Rossi si «camuffa» per la gara d'addio di Marco Ansaldo

Rossi si «camuffa» per la gara d'addio OGGI LA HONDA UFFICIALIZZA IL SUO NO ALLE RICHIESTE DEL PILOTA Rossi si «camuffa» per la gara d'addio Correrà truccato da Austin Powers, parodia degli agenti segreti alia 007 Domenica il divorzio: poi sarà libero di chiudere la trattativa con Yamaha Marco Ansaldo inviato a VALENCIA Come al tempo in cui non esistevano i fax, un messaggero del Sol Levante arriverà oggi nel cuore della Spagna per annunciare cosa si è deciso in Giappone. La Honda lascia libero Valentino Rossi, dirà l'ambasciatore Nakajima, numero tre dell'azienda: il colosso dei motori non accetta le condizioni del pilota. Poteva farlo spedendo due righe, ma dopo 4 anni di lavoro con 3 mondiali non ci si saluta per posta. Fino a domenica però il segreto di Pulcinella sarà conservato. Dopo la corsa ci sarà l'annuncio, anche se potrebbe slittare a martedì, a Barcellona, dove Valentino dovrà presentarsi per im test incluso nel contratto che lo vincola fino al 31 dicembre. Si chiude la telenovela. Anzi, si è chiusa ieri con le ultime discussioni al telefono tra Tokyo e Valencia, tra ì falchi della casa madre e le colonpEe della Honda europea che avrebbero fatto molto di più per trattenere il più grande fenomeno mediatico che sia passato per le loro mani, uno che come testimonial della Civic ha fatto crescere del 35 per cento le vendite di quell'utilitaria in Italia; Rossi lascia e passa alla Yamaha. Il divorzio si e consumato nella reticenza resa obbligatoria dai contratti, talvolta ridicola perché la verità è sulla punta della lingua ad ogni conferenza stampa ma la si vuole tacere perché vanno definiti gli ultimi dettagli e, soprattutto, c'è ancora un GP seppure mutile. La finzione è andata in scena per la presentazione della corsa meno gradita a Valentino che a Valencia non ha mai vinto. «Il percorso va bene al pubblico, non ai piloti. Lento, tortuoso, una rottura di scatole. Inoltre c'è confusione, arrivano tutti gli sponsor, si perde un sacco di tempo in scocciature estranee alla gara. Assieme al Sachsering è il circuito che detesto: l'anno scorso sono arrivato a un passo dal successo ma mi fregò Barros. Sarebbe bello riuscirci stavolta». Un'idea di vittoria forse condizionata dalla consapevolezza che, con la Yamaha, potrébb» servire del tempo prima di salire di nuovo il gradino più alto del podio. Grazie alla scelta di Rossi, tutto si rimescola, il Moto Gp sarà molto più aperto. «Si sa cosa si lascia e non si sa quello che si trova», commenta Piaggi, beffardo. Lui ne sa qualcosa. L'anno prossimo tornerà in ballo per il titolo, come Gibemau, che aspetta felice di pagare la scommessa perché aveva puntato scaramanticamente i denari sulla permanenza di Rossi alla Honda. Ma spera anche la Ducati di CapiroSsi e Bayliss, che ha denari per sviluppare un progetto prestigioso e comincia martedì i test per la nuova stagione. E se la giocherà il nuovo Rossi. La Yamaha con Biaggi era arrivata a qualche vittoria poi si è fermata perché, senza il romano, non c'era l'uomo per migliorarsi. Valentino lo sarà. «Non vincerà più con 20 secondi di vantaggio ma gliene basteranno due», assicura Roberto Rolfo mentre aspetta la sfida con Poggiali (ieri alle prese con un attacco di febbre e vomito) periltitolo delle 250. C'è vento. Nuvole basse. Dicono che domenica potrebbe piovere. Le sole certezze sono che si coirigrà su un cirepto. che sembra-la pista Politoys m camera nostra quando eravamo bambini e che l'ultimo Valentino con la Honda sarà vestito come Austin Powers, parodia demenziale degli agenti segreti alla 007. L'idea è dello sponsor petrolifero spa- gnolo. Come vorreste truccare Valentino Rossi? Hanno chiesto ai lettori di una rivista e in 3.500 hanno risposto. Tra le proposte hanno scelto Austin Powers e non chiedeteci perché. Domani e domenica'^j&Qto di Valentino cambieiài ^gm5Jl]Ja.caEfiMt.. tura, lui vi^attM-à e^cp ^tutsut E' una^^CtìatìralddìSaff questa volta la colpa non è sua. Rossi è entrato nello «stai system». Nelle moto non si era mai parlato tanto di un trasferimento. «Non so se succede perché questo mondo si è avvicinato agli altri sport oppure se è solo «colpa» mia - dice Rossi -. Mi fa piacere perché dimostra che sono popolare e un po' mi rompe perché non mi fanno parlare d'altro». Sarebbe più semplice dicesse la verità. «Tenetevi la curiosità fino a .«k)memca». Poi però Rossi amméttexhBbisogne- rà trattare cotìHOJKlC^PSWl6^" so di provare la-nuòra Yamaha prima del 15 gennaio, com'è nei contratti. «Se non me lo concedono li capisco: ognuno fa il proprio gioco». E' l'ammissione dell' addio. V Valentino e la Honda: finedi un amore dopo tre titoli mondiali

Luoghi citati: Barcellona, Giappone, Italia, Spagna, Tokyo