Deputato tedesco insulta gli ebrei di Francesca Sforza

Deputato tedesco insulta gli ebrei UN PARLAMENTARE CDU: «UN POPOLO DI CRIMINALI», CONDANNE DA TUTTI 1 PARTITI Deputato tedesco insulta gli ebrei Francesca Sforza corrispondente da BERLINO Non è un passo falso, non è una gaffe pronunciata fuori contesto e poi cavalcata daUa stampa. Le affermazioni del parlamentare cristiano democratico Martin Hohmann sugU ebrei come «popolo di criminaU» non sono state né smentite, né corrette, anche perché U discorso è stato pubbUcato per intero nella pagina Internet deUo stesso deputato, e poi ripreso da tutte le agenzie e notiziari on line. Con qualche ritardo, a dire il vero: il discorso è stato infatti pronunciato davanti al coUegio di Fulda il 3 ottobre scorso per la festa nazionale. Ma sono state le proteste di una donna negli States - che l'ha letto su Internet - a scatenare la polemi¬ ca in terra tedesca. Dalle organizzazioni ebraiche ai rappresentanti del governo, fino agU stessi compagni di partito, le critiche sono state unanimi: «Hohmann deve smentire, o si deve dimettere». Nel suo discorso Hohmann sostiene che anche gh ebrei hanno un «lato oscuro» (sottinteso: come i tedeschi) e che è improprio defìnirU come «le vittime per ecceUenza». MiUtando tra le file dei bolscevichi e dei partiti armati dell'Est europeo, gli ebrei si sarebbero macchiati a loro volta di crimini orrendi, ragion per cui sono anche loro definibili come «popolo di criminali» (sottinteso: come i tedeschi). Un sillogismo comphcato, queUo per cui Martin Hohmann scomoda citazioni del presidente americano Wil¬ son pronunciate nel 1919 e confonde le pagine deUa Storia, bolscevismo e nazismo, brigate cecoslovacche e campi di sterminio. SiUogismo che si conclude con la seguente frase: «Se suona esagerato definire gU ebrei "popolo di criminaU", aUora bisognerebbe applicare lo stesso trattamento ai tedeschi». E conclude: «Né gli ebrei né i tedeschi sono popoU criminaU. Gli autori deU'ultimo, insanguinato secolo sono piuttosto dei "senza dio" animati da un'ideologia senza fede» (sottinteso: né ebraica, né cristiana). C'è da chiedersi come mai un deputato come Hohmann sia fino a questo momento passato inosservato neUa scena poUtica tedesca. In cinque anni che siede in Parlamento ha preso la parola solo sette volte, e sempre sugli stessi temi: accuse aUe lobby di omosessuaU che popolerebbero la Bundesrepublik, rifiuto di concedere risarcimenti ai lavoratori coatti durante la seconda guerra mondiale, proteste contro la costruzione del memoriale per gU ebrei a BerUno, e critiche veementi aUa società multiculturale (che sempre sulla sua pagina Internet viene genericamente definita come un "fenomeno da contrastare"). Da ieri, grazie a una navigatrice americana, tutta la Germania si è accorta di lui, ma il presidente deUa comunità ebraica tedesca Paul Spiegel non si sente affatto rassicurato: «C'erano almeno duecento persone quel giorno a Fulda ad ascoltare le parole di Hohmann. Possibile che nessuno abbia fatto resistenza?».

Persone citate: Hohmann, Martin Hohmann, Paul Spiegel

Luoghi citati: Berlino, Germania, States