Br, un arresto a Firenze per il delitto Biagi di Francesco Grignetti

Br, un arresto a Firenze per il delitto Biagi SALE A NOVE IL NUMERO DEI PRESUNTI TERRORISTI IN CARCERE: PER LA PRIMA VOLTA UN COLLEGAMENTO CON L'ATTENTATO DI BOLOGNA Br, un arresto a Firenze per il delitto Biagi «Mi dichiaro prigioniero politico». A Roma in manette un'infermiera Francesco Grignetti ROMA Altri due fenni. E ora sono nove i presunti brigatisti arrestati. A Firenze la magistratura ordina l'arresto di Simone Boccaccini, 44 anni, dipendente comunale. Al pm Giuseppe Nicolosi che l'interrogava, Boccaccini si è dichiarato ((prigioniero politico». Con puntigliosità, anzi, ha preteso che venisse registrata quest'esatta definizione: «Mihtante rivoluzionario per la costruzione del partito comunista combattente». Significa che si considera un gradino più in basso di un brigatista rosso. Ha nominato Massimo Focacci come suo avvocato di fiducia, lo stesso legale che difende Cinzia Banelli. A Firenze lo accusano di partecipazione a banda armata e rapina e da Bologna gli è arrivata l'imputazione di omicidio. Sia lui, sia Morandi, sia la Banelli sono ritenuti jiarte del commando che uccise il professor Biagi. Non a caso, il pm bolognese Paolo Giovagnoli si è precipitato a Firenze. A Roma, nelle stesse ore, veniva emesso un. altro ordine di fermo per «banda armata». Riguarda Luana Mancino, 41 anni, infermiera all'ospedale Oftalmico: il suo interrogatorio è cominciato qijesta notte. L accusano di aver partecipato con Marco Mezzasalma al trasloco da un covo all'altro delle armi e dei documenti brigatisti. Addirittura sarebbe stata ripresa da una telecamera mentre scendeva dal furgone, guidato da Mezzasalma, all'ingresso di «Easy Box», un deposito dalle parti del cimitero Verano, sulla Tiburtina, dove i Br avevano temporaneamente appoggiato i «borsoni» e le scatole sgomberate da via Maia. Ci sono immagini dei due insieme e separatamente. L'ordine è stato firmato dai pm lenta e Saviotti. Ma la Mancino interrogata nella notte, assistita dall'avvocato Fabio Baglioni, ha negato di aver partecipato al trasloco perché il 18 ottobre si sarebbe trovava all'aeroporto di Fiumicino, dove svolge un secondo lavoro. «Gh sviluppi - commenta il ministro dell'Interno, Giuseppe Pisanu - confennano che il quadro investigativo si sta consolidando e che l'azione contro le Br prosegue con notevole efficacia». E quindi ecco l'apprezzamento del ministro «all'autorità giudiziaria e alle forze di polizia per la sintonia conciai stanno sviluppando indagini così importante. La pohzia è arrivata a Boccaccini con una certa facilità. Nel marzo 2002, dieci giorni prima dell'omicidio di Biagi, i due fiorentini Morandi e Beccaccini erano stati fermati da una pattuglia di carabinieri lungo una statale poco battuta. Accadeva a Sambuca Pistoiese, un paesino a cavallo tra Bologna e Firenze. Il controllo era di routine e non emerse nulla di sospetto. Ma oggi quel viaggio attraverso le montagne dell'appennino appare assai sospetto. Si ritiene che i due andassero a effettuare un sopralluogo preparatorio ah'attentato. Boccaccini lavorava in un magazzino dell'amministrazione comunale in via Ricasoli, alla periferia nord-est di Firenze, zona di edilizia popolare, ma dove sono presenti anche alcune fabbriche. La pohzia aveva già perquisito casa sua venerdì scorso, al momento dei primi arresti. Ieri è tornata a colpo sicuro. «E' cominciata la seconda fase degh accertamenti per chiarire la posizione di tutti». spiegava il questore di Firenze, Vincenzo Indolfi. Di Luana Mancino, la pohzia sapeva insieme molto e pochissimo. Utilizzando i documenti rinvenuti nel computer di Mezzasalma, era stata pressoché «disegnata» la figura femminile che aveva partecipato alla costruzione dell'ultimo rifugio. Si sa che è una cantina, che si trova non lontano dal deposito «Easy Box», e che aveva avuto una serie di incombenze maniacalmente fissate dal «capo» in un promemoria: «Mentre aspetta il primo carico, pulisce la cantina, monta gh scaffali, se possibile lino accanto àgli altri vicmo alla porta, ne controlla stabihtà ed eventualmente h fissa al ijjuro con gh stop, mongrrir ganci per il lucchetto esternamente alla porta. Se avanza tempo cerca di sistemare i fili dell impianto elettrico e copre con un sacco di spazzatura il finestrino». Attrezzatura prevista per l'operazione: «Scopa e paletta, stracci da spolvero, sacchi spazzatura, 5 scotch pacchi, cassetta attrezzi, cassettiera, ganci e lucchetto, ciabatta, prolunga, guanti di lattice, sapone liquido, una cassa di acqua minerale, e bicchieri di carta». Ecco, si sapeva esattamente che cosa aveva fatto. Mancava un volto e un nome. Ma poi c'ha messo la zampino una telecamera. E l'immancabile tabulato telefonico che fissa diverse chiamate da Mezzasalma al suo cellulare. La donna ha negato di aver aiutato Mezzasalma nel trasloco di armi «Quella notte stavo lavorando all'aeroporto di Fiumicino»