l'Acea volta pagina con Fabiani di Fabiano Fabiani

l'Acea volta pagina con Fabiani ELETTO IL NUOVO VERTICE. MANGONI AD. IN CONSIGLIO GIARDA E BERNABE' l'Acea volta pagina con Fabiani L'azionista Comune: puntiamo sul core business ROMA L'Acea volta pagina designando un nuovo consiglio di amministrazione presieduto da Fabiano Fabiani, in cui siedono tra gli altri anche Franco Bemabè, Piero Giarda e Luigi Spaventa. E si prepara ad un triennio dedicato al riposizionamento sul core business, ad un controllo di gestione focalizzato sul contenimento dei costi e alle alleanze. Con un mandato: tornare all'utile e remunerare gh azionisti. Le nomine e i programmi sono stati approvati ieri dall'assemblea degli soci dell'utility romana. A mettere i paletti sulla strada da seguire è stato proprio l'azionista di maggioranza, il Comune di Roma (51 per cento del capitale è nelle mani del Campidoglio) che, intervenendo •-. ai l'assessore al bilancio Marco Causi, ha spiegato come il mandato per i prossimi anni debba passare per la «riduzione dei costi, l'aumento degli investimenti e un ritomo a un rendimento soddisfacente dell' investimento realizzato dagli azionisti». In questa direzione, l'ex municipalizzata deve proseguire sulla strada del core business, «abbandonando la diversificazione» alla base del mancato appuntamento con il dividendo nel 2002. Abbandono della diversificazione che proprio giovedì ha registrato, tra le altre cose, la cessione della quota in Atlanet a Fiat. «Il nuovo cda siamo certi sarà all'altezza del mandato» ha detto Causi presentando i cinque rappresentanti dell'azionista: oltre a Fabiani, Andrea Mangoni, attuale direttore generale (che il 3 novembre dovrebbe essere nominato Ad), Luigi Spaventa, e Dino Piero Giarda, mentre viene riconfermato Umberto Colombo. Una squadra che sarà affiancata dai 4 rappresentanti degli azionisti di minoranza: Franco Bemabè, Massimo Caputi (riconfermato), Jean-Pierre Hansen e Raffaele Ranucci. Per Fabiani, a lungo manager nel mondo Rai e in quello delle partecipazioni statali (ha guidato la Finmeccanica) si tratta di un ritomo in grande stile. Nel capitale cresce la quota degli azionisti di minoranza con il gruppo Caltagirone al 2,9607o (attraverso .Unione Generale Immobiliare) e Suez (con Electrabel) al 2,720Zo - il Comune di Roma chiede al nuovo cda anche particolare attenzione sugli sviluppi che deriveranno dal dibattito sui servizi pùbblici locali. Oltre che su nuove alleanze, intese «federative» con soggetti «omologhi in altri territori itahani». Nell'acqua, spiega Causi, l'obiettivo è lo sviluppo tirrenico, rafforzando la «piattaforma toscana e ligure», mentre nell'energia il percorso di crescita più «articolato» prevede sia nuove acquisizioni di «chenti liberi)) sia la possibilità di «costruire maggiori partnership». Causi, che non ha mancato di ringraziare gh amministratori uscenti (il presidente Fulvio Vento, che lascia dopo due mandati consecutivo e l'ad Paolo Cuccia), punta anche sugli investimenti. Tornado ad auspicare che le nuove tariffe di distribuzione, allo studio dell'Authority, tengano conto delle «peculiarità» di una città come Roma, dove gran parte degh interventi di manutenzione, gestione e sviluppo della rete, sono legati a problemi di interramento e di impatto urbanistico-ambientale. L'assemblea ha poi esaminato l'andamento del primo semestre 2003 che ha visto il gruppo Acea con un valore della produzione in aumento del 14,2 per cento (a 725,9 milioni di euro), un risultato operativo in calo del 6 per cento a 64,1 milioni di euro (era 68,2 nei primi sei mesi 2002) ed un margine operativo lordo in progresso del 5,3 per cento a quota 149,8 milioni di euro. [r.e.s.] Fabiano Fabiani

Luoghi citati: Comune Di Roma, Roma