Lippi: il nostro primo bomber è Buffon

Lippi: il nostro primo bomber è Buffon «LA SUA PARATA SUL RICORE DI BAGGIO HA "SBLOCCATO" IL RISULTATO» Lippi: il nostro primo bomber è Buffon Trezeguet «insegue» Platini: sto già segnando più di lui Aurelio Benigno TORINO Comincia a stroppicciarsi gli occhi Marcello Lippi: «Sì, questa Juve mi piace moltissimo». Ci crede. E' orgoghoso della sua squadra che cambia i giocatori, si affida a più moduli, diventa camaleontica, ma alla fine vince sempre. Dopo la Real Sociedad ecco il Brescia. In Champions League predilige le verticalizzazioni, in campionato punta sul possesso di palla e sulla velocità d'esecuzione. Un tecnico che cerca anche di «vendere bene» il suo prodotto, ma lo fa usando molta umiltà soprattutto quando parla della corsa allo scudetto: «State tranquilli che fino all'ultimo saranno tutte là davanti e parlo non solo di Juve e Milan, ma anche di Inter, Roma e Lazio. E non fatevi ingannare da chi deve recuperare punti, perché ultimamente e noi ne sappiamo qualcosa, si sono vinti scudetti in rimonta anche con nove punti di distacco in classifica». La novità di quest'anno è il turn-over, ma Lippi anche in questo caso non celebra le sue scelte: «Vi posso garantire che fare questo tipo di turn-over è molto facile, perché quando hai giocatori così importanti e facile attuarlo». L'unico che non riposa mai è Buffon e lippi lo inserisce addirittura nel tabellino dei marcatori: «Sì, perché è stata la sua prodezza a sbloccare il risultato, è stato bravo quanto Nedved e Trezeguet. Ha parato il rigore che poteva cambiare la partita e subito dopo è arrivata la prodezza di Nedved. La cosa più importante è stata quella di sbloccare subito la partita, ma ancora più importante è non aver più sofferto passato il primo quarto d'ora». Lippi chiude rivelando una notizia e anticipando così un segreto che l'ufficio stampa della sua società non aveva ancora rivelato: «Durante la sosta natalizia giocheremo un'amichevole con il Milan, sarà il sesto incontro tra queste due squadre nel 2003. Per la classìfica, però, conterà solo la partita di sabato prossimo, anche se non sarà comunque determinante. Chi vincerà avrà una notevole spin- I NUMERI DELLA SERIE A ta solo psicologica, perché i giochi in campionato si faranno come sempre a maggio». David Trezeguet va di corsa, ha fretta di raggiungere Montecarlo dove trascorrerà i tre giorni di riposo che Lippi gli ha concesso. Commenta il suo gol lanciando la sfida al suo maestro Michel Platini: «Lui ha realizzato 104 reti in cinque anni in Italia, io ne ho già reahzzate 66, anzi con quello di oggi 67 in soli tre anni. Ho quindi la possibilità di superarlo, il che sarebbe un onore per me, visto che Platini rimane pur sempre il miglior giocatore di Francia di tutti i tempi». Il contratto in scadenza nel 2005 per ora non lo preoccupa: «Sono molto tranquillo perché vale la promessa della società sul mio prolungamento contrattuale. Dopo quello di Del Piero toccherà a me, ma non ci sono solo io in scadenza, perché ci sono anche quelli di Zambrotta, Tudor e Tacchinardi. Non sarà un problema, ci incontreremo e troveremo l'accordo». Vengono riportati a Buffon gli elogi di Lippi, diventa rosso in faccia e racconta con una certa emozione la sua prodezza: «Mi fa piacere essere parago¬ nato ad un bomber, ma ho solo impedito a Saggio di realizzare un rigore, magari le parate assetassero i tre punti. Comunque io fintato stilla destra e mi sono tuffato a sinistra, evidentemente Saggio ha creduto nella mia finta ed ha abboccato. Sono molto contento, perché è sempre bello per un portiere non prendere gol». La grande sfida con il Milan si avvicina ma anche Buffon, cosi come il suo allenatore, non la considera già decisiva: «Non sarà determinante a prescindere da chi la vincerà. E' ancora troppo presto per i giudizi finali».

Luoghi citati: Francia, Italia, Lazio, Montecarlo, Roma, Torino