Walem a tempo pieno per risanare il Toro di Roberto Condio

Walem a tempo pieno per risanare il Toro SUL NEUTRO DI CAMPOBASSO STASERA RITORNA IL BELGA A LUNGO BLOCCATO DALLA PUBALGIA Walem a tempo pieno per risanare il Toro Il centrocampista ha giocato finora solo 67 minuti Con Pinga è chiamato a regalare fosforo ai granata Roberto Condio inviato a CASTROPIGNANQ (GB) 1 L'albergo isolatissimo, immerso nel verde e nella pace del Medio Sannio, per abituarsi al silenzio surreale di uno stadia vuoto. Il campo dell'ultimo allenamento a due passi dalla chiesetta ristrutturata con le offerte degli emigrati molisani in America e dedicata alla Madonna dell'Annunziata, perché con tutti questi infortuni c'è chi pensa che sentirebbe chiedere ima grazia. Pejr scelta, o forse per caso* il Toro ha finora fatto le cose giuste, aspettando il suo debutto assoluto in una partita a porte chiuse. Stasera, nel deserto del «Nuovo Romagnoli» di Campobasso, vedremo se contro il malandato Napoli azzeccherà pure il risultato necessario per uscire da un periodacelo (4 punti in 5 giornate) che inizia a pesare un po' troppo sulla classifica ma anche sul morale di squadra e tifoseria. Sarà un Toro inedito. Per la prima volta senza Fuser ma con i rientri di Vergassola (fuori per infortunio nelle ultime due partite) e di Castellini (scalzato da Balzaretti, ora ko, nelle ultime tre) e soprattutto con il debutto da titolare in campionato di Johan Walem, il belga che Ezio Rossi ha voluto per dirigere il 4-3-3 dei suoi sogni, finora attuato soltanto a Genova, in Coppa Italia, due mesi fa. La pubalgia, poi, mandò ai box Walem e, con il contemporaneo ko del vice designato Masolini, rese inapplicabile il progetto tattico. «Che continuo a rinviare - spiega il tecnico perché adesso che ho ritrovato i registi, senza Fuser e Tiribbcchi mi manca l'uomo in grado di fare l'esterno di destra». Arriverà, prima o poi, il giorno in cui Rossi riuscirà a far giocare il Toro come la sua vecchia Triestina, con il valore aggiunto di elementi più qualitativi. Intanto, però, la serie B non aspetta. E a Campobasso c'è il rìschio di chiudere un ottobre sulla carta propizio con una sola vittoria (quella larga contro il Cagliari) su sei partite. In ima settimana finalménte piena solo di allenamenti, Rossi ha lavorato sulle gambe ma anche sulla testa della truppa. Ha spiegato i movimenti di una squadra che senza i cross di Fuser e di Balzaretti ma con il fosforo di Walem cercherà più soluzioni centrali che esteme. Ha invitato a diffidare di un Napoli fin qui malato di pareggite (7 su IO) e che in 810' ha segnato e subito un solo gol su azione. «I numeri dicono che potrebbe essere una partita poco spettacolare. Come noi, anche loro hanno però uomini di qualità. Ai miei ho chiesto una cosa sola: concentrazione massima e sana rabbia fin dal 1', come contro il Cagliari. Sarà fondamentale l'approccio. Per noi, che ci esaltiamo quando le cose riescono bene, lo è sempre ma lo sarà ancora di più questa volta, considerato l'ambiente speciale in cui si giocherà». Osservati speciali, naturalmente, Walem e Pinga, ovvero il ragioniere belga che ha appena 67' di partita nelle gambe e l'artista brasiliano che invece c'è sempre ma che a volte non crea. «E' ora di vedere Johan dall'inizio - garantisce Rossi -. Il tempo per recuperare l'ha avuto. Può darci tanto, senza pensare a quanto reggerà: il cambio, adesso, ce l'abbiamo». Pinga, annunciato a sinistra con licenza di accentrarsi per far guai, una rete al Napoli ha già dimostrato, quando vestiva la maglia del Siena, di saperla fare. «Anche se per caratteristiche - spiega il tecnico granata - André non è fantasista dal gol facile. E' più portato a cercare la palla piuttosto che gli spazi in cui riceverla». Proverà a vincere, il Toro. Sapendo anche che, contro questo Napoli arrabbiato,, potrebbe rischiare di perdere. Nemmeno stasera, dunque, Rossi darà retta al suo presidente Roinero, amante confesso dei pareggi. «Non credo sia possibile impostare una gara pensando al puntiamo: quando lo fai, 9 volte su IO rischi di beccarle. Voglio aggressività e prontezza nel cogliere l'attimo, cosa che ultimamente ci è mancata». Napoh-Torino Napoli (3-4-2-1): I Manitta; 6 Sogliano, 91 Bonomi, 3 Zamboni; 31 Montervino, 8 Marcolin, 24 Montesanto, 5 Tosto; 18 Floro Flores, 19 Basino; 16 Dionigi. Ali.: AgostineUi. In panchina: 27 Brivio, 90 Portanova, 22 Quadrini, 14 Olive, II Montezine, 20 Zanini, 21 Vieri. Torino (4-4-2): I Sorrentino; 13 Martinelli, 4 Mandelli, 5 Femandez, 31 Castellini; 15 De Ascentis, 6 Walem, 21 Vei^gassola, 10 Pinga; 11 Ferrante, 23 Fabbrini. Ali.: Rossi. In panchina: 33 Fontana, 16 Adami, 20 Galante, 8 Masolini, 18 Conticchio, 19 Rizzato, 22 Osmanovski. Arbitro: Bertini. FERRANTE CERCA iL10Qo GOL IN B Già autore di 6 reti in questo avvio dì campionato. Marco Ferrante è a quota 99, il bomber più prolifico in serie B fra quelli impegnati quest'anno nella cadetterìa. Il suo record stagionale sono i 27 gol del 1998/99, che per qualcuno sono però «soltanto» 26: in discussione è la rete realizzata al Chievo con la complicità di una deviazione di Frezza, oggi compagno di Ferrante in granata. Questi i 10 supercannonierì della B: 99 FERRANTE (Torino) 93 SCHWOCH (Vicerr.a) 87 CACCIA (Genoa) 80 PROTT1 (Livomo) 72 GH1RARDELLO (Genoa) 71 DIONIGI (Napoli) 67 GIAMPAOLO (Pescara) 65 CAMMARATA (Cagliari) 62 GUIDONI (Venezia) 62 RASTELLI (Como) Ferrante e Fabbrini faranno ancora coppia in attacco supportati dalla regia di Walem e dall'estro di Pinga