003 (dato Ice sull'anno precedente) superano la Germania, diventando con il 300Zo della quota totale il primo mercato per le bottiglie made in Italy: 358,7 milioni di euro contro 317,1. Un primato che deve essere assolutamente mantenuto e implementato, proprio perché raggiunto da poco ed in un momento di stagnazione globale dell' economia. Questo l'obiettivo per cui Veronafiere ha organizzato dal 28 al 31 ottobre il «Vinitaly Us Tour», workshop dedicato al vino e al sistema agroalimentare italiano. L'iniziativa, ha fatto tappa a Chicago e San Francisco ed ha visto la partecipazione di oltre 60 aziende italiane, tra le quali alcune firme dell'enologia nazionale: Pio Cesare, Zomn, Bolla, Fabiano, Masi, Folonari, Ferrari, Duca di Salaparuta, Allegrini, Consorzio Chianti, Consorzio dell' Asti, Marchesi di Gresy, Gancia, Dezzani, Asti Tosti, Cantine Bava, Martini 8Rossi e l'Ersac (Ente regionale sviluppo agricolo Campania) della Campania. «La scelta di Chicago e San Francisco non è stata casuale spiega Giovanni Mantovani, direttore generale di Veronafiere - le due città sono tra i principali motori economici degli Stati Uniti, e dimostrano una fortissima dinamicità. Chicago costituisce uno dei mercati più importanti per gli States ed ospita alcuni tra i più grandi centri commerciali del mondo; San Francisco rappresenta.il fulcro dell'attività economica e sociale della East Coast ed è ricca di ristoranti e alberghi». Ai seminari-degustazione hanno preso parte oltre 1000 fra operatori professionali e giornalisti, tra quali i principali importatori americani: Remy Amerique, Brown Forman, Co- brand, Cannon Wines, Winebow, A.v. Imports e Wine Wave. Inoltre erano presenti le più importanti catene alberghiere mondiali: RitzCarlton, Sheraton ed Hilton. Segno, questo, che il vino italiano suscita una grande attenzione da parte del Gotha dei buyer. «Nella Napa Valley, all'interno del prestigioso Culinary Institute of America di St. Helena, si è svolta la presentazione di Vinitaly 2004 ed è stata istituita una borsa di studio titolata alla Rassegna che consentirà ad uno studente meritevole dell'istituto di visitare la prossima edizione e perfezionare la sua formazione sul mondo enologico sottolinea il vice presidente di Veronafiere, Camillo Cametti -. E il 17 novembre, Vinitaly ritornereà a New York, dopo la fehce esperienza dello scorso armo. Il programma prevede un gala prestigioso, al Marriot Marquis Hotel, a cui prenderanno parte i più importanti produttori italiani ed i loro grandi vini».