tra i fan e gli stranieri

tra i fan e gli stranieri «Lucignolo» su Italia 1 Montaggio sincopato per un viaggio nel misterioso mondo dei giovani tra i fan e gli stranieri ORA bisogna sapere che Pinocchio, fra i suoi amici e compagni di scuola, ne aveva uno prediletto e carissimo, il quale si chiamava di nome Romeo: ma tutti lo chiamavano col soprannome di Lucignolo, pervia del suo personalino asciutto, secco e allampanato, tale e quale come il lucignolo nuovo ài un lumino da notte. Lucignolo era il ragazzo più svogliato e birichino di tutta la scuola: ma Pinocchio gli voleva un gran bene». I nomi sono uomini, ma sono anche trasmissioni. E dunque vorrà dire qualcosa se si intitola «Lucignolo» il programma di Italia 1 dedicato all'«approfondimento sul mondo dei giovani» curato da Mario Giordano e Claudio Brachino, reahzzato dagli inviati della redazione di Studio Aperto. Stasera si parla di «Noi ?1 anieri», un viaggio compiuto «nella società multirazziale, per vedere, ascoltare e raccontare la convivenza con culture diverse, convivenza che oggi si impara fin dalle scuole». Accanto agli stranieri poveri, ci sono anche quelli «di lusso»: da Perugia parlano Gheddafi junior e i cittadini-tifosi che se la devono vedere con un calciatore così speciale. Lucignolo racconterà anche i locali dove gli stranieri si divertono, seguendo tre ragazze dell'Est appena arrivate a Milano in cerca di successo. A proposito di moda, sarà pure intervistata una stilista libanese che vive e lavora con il velo, disegna vestiti senza rinunciare ai precetti delTintegralismo islamico. Insomma, un bagno nelle contraddizioni della nostra società, con particolare riferimento al mondo giovanile. Categoria che appare così difficile da conoscere non appena non se ne fa più parte. Nella scorsa puntata «Lucignolo», che ricorda il Jack Folla deir«Alcatraz» di Diego Cugia (peccato sia sparito) si era invece occupato dei fan, cercando di capire quello che li rende simili, in epoche, in mondi, in tempi diversi. Fan di ogni tipo: della Ferrari e dei Beatles, di Marylin Mansop e di Maradona. Senza i miti, senza ì poster dietro la scrivania, non ci sono nemmeno i sogni, è la tesi di Lucignolo. Che è interessante anche dal punto di vista tecnico, con il suo montaggio sincopato, con le frasi spezzate degli intervistati che si accostano arditamente le une alle altre. Mentre il «narratore» racconta il modo in cui i fan si identificano nei personaggi scelti. Si può anche pensare che sarebbe meglio non avere idoli: però il giornalismo deve narrare l'esistente. E dunque, se il fanatismo, soprattutto nel mondo dello spettacolo e dello sport, esiste, che facciamo, lo ignoriamo? Tanto vale cercare di farselo spiegare da Lucignolo, discolo fin dai tempi di Pinocchio. T^VU a TIVÙ

Persone citate: Claudio Brachino, Diego Cugia, Gheddafi, Maradona, Mario Giordano

Luoghi citati: Italia, Milano, Perugia