Il Cinema d'impresa nell'ex asilo Olivetti

Il Cinema d'impresa nell'ex asilo Olivetti LA CONVENZIONE FIRMATA IERI TRA IL CENTRO SPERIMENTALE DI CINEMATOGRAFIA, REGIONE PIEMONTE, COMUNE DI IVREA E TELECOM Il Cinema d'impresa nell'ex asilo Olivetti L'Archivio ospitato nell'edificio di Canton Vesce Mauro Revello IVREA Dopo il Museo del Cinema di Torino, il Piemonte si prepara ad ospitare un'altra struttura di grande interesse storico e documentale: è l'Archivio Nazionale del Cinema d'Impresa, creato da poco e che dal prossimo arino si sistemerà a Ivrea, città dalle radici economiche e soprattutto sociali profondamente legate al genio industriale di Adriano Olivetti. La sede stessa difficilmente avrebbe potuto avere localizzazione migliore: l'Archivio sarà ospitato in imo dei tre edifici dell'ex asilo Olivetti di Canton Vesco, realizzato nel 1964 dall'architetto Mario Ridolfi. Ieri mattina, nella suggestiva cornice del teatro Giacosa, è stata firmata la convenzione tra il Centro Sperimentale di Cinematografia, la Regione Piemonte, il Comune di Ivrea e Telecom Italia (la società che ha recentemente assorbito Olivetti e il suo patrimonio). Sarà la stessa Telecom ad occuparsi dei lavori di ristrutturazione, prima di concedere gli edifìci in comodato d'uso pluriennale. «Come la Olivetti è passata dalla meccanica all'elettronica, quindi all'informatica e alla telefonia - dice Antonio Tesone, presidente di Olivetti International -, così Ivrea e il suo territorio devono adeguarsi a questo "mercato" in continua trasformazione». La città ha accolto l'invito. Fin dal '97 è in corso il recupero e la valorizzazione dell'eredità (culturale, sociale e immobiliare) olivettiana. L'arrivo dell'Archivio del Cinema d'Impresa rappresenta un importante salto di qualità: «Per Ivrea - dice il sindaco, Fiorenzo Gryuela - è un'iniziativa estremamente gratificante». Determinante il contributo del¬ la Regione, che per il 2003 si impegna con oltre 400 mila euro di stanziamenti. «In questo modo - dice il presidente Enzo Ghigo - Torino e il Piemonte ritornano a scoprire un'antica vocazione: quella del connubio cinema-industria che ha caratterizzato gli inizi del Novecento. Crediamo molto in questo progetto, destinato a diventare un grande polo d'attrazione». L'Archivio del Cinema d'Impresa nasce per contribuire alla catalogazione, all'analisi e alla valorizzazione della sterminata mole di materiali realizzati in ambito industriale. «Era una parte che mancava nella Cineteca nazionale - spiega Francesco Alberoni, presidente del Centro Sperimentale di Cinematografìa -, ma la sua importanza è indubbia. Attraverso il cinema d'impresa (che ha avuto autori di prestigio quali Olmi, Bertolucci, Risi, Antonioni e altri) è possibile risalire il corso della memoria e restituire una storia visiva dei rapporti umani, delle relazioni sociali e dello sviluppo tecnologico».