L'Europa prónta ad investire nei Balcani

L'Europa prónta ad investire nei Balcani CONVEGNO A VENEZIA. TREMONTI: TORNATA LA STABILITA BISOGNA FAR RIPARTIRE I FLUSSI FINANZIARI L'Europa prónta ad investire nei Balcani Via a un pacchetto di finanziamenti da 700 milioni di euro dall'Inviato a VENEZIA E dove poteva tenersi un incontro al vertice sull'integrazione economica dei Balcani, di paesi come la Croazia, la Serbia, la Bosnia, l'Albania, là Macedonia, organizzato nel! ambito del semestre di presidenza italiana del consiglio europeo, se non a Venezia, città che da sempre è un ponte dell'occidente verso quelle culture e quelle economie? Così succede che per un giorno la storia si ripeta, con importanti protagonisti dell'Europa politica e finanziaria, il ministro italiano Giulio Tremonti come presidente di turno delTEcofin e il commissario europeo Fedro Solbes, i presidenti delle tre banche, Lemierre della Bers, Maystadt della Bei e Goldstein della Banca mondiale, pronti a rilanciare l'impegno per finanziare piani di sviluppo che aiutino i paesi dell'area balcanica a crescere e a stabilizzare le loro economie per essere pronti, quando sarà il moménto, a entrare nell'Unione europea. Oggi le differenze sembrano enormi, paesi come la Croazia sembrano più avanti di altri, ma l'obbiettivo della commissione é preciso. E lo dice, facendosi portavoce dei colleghi riuniti alla Fondazione Cini di Venezia, Tremonti: «E' stato quasi commovente vedere attorno allo stesso tavolo paesi che fino a poco tempo fa combattevano tra loro parlare oggi di ricostruzione e di sviluppo». Ma serve uno scatto in più, insiste Tremonti. «Dopo la fase di ristabilimento della pace nei Balcani - spiega - c'è stato un relativo declino dei flussi finanziari, ebbene l'iniziativa di oggi deve ripristinare .meccanismi di finanziamento, anche bilaterale, nella forma di donazioni da parte dei paesi che devono finanziare la crescita». Ripristinare i meccanismi, dunque. Cominciando da un atto concreto: il dono di 35 milioni di euro da parte del governo italiano e della commissione europea ai quali si aggiungeranno altri 650 milioni di euro in cofinanziamenti stanziati (per il biennio 2004-2006) dai tre istituti finanziari intemazionali. Bei, Bers e World bank. Un pacchetto di quasi 700 mihoni di euro che ovviamente dovrebbero essere il nocciolo duro di finanziamenti privati aggiuntivi. «Noi contiamo molto sulruolo delle banche er gli effetti di leverage che posso¬ no essere prodotti alla lunga dal capitale iniziale», è l'auspicio del ministro dell'Economia italiano che non ha dubbi nel considerare strategica l'interazione dei paesi balcanici nelTUnione. Il ponte da Venezia sembra in costruzione, insomma. E che ne valga la pena lo spiegano i numeri, quei numeri che il vicepresidente italiano della Bers Fabrizio Saccomanni, elenca con chiarezza: «Un' area che conta su una popolazione di 50 mihoni di persone e un Pil di 100 miliardi di dollari», come dire un paese di media dimensione che però cresce a ritmi annui del 5-696. Per questo Saccomanni, e con lui il vicepresidente italiano della Bei, Gerlando Genuardi, auspicano il decollo nell'area di «imo spazio economico di libero scambio» prima di concludere il processo di integrazione nell'Unione. «Un grande evento di cooperazione tra le tre istituzioni finanziarie», è il commento di Philippe Maystadt, presidente della Bei all' accordo per lo sviluppo degli investimenti nei Balcani annunciato da Tremonti. «Negli ultimi anni. aggiunge - abbiamo messo a disposizione per i Balcani tre miliardi di euro, i due terzi come cofinanziamento tra Bei, Bers e World Bank:». Tra i principali settori di finanziamento della Bei quello elettrico ed energetico: ieri si è per esempio saputo che per la modernizzazione della compagnia elettrica serba EleKtropriveda Srbije la Bei ha già stanziato 22 mihoni di euro. E sempre ieri si è avuta una prima importante conferma di come l'effetto volano dell'accordo di finanziamento annunciato ieri stia mettendo in moto risorse verso i Balcani da parte di grosse banche private. E' il caso del Sanpaolo-Imi che proprio alla Fondazione Cini ha reso noto, per bocca del suo presidente Rainer Masera, un accordo con la stessa Bei del valore di 100 mihoni di euro per finanziare piccole e medie imprese nell'ambito di un piano globale di 150 mihoni di euro. In sostanza, ha spiegato il vicepresidente della Bei Genuardi, (da Bei presta al Sanpaolo-Imi 100 milioni che il gruppo torinese utilizzerà per finanziare le proprie banche partecipate attive in tre paesi balcanici, banche che useranno a loro volta i fondi per finanziare piccole e medie imprese del luogo». [a. z.] Accordo Sanpaolo Imi - Bei Nell'area saranno investiti 150 milioni per rilandare il sistema bancario e il credito alle imprese Il ministro dell'Economia Giulio Tremonti