Collina in gran forma e un buon Paparesta Gli altri senza squilli

Collina in gran forma e un buon Paparesta Gli altri senza squilli Collina in gran forma e un buon Paparesta Gli altri senza squilli E' in gran forma Collina. Dentro e fuori le mura, se solo si pensa a come ha spento sul nascere gli ardori dì turchi e britannici nella sfida all'ultimo sangue sul Bosforo. Anche nel clou serale di San Siro gli ardori non mancavano: tant'è vero che l'arbitro viareggino ha dovuto fischiare 50 falli, un numero inconsueto per il suo metro di direzione: ma le pessime condizioni del terreno propiziavano i contrasti. Due soli gli ammoniti, Chivu e Cristiano Zanetti, duetre soltanto gli episodi dubbi, ima sbracciata di Mancini su Almeyda, un mani in attacco di Vieri non sanzionato. Ma il mani . più importante, quello di Cruz per preparare il sinistro vincente, non è sfuggito a Collina che ha puntualmente annullato il gol dell'argentino. Buone notizie per i designatori anche da Torino e da Genova: sulla base di Juventus-Brescia e di Sampdoria-Milan, su Paparesta e Bosetti si può tornare a contare ad alto livello. Non era facile per Paparesta, tre settimane dopo l'episodio-Zambrotta, tornare a dirigere la Juve sul suo campo. L'ha fatto nel migliore dei modi forse perchè costretto a prendere subito, a freddo, la decisione più difficile della partita. Scelta perfetta. L'intervento di Ferrara su Caracciolo era da rigore e ammonizione: non da espulsione, perchè pur essendo ultimo uomo Ferrara non è intervenuto né con violenza né con platealità. Peccato lo abbia tradito il guardalinee Ricci in occasione del gol ingiustamente annullato a Trezeguet per fuorigioco: per il resto l'arbitro barese ha diretto nel modo migliore, sorvo¬ lando giustamente anche su qualche scorrettezza sgradevole nella forma ma di non rilevante sostanza. Ottimo anche l'arbitraggio di Rosetti a Genova. Niente di particolarmente impegnativo, ma un match padroneggiato da capo a fondo e una lunga serie di decisioni azzeccate: erano involontari due colpi di braccio di Falcone in area sampdoriana, non erano da ammonizione due interventi un po' robusti di Zivkovic appena entrato, lo erano quelli sanzionati da altrettanti cartellini gialli di Volpi, Simic, Carrozzieri e Diana. Qualche errore invece sugli altri campi. A cominciare dall'Olimpico, dove Bolognino non ha punito col cartellino rosso due fallace! da espulsione, del bolognese Colucci e del laziale Dabo, ha ammonito per simulazione Corradi che aveva invece subito una spinta da rigore, e ha poi concesso il gol della vittoria allo stesso Corradi che si era liberato in maniera un:po' troppo disinvolta del suo marcatore Troise. Molti dubbi anche a Perugia, sul gol del pareggio definitivo del perugino Margiotta in posizione assai sospetta, ed eccessiva la severità di Rodomonti a Parma nei confronti del modenese Scoponi: per la manata a Junior l'ammonizione sembrava ima sanzione sufficiente. Negli anticipi del sabato, altro episodio sfavorevole al Lecce: l'annullamento del gol del pareggio di Cassetti è sembrato davvero misterioso. Dopo le decisioni, e le frasi incriminate, di Farina a Modena, è toccato a Saccani finire nel mirino della società pughese. . [g-g-l

Luoghi citati: Brescia, Falcone, Ferrara, Genova, Modena, Parma, Perugia, Torino, Zivkovic