«Troppi tagli ai danni della Sanità»

«Troppi tagli ai danni della Sanità» «Troppi tagli ai danni della Sanità» li presidente della Regione molto critico sulla Finanziaria Marco Accossato E' una radiografia allarmante, quella della Sanità piemontese, vista sotto la luce della Finanziaria. A causa della mancanza di risorse, anche in Piemonte opere già indicate dagli accordi di programma stipulati con il governo d'improvviso rischiano di essere cancellate, perché il finanziamento non è più previsto. «Una Finanziaria insostenibile nel metodo e nella forma», sostiene un documento della Conferenza dei Presidenti delle Regioni guidata da Enzo Ghigo. Ieri a Roma, Ghigo ha inaugurato i lavori del convegno «Una Finanziaria per i cittadini» voluto dalle Regioni e aperto a enti locali, forze sociali, sindacali e pohtiche per discutere gli scenari e gli impatti che la Finanziaria può avere sui cittadini. «Il modo con cui il governo ha proceduto nella stesura del documento economico - dice Ghigo - è stato molto carente perché non ci ha dato risposte o ne ha date di contraddittorie». Se le Regioni non riceveranno dalla Finanziaria 2004 i fìnaliziamenti dovuti e concordati si troveranno di fronte a opere e interventi non più realizzabili a causa delle ristrettezze di bilancio. Molti, in Piemonte, i progetti che verrebbero «congelati», cominciando dalla reahzzazione del nuovo ospeda¬ le di Alba-Bra, fino a quella del reparto di Gastroenterologia dell'ospedale Maggiore di Novara. Uno dei progetti più complessi e destinati a morire prima di nascere è la grande opera di «umanizzazione» di van reparti delle Molinette, il primo ospedale piemontese. Non sarebbero neppure finanziabili le attrezzature per il nuovo ospedale di Asti e le apparecchiature per la radioterapia all'ospedale di Vercelh. Cancellati, in più di una struttura, gli interventi di manutenzione straordinaria e messa a norma degli impianti. Immediate le reazioni all'allarme. E già rimbalza fino in Piemonte la richiesta del governatore della Campania, Antonio Bassolino: «Il rapporto con le Regioni - osserva Bassolino deve essere quello tra diversi livelli istituzionali di governo e quindi la Finanziaria dovrebbe essere impostata, discussa ed elaborata insieme». «Non voghamo più risorse, ma più autonomia», è lo slogan dei Comuni dell'Anci, spiegato dal sindaco di Torino, Sergio Chiamparino, al termine del convegno romano: «Se il testo della Finanziaria resta quello entrato al Senato - dichiara Chiamparino - la situazione è più che preoccupante. Noi chiediamo maggiore autonomia e la possibilità di decidere l'introduzione delle tasse di scopo, soprattutto per fini sociali e assistenziali». Più che con i tagli, l'Associazione Nazionale dei Comuni chiede sia «eliminato il blocco dell'autonomia finanziaria, che sia introdotta un'accisa sui carburanti, consentita la riclassificazione degli immobili ai fini dell'attribuzione della rendita catastale e, infine, consentito utilizzare le plusvalenze derivanti dalle dismissioni immobiliari anche per finanziare la spesa corrente». Ghigo: «Legge carente e contraddittoria». Chiamparino: «Vogliamo poter introdurre tasse di scopo»

Persone citate: Antonio Bassolino, Bassolino, Chiamparino, Enzo Ghigo, Ghigo, Marco Accossato, Sergio Chiamparino

Luoghi citati: Alba, Bra, Campania, Novara, Piemonte, Roma, Torino