Pioggia di miliardi per la Torino post-olimpica

Pioggia di miliardi per la Torino post-olimpica FIRMATA LUNEDI L'INTESA TRA REGIONE, COMUNE, UNIVERSITÀ', POLITECNICO, GOVERNO E FERROVIE Pioggia di miliardi per la Torino post-olimpica L'accordo prevede anche il Parco della Salute Giuseppe Sanglorgio Un protocollo che vale miliardi di euro, quello firmato lunedì a mezzogiorno fra Regione, Comune, Università, Politecnico, Governo e Ferrovie. Da esso ne deriva un accordo che prende avvio dal Parco della Salute che sorgerà fra Fiat-Avio, ex Dogane ed ex Mercati generah (solo l'ospedale costerà 500 milioni di euro). E che procede con il metrò, che la Regione finanziera con oltre 100 milioni di euro, il doppio rispetto ai 50 del precedente. Nell'intesa trovano conferma i finanziamenti ripartiti fra Rfi (Rete ferroviaria). Regione e Comune, per l'interramento del passante sotto la Dora. Mette a disposizione 13 milioni di euro per l'edilizia olimpica e sociale, dà vìa libera al Palazzo unico degli uffici regionali (38 mila metri quadrati) su Spinai, come premessa del protocollo d'intesa sulla Cittadella della Salute. Infine due flash su FinPiemonte, che vedrà ima maggior partecipazione della Città, e sulla creazione dì una nuova società, definita «delle infrastrutture», che si costituirà fra Comune e Regione, allo scopo dì controllare l'andamento delle grandi opere. Sì tratta dì ima prospettiva urbanìstica di ampio respiro, che ridìsegna la Torino post-olimpica, con le massime istituziom protagoniste, presente per il governo il viceministro Ugo Martinat. Un futuro illustrato ieri dal presidente della Regione, Enzo Ghigo, dal sindaco Sergio Chìamparino, affiancati dal vice presidente William Casoni, dal vice sindaco Marco Calgaro, dagli assessori regionali, Ettore Racchelli e Franco Botta, con interventi dei rettori dell'Università, Rinaldo Bertolino, e del Politecnico, Giovanni Del Tin. H progetto, innanzi tutto, prevede la realizzazione del Parco della Salute all'interno del quale sarà trasferito il nuovo ospedale Molinette, insieme con centri dì insegnamento e dì ricerca universitaria, nei settoribiomedico e bioingegneristico. L'ospedale con ì suoi circa 900 posti letto, sorgerà sul terreno dì Fia-Avio. Agli ex Mercati generah, dov'è in fase dì costruzione imo dei villaggi olimpici, dopo il 2006 andrà il campus universitario, mentre sulle ex Dogane verranno realizzati laboratori dì ricerca, incubator, zone dì studio specialistico. In quest'ambito, presumibilmente dopo il 2008, l'attuale complesso delle Molìnette dì corso Bramante sarà in parte riconverti- to ad edilìzia residenziale. La vendita della grande superficie e delle strutture che oggi ospitano il terzo ospedale d'Italia, chiarisce il presidente Ghigo, servirà al finanziamento della costruzione della Cittadella della Salute. «Abbiamo l'ambizione - afferma l'assessore Racchelli, che, con il vice sindaco Calagaro ha messo a punto l'intesa - dì realizzare il progetto "a costo zero" per le casse del Piemonte». Il solo ospedale costerà, come detto, 500 milinni di euro, mentre restano da definire le cifre da destinare all'acquisto delle aree. Dopo il 2012, inoltre, con l'abbassamento dell'asse dei binari tra la stazione del Lingotto (trasferita) si creerà una grande spianata - solo nella zona dello scalo ferroviario raggiungerà il milione dì metri quadrati - da trasfonnare in parte a parco, e in parte da destinare alla Cittadella della Salute. Un esempio dì collaborazione fra istituzioni che, secondo il sindaco, dimostra la lungimiranza delle amministrazioni locali «al dì là del loro colore polìtico». Il che consentirà alla Regione di «trovare casa» in unPalazzo dì llOpìanì progettato dall'architetto Massimiliano Fucksas. Costruzione che potrebbe venir realizzata in due anni, per la quale, stando all'accordo, il Comune non chiederà il pagamento degh oneri urbanistici. Nel protocollo, infine, sono inclusi interventi sui trasporti. Per esempio sul metrò, con la definizione, a lavori in corso, dell'arretramento dì Porta Nuova. Insomma uno spaccato della Torino che verrà, per cui, a giudìzio dì Ghigo, dì Chìamparino, dei rettori Bertohno e Del Tin e dei loro staff operativi, con la firma del protocollo, è stato raggiunto un primo concreto traguardo. LA TRASFORMAZIONE DEL QUARTIERE LINGOTTO

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