Ricavi in crescita, Cnh torna all'utile

Ricavi in crescita, Cnh torna all'utile IL PRESIDENTE MONFERINO: «A FINE 2003 AVREMO UN RISULTATO POSITIVO. I NUOVI PRODOTTI GUADAGNANO QUOTE DI MERCATO» Ricavi in crescita, Cnh torna all'utile Nel terzo trimestre dimezzate le perdite. Bene il titolo Fiat NEW YORK Cnh ha chiuso il terzo trimestre riducendo la perdita netta a 36 milioni dai 66 di un anno prima. Esclusi gli oneri di ristrutturazione di entrambi i perìodi, sottolinea la società del gruppo Fiat, il risultato sarebbe stato negativo per 15 milioni contro i 58 di un anno prima. Le vendite nette, trainate da quelle di macchinari agrìcoli su tutti i maggiori mercati, sono aumentate del 120Zo a 2,35 miliardi. Nei primi nove mesi il gruppo ha accusato ima perdita netta di 46 milioni (0,35 dollari per azione) contro 401 un anno prima su ricavi cresciuti da 6,92 a 7,38 miliardi. Esclusi gli oneri di ristrutturazione e l'effetto cumulativo delle variazione dei prìncipi contabili nel 2002 a livello di contabilizzazione dell'avviamento, i primi nove di Cnh si sarebbero conclusi con un utile di 1 milioni di euro contro la perdita di 59 milioni di un anno prima. «Per l'intero esercizio - ha commentato il presidente e amministratore delegato Paolo Monf erino - Cnh continua a prevedere un miglioramento su base annua a livello di bottom line di circa 100 milioni di dollari, esclusi gli oneri di ristrutturazione, cosa che consentirà alla società di passare in utile nel 2003». «I nostri nuovi prodotti agrìcoli - ha continuato Monferino - sono alla base di una conquista di quote di mercato sui nostri mercati chiave, nel Nord America e nell'Europa Occidentale, portando benefici direttamente sulla bottom line». Pur sottolineando che il terzo trimestre è tipicamente il più debole dell'esercizio il top manager ha spiegato che «siamo riusciti a raggiungere un margine operativo industriale pari a 72 milioni di dollari. In previsione, la nostra divisione attrezzature per le costruzioni ha ormai svoltato l'angolo e dovrebbe raggiungere il pareggio nel quarto trime¬ stre». Le vendite nette del settore agrìcolo sono salite a 1.6 miliardi di dollari conto gli 1,4 delle stesso perìodo dell'anno passato con un innalzamento dei pezzi venduti del IC/o in America e nell'Europa Occidentale. Stabile invece la divisione costruzioni. L'Ebitda a livello di gruppo nei primi nove mesi è salito a 332 milioni di dollari (295 milioni nello stesso perìodo del 2002). Nel terzo trimestre il capitale ha registrato una crescita netta di 24 milioni, il doppio rispetto al perìodo giugno-settembre del passato esercizio. La crescita è dovuta in in gran parte al miglioramento della qualità del portafoglio finanziario. La società Usa del gruppo Fiat, come già annunciato nei mesi scorsi, nel quarto trimestre potrà risentire di un onere pre-tasse significativo, a seconda dei tempi della chiusura del sito di East Moline, ne 11'Illinois. «Complessivamente - ha ribadito però il presidente confermiamo la nostra previsione di essere in utile nel 2003 prima degli oneri di ristrutturazione. Le iniziative intraprese per aumentare il livello dei profitti infatti continueranno a produrre forti risultati». La pubblicazione dei dati del terzo trimèstre e la conferma degli obiettivi per il 2003 hanno avuto un buon effetto anche sul titolo azionario del gruppo. In una giornata difficile per i mercati borsistici la comunicazione dei numeri ha portato il titolo in territorio positivo per chiudere a +0,39% dopo essere stata a lungo in terreno negativo. In crescita anche le finanziarie della famiglia Agnelli: Ifil -l-l,4507o e Ifi privilegio -l-0,590Zo. [r.e.s.]

Persone citate: Agnelli, Monferino, Paolo Monf

Luoghi citati: America, Europa Occidentale, Illinois, New York, Nord America, Usa